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Mag 9, 2017 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

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MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

Tra guerra e femminilità

MODA IN PILLOLE il novecento... GLI ANNI 40

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Edith-Head-01Un abito dovrebbe essere stretto abbastanza per mostrare che sei una donna e sufficientemente morbido da provare che sei una signora.

Edith Head

 

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Democraticizzazione della Moda

Sono anni difficili e duri. L’Europa è sconvolta dalla guerra vive tra terrore e povertà.

belle631

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MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

Le celebrities, artisti e intellettuali abbandonano Parigi. La nuova isola felice si sposta oltreoceano, New York diventa la città di riferimento per il glamour. Le donne hanno raggiunto l’indipendenza economica, lavorano negli uffici e nei centri di assistenza indossando le uniformi, diventano crocerossine o si arruolano.

Tutto quello che è lusso o sovraesposizione è out. Mancano le materie prime principali. Le stoffe sono introvabili come i cosmetici, anche il cibo è razionato. Moltissime sartorie sono costrette a chiudere.

Vogue, conia il detto “MAKE DO AND MEND” ossia arrangiarsi e rattoppare.

I materiali sono di recupero, si distinguono le abilità manuali delle donne per creare nuovi capi. Le uniformi e i cappotti maschili sono riutilizzati creando giacche e soprabiti. Le borse sono ampie, comode e a tracolla. Le zeppe sono di legno o sughero. I capelli si portano annodati in turbanti o fazzoletti. L’unico tocco frivolo e civettuolo per la donna: i cappelli. Originali e personalizzati. Tulle, scarti di tessuto e anche carta da giornale sono i materiali usati per realizzarli.

Severi tailleur e cappotti pesanti vestono le donne europee. Si utilizza per crearli la lana e il tweed. Le calze sono di difficile reperibilità. Una riga sul retro gamba le sostituisce in molti casi. Questa severità è contrastata da rossetti rosso fuoco e cappellini frou frou. Pratici diventano i mantelli con cappuccio, capi in jersey o impermeabili.

Dall’altra parte dell’oceano, il pret-à porter (ready to wear) predomina sull’Haute Couture. Una produzione industriale e di serie, più adatta a soddisfare una società democratica e in continua evoluzione.

Il cinema a Hollywood, è la valvola di sfogo per uscire dalla durezza della vita. Ne fruisce sia il popolo come i soldati, per poter e voler credere in un futuro migliore. È creato un immaginario delizioso e abitato da dive sensualissime.

Le celebrità sono sexy pin-up Betty Grable, Veronica Lake, Ingrid Bergmann, Lana Turner, Rita Hayworth, Ava Gardner, dalle forme sinuose e ammalianti.

In Italia fiorisce una bellezza femminile pura e genuina. Mentre il cinema è caratterizzato dal neorealismo, la donna esprime una semplicità vera e naturale. Mostra con disinvoltura le sue tipiche forme sinuose e mediterranee.  Mora, pelle olivastra, labbra carnose, è irresistibile. Veste ampie gonne a pieghe e camicette di seta, sensuali abiti stampati dai colori vivaci, lunghi fin sotto il ginocchio; di sera porta eleganti guanti e pellicce.

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Tra le attrici rappresentative, Anna Magnani ripresa da Rossellini o Silvana Mangano in Riso Amaro di Giuseppe De Santis.

Nella Francia post-bellica, risorge l’haute couture, grazie al celebre Théatre de le mode, evento itinerante inaugurato nel ’45, mirato a un totale rilancio dell’alta moda a livello internazionale. Duecento bambole-manichini realizzate in fil di ferro vestite dagli abiti dei sarti parigini, Patou, Schiaparelli, Vionnet, Fath, Lelong, Balenciaga, Lelong, ne proclamano il successo a ogni tappa: Londra, Barcellona, Stoccolma, San Francisco, New York.

MODA IN PILLOLE il novecento... GLI ANNI 40

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E nel ’47, la svolta con Christian Dior: rinasce la silhouette a clessidra del 1800, in un mood vivo e sofisticato.
La direttrice di Harper’s Bazaar, Carmel Snow, lo definì’New Look’. Fu un nuovo inizio.

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 50 del primo Novecento.

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MODA IN PILLOLE  Il Novecento… Gli anni 40

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Mar 8, 2017 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su SOTTOVESTE VESTAGLIA PIGIAMA CHIC DA GIORNO

SOTTOVESTE VESTAGLIA PIGIAMA CHIC DA GIORNO

 

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SOTTOVESTE VESTAGLIA PIGIAMA CHIC DA GIORNO

 

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tumblr_mz1rlkG6UB1t5zolco1_1280Ah, se solo il mondo sapesse quanto siamo splendide sotto tutti quei vestiti!

Caitlin Moran

 

SOTTOVESTE VESTAGLIA PIGIAMA CHIC DA GIORNO

Lettera blob in strada in vestaglia di pizzo. Anche a colazione. Vestaglie, pizzi in bella vista, sexy lingerie che sbucano da maglie e abiti da sera raffinatamente trasparenti.

 

 

 

 

LO SPUNTO

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belle631

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Ho un’amica (una delle più care) che è una vera appassionata di moda, segue tutte le sfilate, prende le riviste più trendy, non si lascia scappare la minima nuova tendenza. Insomma una vera fashionist. Una passione che mi accomuna con lei è quella per la danza. Nei giorni scorsi non abbiamo perso l’occasione; una famosa compagnia si esibiva nell’intramontabile “Lago dei CIGNI”.

Appuntamento alle 8, passava lei a prendermi. In gonna, camicetta, tacco 11 e soprabito, la attendevo fuori di casa. Arriva salgo, i consueti convenevoli, con immancabile bacetto e… strabuzzo gli occhi, era in pigiama. La osservo meglio, si era proprio un pigiama; bellissimo di seta elegantissimo, le stava un incanto. I tacchi alti ne esaltavano ancor di più questo look così alla moda.

Tutto il viaggio verso il teatro, le è servito per raccontarmi il perché di questo insolito look. Si può riassumere tutto il suo parlare con la frase “È la moda bellezza”.

La serata è stata piacevolissima, lei si aggirava per il foyer con tranquilla noncuranza sotto lo sguardo sia incuriosito, sia ammirato di signore e signori.

A casa nei giorni seguenti ho voluto documentarmi su questa per me insolita tendenza modaiola. Dalla mia ricerca è nato questo post.

SOTTOVESTE VESTAGLIA PIGIAMA CHIC DA GIORNO

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PRIMA LE STAR E IL JET SET

ln strada in vestaglia di pizzo. Anche a colazione.

Vestaglie, pizzi in bella vista, sexy lingerie che sbucano da maglie e abiti da sera raffinatamente trasparenti.
Le immagini non arrivano dalle sfilate d’intimo, ma dalle passerelle degli stilisti più importanti. Le prime a indossare l’intimo di giorno sono state manco a dirlo le star e le vip del jet set, che quegli abiti se li possono permettere.

L’apripista delle “scandalose” collezioni non poteva che essere la bella e dannata Kate Moss: dea dell’alta moda e regina di provocazioni.

MUSE IN SOTTOVESTE. Alla sfilata di Louis Vuitton, la modella inglese è apparsa, diafana, ricoperta da una vestaglia in chiffon di seta, ricamata di piume.
Sotto un paio di mutandine. Sopra il seno, nulla. Dietro, decine di epigone in sottoveste, uscite come d’incanto da una stanza da letto, o da un boudoir degli anni ’30. «Il giorno dovrebbe essere notte, gli abiti da camera non devono restare confinati negli spogliatoi», ha commentato il direttore artistico della maison Vuitton Marc Jacobs, autore della collezione, «l’intimo è tornato soprabito».

Il trend è stato subito molto accattivante. Star e starlette perennemente a caccia di celebrità non potevano non cavalcarlo.

SOTTOVESTE VESTAGLIA PIGIAMA CHIC DA GIORNO

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La prima a sfoggiare una maliziosa sottoveste in pizzo nero firmata Louis Vuitton, come se fosse un abito da giorno, è stata l’ex cantante e modella inglese Victoria Beckham, moglie del calciatore David. L’ex Spice Girl si è presentata così in occhiali da sole e vestaglia a Wimbledon. Sedendosi, con noncuranza, in tribuna d’onore. Non esattamente il massimo della sobrietà. Ma Victoria è restata talmente entusiasta della nuova moda che, nei si è fatta ritrarre in lingerie ‘da giorno’ anche per le copertine di Vogue Cina e Vogue Australia. Rispettivamente, prima in un sexy corsetto bianco, poi ancora in sottoveste.
D’altra parte, Beckham non è certo l’unica celebrità a giocare con i pizzi della lingerie, scambiando il giorno per la notte.

Come non ricordare i celebri bustini a coppe indossati da Madonna negli anni 90, e in tour successivi. Un vero e proprio marchio di fabbrica della signora Ciccone. Lo spunto le fu dato dallo stilista Jean Paul Gauthier che, come la material girl, del corsetto al posto della t-shirt ha fatto un suo marchio di fabbrica.

Prima ancora, negli anni ’80, fu il musicista e produttore inglese Malcolm McLaren, creatore dei Sex Pistols, a lanciare con la designer Vivienne Westwood la moda del reggiseno anni ’50 allacciato fuori dai maglioni. «La sottoveste come soprabito», dissero i due businessmen, innescando un tormentone.

LADI D IN VESTAGLIA. Di pari passo, nemmeno la vestaglia deluxe proposta da Vuitton può vantare il copyright della casa di moda, come umilmente ammesso dallo stesso Jacobs.
Nel 1996 fu lo stilista inglese John Galliano a disegnare per Lady Diana (prima di venir licenziato da Dior), un lungo abito di seta blu, orlato, sullo scollo, da un reggiseno di pizzo scuro. L’abbinamento richiamava l’idea di una sottoveste.

Proprio come l’abito di tela bianca nel quale, a fine ‘700, la pittrice Vigée Le Brun ritrasse Maria Antonietta.

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PER TUTTE NOI (Idee e consigli)

SOTTOVESTE VESTAGLIA PIGIAMA CHIC DA GIORNO

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Lo stile lingerie si presta per i look più cool da indossare a tutte le ore. Ecco alcuni consigli per essere sempre glam indossando i capi must in ogni occasione.

Kimoni, abiti sottoveste e pigiami abbandonano la camera da letto e invadono il guardaroba odierno. Quello che prima si teneva nascosto, ora è un dress code per la giornata. Lo stile lingerie si presta per i look più cool da indossare a tutte le ore.

Il KIMONO O LA VESTAGLIA
È sicuramente uno dei must have di stagione. Se siete alte, preferite il modello a vestaglia lunga, dona sempre un’allure di eleganza innata. Nel caso foste più piccoline, indossate un kimono più corto, valorizza la vostra figura, specie se evidenziate il punto vita annodando la cintura.

♥♥♥♥ IL CONSIGLIO:
Per essere davvero “giuste” ispiratevi a un look anni 70: un pantalone ampio o un jeans leggermente svasato sul fondo, una blusa in fantasia flowers e degli stivaletti con tacco a cubo o dei sandali con tacco grosso. Completerà l’outfit, una piccola borsa a tracolla e un paio di occhiali da sole dalla montatura maxi.

SOTTOVESTI VESTAGLIE PIGIAMI INTIMO CHIC FUORI DAL LETTO

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IL PIGIAMA
Le trendsetter amano le versioni più accese, magari in stampe floreali o astratte. Se invece non amate apparire, preferite dei modelli dai colori più delicati e in tessuti fluttuanti. Di giorno sostituiscono meravigliosamente il classico tailleur. Di sera diventa una divisa squisitamente elegante, specie se accompagnata da accessori de lux luccicanti.

♥♥♥♥ IL CONSIGLIO:
Non c’è dubbio, il nightwear si alza dal letto per essere indossato a tutte le ore. Di giorno, appoggiate sulle spalle, con non scialance un soprabito di bouclé che renda un tributo a madame cocò e completate il tutto con accessorio pastello. Di sera osate un look da diva con accessori over, dai mille bagliori o puntate su uno stile minimal, con ai piedi delle mules o delle ciabattine rasoterra, vero must di stagione.

L’ABITO SOTTOVESTE
La lingerie di sera è uno dei trend forti del momento. Scegliete un modello dalla linea scivolata se avete curve mediterranee, più sciancrato se invece siete più snelle. Via libera a sete, pizzi e spalline sottili senza remore per tutte. Protagonisti anche i merletti che danno un sapore vittoriano o giochi di trasparenze che creano uno stile vagamente anni 70.

♥♥♥♥ IL CONSIGLIO:
Indossate sempre l’abito sottoveste di sera, meglio se con una vestaglia, un kimono o un blazer maschile dai colori a contrasto con l’abito lingerie scelto. Cercate un effetto super chic a tutti i costi? Il nero è di sicuro il colore perfetto per il vostro capo spalla. Una clutch gioiello e dei sandali wow con tacco alto, saprà dare quel quid in più al vostro look.

 

belle631

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Mi sono appassionata a questo nuovo look, anche se per me lo considero un po’ troppo osé. Vorrei cercare di capire come si è evoluta la lingerie, nel corso del tempo. Cercherò di documentarmi meglio e magari di creare un nuovo post, sull’evoluzione che ha avuto l’intimo da giorno nella nostra vita.

 

  Post tratto da riviste femminili/ web

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P.S. Devo di nuovo scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mai che persistel. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

Feb 10, 2017 - Fashion Vanity    1 Comment

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

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MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

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In tempi difficili, la moda è sempre scandalosa.elsa_schiaparelli_mini_top_hat

Elsa Schiaparelli

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Lettera blob la fabbrica dei sogni

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Due stili particolari si contrappongono: Coco Chanel ed Elsa Schiapparelli.

Semplicità sartoriale abbinata al mondo classico orientale per Coco..

Elsa in contrapposizione propone una donna totalmente nuova con straripante dose di anticonformismo e all’insegna di una sfrenata creatività.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Coco abbandona lo stile austero e severo che la caratterizza per tutti gli anni 20. Pone l’accento su una semplicità sartoriale arricchita da gioielli sia veri sia falsi e trae la sua ispirazione classica dallo stile medioevale, bizantino e indiano.

Schiap, com’era soprannominata, per la precisione l’incorreggibile Schiap…

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

crea una moda raffinata e stravagante, sempre in bilico tra moda e arte, con una ventata Surrealista.

Collabora con Jean Cocteau e Salvador Dalì. Dall’artista catalano trae lo spunto per uno dei capi che la fanno conoscere in tutto il globo, il famosissimo tailleur dalle labbra Patchwork.

Conosciutissimo è anche il tailleur con le tasche a cassetti sporgenti o il celebre abito con aragosta indossato da Wallis Simpson o con gli strappi.

Da non dimenticare dell’incorreggibile Schiap, la mantella in Rhodophone trasparente, tutti gli effetti trompe-d’oeil e i suoi accessori stravaganti.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Dal cappello a scarpa rossa, i bottoni a forma di trapezisti, cavalli, liquerizie, farfalle, i guanti con le unghie dorate, le cerniere di plastica colorata, le borse di velluto nero a forma di telefono, fino al suo rosa shocking, sono solo alcune delle più bizzarre creazioni.
Dedicate a donne forti, ironiche ed estroverse, pronte a giocare con la propria femminilità.

La depressione economica che contraddistingue quegli anni porta la moda ad affiancare al tessuto quello naturale sintetico.

Come il Pvc, il Rayon, il Lastex, la viscosa, il lanital e il nylon, tessuti con costo minore, che però si adattano perfettamente all’esigenza della società di quegli anni.

Desiderosa di fare sport, amante dell’abbronzatura e che frequenta saloni di bellezza, ma al contempo desiderosa di una comodità giornaliera nel vestire.

In Francia un’altra stilista si affaccia di prepotenza nel mondo della sartoria.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Madleine Vionnet, che rivoluziona l’abito attraverso l’applicazione di una geometria sartoriale di chiara ispirazione classica: l’uso costante di diagonali, quadrati, rettangoli, spirali e produce creazioni impeccabili, focalizzate in particolare sulla tecnica dello sbieco, che mirano a un unico ideale di bellezza, armonia e perfezione.
Di sua invenzione anche il Copyright, che identifica solo le opere originali grazie all’etichetta firmata e cucita su ogni capo.

Anche l’America più della stessa Europa, vive anni di grande sofferenza economica. La crisi di Wall Street è appena passata, lasciando nella nazione una diseguaglianza sociale molto appariscente. La ricchezza è concentrata nelle mani di poche persone, le illusioni e le speranze del resto della popolazione in particolare quella femminile è incarnata da uno strumento di comunicazione straordinario: il cinema.
Hollywood privilegia un’ideale femminile tenace, indipendente, dotato di fascino e glamour, pronto a sfoggiare armi di seduzione fatali, in totale contrasto al ruolo tradizionalista e materno della donna europea, chiusa nei regimi dittatoriali nazifascisti.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Le dive americane come Gloria Swanson, Marlene Dietrich, Greta Garbo, Joan Crawford, incarnano bellezze diverse e stili di vita da sogno. Jean Harlow, irresistibile musa dal capello biondo platino, seduce con celestiali abiti da sera in raso e satin, Katharine Hepburn veste la modernità attraverso cardigan, maglioni oversize, pantaloni in lino.

La Dietrich, la femme fatale per eccellenza, predilige abiti dal taglio maschile ma molto sensuali: tailleur strizzati in vita, gioielli vistosi, colli di volpe sulle spalle, capelli ondulati e labbra rosso fuoco. Gli abiti da sera rivelano un mood dal sapore romantico: lunghi e sofisticati, dalla vita ben segnata e fianchi drappeggiati, hanno la schiena nuda, adornata da una pioggia di fili di perle e stole in volpe, chiffon o velluto. A prova di sensualità.

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 40 del primo Novecento.

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Dic 28, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

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SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

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ritarudner2011palmspringsinternationaltrom3uccqj6lAlcune persone pensano che avere grandi seni rende una donna stupida. In realtà, è tutto il contrario: una donna con grandi seni rende gli uomini stupidi.

Rita Rudner

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Lettera blob gli stilisti (quasi tutti), oggi propongono alla donna un nuovo tipo di femminilità. Dopo anni e anni di sovraesposizione di scollature più o meno vertiginose, nelle ultime sfilate hanno cambiato decisamente indirizzo, ponendo le loro attenzioni su gambe, spalle e addome.

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SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Come sempre i creativi rivoluzionano le nostre vite?

La risposta è sì.

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

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Abbandonano l’idea della donna prosperosa ed esuberante, per passare a femmine ricche sì di trasparenze pizzi e ricami, il tutto però declinato al naturale, senza l’esasperazione di push o guêpière, lingerie atte a evidenziare i nostri decolleté.

In particolare secondo la bibbia della Moda Vogue si concentrano sulle nostre gambe. Le ultime passerelle internazionali hanno proposto modelle con ampi stacchi di gambe, sia nei classici abiti da sera, sia in gonne o completi portabili anche durante la giornata.

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Questo cambio di tendenza è dovuto alla crisi del Push-up?

Le donne oggi preferiscono reggiseni morbidi avvolgenti e comodi?

Proviamo con alcuni esempi ad analizzare quest’annosa questione che ci riguarda:

è innegabile, come le stesse aziende d’intimo nelle loro produzioni si stiano sempre più allontanando dall’idea del seno prorompente, niente più seni strizzati e alzati in modo innaturale.

Come sono lontani i tempi, quando l’immagine di Eva Herzigova e del suo Wonder Bra campeggiava su tutti i manifesti pubblicitari.

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

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Soltanto le solite presenzialiste televisive non rinunciano a esaltare il loro scollo esuberante, frutto nella maggior parte dei casi d’interventi in parte riusciti.

Anche le star d’Oltreoceano sembrano adeguarsi a questo nuovo Io femminile.

Sugli ultimi Red Carpet si sono visti ricami, pizzi, trasparenze che favoriscono una naturalezza nelle forme, senza l’uso della lingerie.

Se vogliamo essere più precise sullo Star System, potremmo dividerlo in due categorie.

 

PUSH-UP SI’ – PUSH-UP NO (Ovvero il rapporto con la scollatura)

PUSH-UP SI’: rappresenta le donne prosperose ed esuberanti o dal seno esposto (Emily Ratajkowski, Kim Kardashian, Irina Shayk.)

PUSH-UP NO: Caste e coperte (Beyoncé, Alicia Vikander, Keira Knightley)

Secondo i dettami di Vogue, le prime sono destinate a soccombere, non perché le donne dal seno prorompente non siano più di moda. Non è più di moda esporlo, mostrarlo renderlo protagonista degli outfit.

Questa potrebbe essere la conclusione di questo piccolo excursus sulla nostra biancheria intima.

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PILLOLE DI SENO

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

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Facendo un discorso più o meno storico, possiamo vedere che i nostri seni hanno passato le più svariate tendenze. Rigonfiandosi o riducendosi secondo il periodo.

Costretti in bustini rigidi durante l’epoca rinascimentale, piccoli nella nobiltà del settecento per distinguersi da quello prosperoso tipico delle balie.

Passando al secolo scorso il seno rigoglioso è simbolo di sensualità per le star del dopoguerra e di fertilità per il classico angelo del focolare che riempiva le pubblicità per gli elettrodomestici con il suo classico vitino da vespa e i gonnelloni.

Negli anni 60 Twiggy con il suo seno acerbo iniziava i primi rigurgiti di una nuova donna decisa a un suo profondo cambiamento e a una sua autodeterminazione.

Gli anni 80 come detto prima segnano l’arrivo del Wonder Bra, il reggiseno imbottito. Il profilo del seno contemporaneo, che passa da una forma conica a una sferica inseguita dalle donne anche a colpi di bisturi. Ansiose di una quarta o anche più per sfoggiare scollature più che generose. Oggi secondo Vogue tutto questo è superato. Possiamo riassumere il tutto così: dalla quarta è meglio tornare a una terza media.

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

E PER CHI AMA LA SCOLLATURA?

Non è la sua fine, forse è la fine del push-up. Le star come Jennifer Lawrence ci mostrano il loro decolleté nudo, senza alcun sostegno di push-up o simili. Il cleavage non deve essere innaturalmente stretto. La fessura fra i seni o non si espone oppure si fa senza stringerla? Una sensualità comoda potremmo tradurre il tutto così.

Allora donne e ragazze, sono le gambe e lo spacco nella gonna quello che deve essere messo in risalto, con un prezioso ed elegante gioco di vedo e non vedo (spalle addome). Per mostrarsi, ma anche solo per camminare, per sentirci più donne e con un pizzico di tipica civetteria femminili anche divine:

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Alla fine di questo excursus sulle tette, diciamo che è così che vuole la moda, che però è mobile come la donna.

 

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P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

Nov 18, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su GLAMOUR ROSSO

GLAMOUR ROSSO

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GLAMOUR ROSSO

 

 

b0021_contentNon esistono donne brutte, ma solo donne pigre

Helena Rubinstein

 

 

 

GLAMOUR ROSSO

Breve storia della più femminile delle dipendenze. Che colpisce tutte. Con alcuni piccoli suggerimenti per l’uso.

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GLAMOUR ROSSO

GLAMOUR ROSSO

Lettera blob quando una donna ha il rossetto giusto, non ha tutto ma può iniziare ad avere molto.

Lo diceva Coco Chanel che non usciva mai senza una punta di rosso carminio, personalizzata ogni mattina dal suo truccatore (tre strati di nuance diverse). Come lei milioni di altre hanno attribuito a un pò di cera pigmento  e olio (beh, adesso le formule sono più complicate) un potere assoluto. “Gli anni di “fissazioni orali” sembrano aver trovato un partner comprensivo nel rossetto: è la mia droga” sostiene Jessica Pallingston, autrice di Lipstick (Saint Martin’s Press) che nella scrittura ha sublimato la sua addiction per condividerla in un gineceo di “Rossettiste Anonime”.

GLAMOUR ROSSO

GLAMOUR ROSSO

A loro si sarebbe potuta unire Sarah Bernhardt: nell’attesa di sedersi a un tavolo da Maxim’s, dalla sua pochette sbucò un colore porpora che lei con sfida si passò sulle labbra, in pubblico. Audace, perchè il gesto era stato fino ad allora riservato alla toilette. Dopo di lei divenne stile, un atteggiamentoda coquette abusato per evitare conversazioni o attirare gli sguardi.

Eva contro Eva: Bette Davis bisticciava con i truccatori che non le allargavano a sufficienza gli angoli della bocca, mentre Joan Crawford insisteva personalmente su un contorno più disegnato dell’altro per migliorare, con una curva tonda, un viso troppo spigoloso per i suoi anni.

Qualche decade dopo: Audrey Hepburn rifiutava il rossetto scuro per non trasformare la bocca sottile in una riga, e Raquel Welch equilibrava le sue curve con un rossetto rosa-caramellato. Tonalità naturali, neutre o baby, simili a quelle di oggi che però sono lucide e non mat.

 

GLAMOUR ROSSO Mae West (istruzioni per l'uso)

GLAMOUR ROSSO Mae West (istruzioni per l’uso)

Problematiche per chi non ha labbra da Mae West (quelle che ispirarono il famoso divano di Dalì).

GLAMOUR ROSSO

ISTRUZIONI PER L’USO: un pò di colore al centro, gloss a go go e angoli della bocca celati da un velo di pallido fondotinta. un trucco estetico già conosciuto nel seicento, evocatore di cortigiane francesi e geishe giapponesi che “coprendosi” di cipria, focalizzavano tutta l’attenzione su quel punto rosso, carnoso e accattivante (Freud avrebbe molto da dire).

 

GLAMOUR ROSSO

PARLARE DI TECNICHE?

Ognuna trovi la sua. Tentativi ed errori o suggerimenti dei truccatori che però si sottraggono: massima libertà dicono. Complice disciplinante è la texture. sempre morbida quella dei rossetti-trattamento con vitamine e principi attivi “rimpolpanti” e dei gloss iper-pigmentati dai sapori golosi e la brillantezza leggera ( glow-luminoso non glue-colla), a lunga tenuta. pennellini, spugnette? Meglio ancora le dita.

 

Spunto Post: articolo tratto da rivista femminile

GLAMOUR ROSSO

GLAMOUR ROSSO

 

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Nov 9, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su TENDENZE MODA AUTUNNO-INVERNO 2016-17 SCOPRIAMOLE INSIEME

TENDENZE MODA AUTUNNO-INVERNO 2016-17 SCOPRIAMOLE INSIEME

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TENDENZE MODA AUTUNNO-INVERNO 2016-17 SCOPRIAMOLE INSIEME

TENDENZE MODA AUTUNNO-INVERNO 2016-17 SCOPRIAMOLE INSIEME

 

lauren-hutton-violet-files-2014-habituallychic-001La moda è ciò che vi offrono i creativi quattro volte l’anno. Lo stile è ciò che scegliete voi.

Lauren Hutton

 

 

TENDENZE MODA AUTUNNO-INVERNO 2016-17 SCOPRIAMOLE INSIEME

 

Lettera blob stivali altissimi sopra il ginocchio; lo stile cow girl; giubbotto o chiodo; borse abbinate ai soprabiti, questi sono alcuni trend che la moda svela in queste ultime sfilate.

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Le passerelle più cult come sempre crea le linee più in voga per quest’autunno/ inverno.

Da Londra a Parigi passando per New York e Milano, gli stilisti propongono la loro donna.

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Ecco una piccola guida sugli abiti, i gioielli, le borse o gli occhiali; valida sia per le fashion Victims, desiderose di essere sempre più trendy, sia per donne amanti della moda, ma al contempo con un proprio stile.

TENDENZE MODA AUTUNNO-INVERNO 2016-17 SCOPRIAMOLE INSIEMELA DOPPIA BORSA

È forse secondo me la più inusuale. Donne, non più una borsa ma bensì due. Perfettamente abbinate fra loro, come stile e colori. Una più grande e una piccola (come un borsellino). Saranno contenti fidanzati e mariti, già stressano quando ne compriamo una, figuriamoci se rientriamo con due borse nuove. Un po’ d’invidia per noi single.

IL CHIODO

Vi ricordate gli anni 80/90, torna di moda il giubbotto da motociclista di pelle. Riadattato ai nostri giorni, in molteplici varianti; con inpunture, decorato da zip, o rivestito di paillettes. Rigorosamente e inderogabilmente NERO.

I CUISSARD

Stivali, stivali e ancora stivali, ci vestiranno questo inverno. Un modello spicca su tutti, quello altissimo ben sopra il ginocchio. Colorato, con rouches per le romantiche, ricamato, in stile animalier o minimal.

COLORE PANNA

Tra il bianco, la carne e il beige. Sarà la tonalità principale della stagione fredda. Le passerelle, ci dicono di indossarlo dalla testa ai piedi per un deciso effetto monocromatico.

CALZE IN LANA

Basta gambe nude in inverno. Non più collant in nylon, ritornano quelli caldi in lana o cashmere. I modelli più di tendenza sono; crochet o operati. Penso che il portafoglio né guadagnerà, quante calze rompo, specie quelli più fini con filati con pochi denari.

 

TENDENZE MODA AUTUNNO-INVERNO 2016-17 SCOPRIAMOLE INSIEME

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BORSE E ABITI TON SUR TON

Una donna sempre più monocromatica. Le bag sono dello stesso colore, materiale o fantasia degli abiti o del cappotto.

CAPPOTTI “GOMMATI”

Il soprabito riscopre la vernice con una nuova texture effetto caramello. In diverse sfumature e con taglio e stile maschile.

ABITO + MAGLIA

Per la sera gli stilisti dettano una nuova regola. Il dress con spalline s’indossa con sotto un leggero pull. Con colori a stampe coordinate o a contrasto.

LENTI SPAZIALI

Occhiali che sembrano arrivare dallo spazio. Originali e ricchi di personalità. Impreziositi da maxi catene sottilissime, con speciali lenti a specchio o mascherina total black. Le timide sono avvisate

GIUBBOTTO DI JEANS

Corto, medio o lunghissimo. Con lavaggio scuro o chiaro. Liscio o con inserti in altri tessuti o stemmi applicati. Tutte le varianti vanno bene. L’importante è che la giacca in denim non manchi nel nostro guardaroba.

 

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COW GIRL STYLE

Il vecchio west, con il suo fascino eterno torna di prepotenza di moda, rivisitato al femminile. Frange, stivaletti, giacchini ricamati e capi di pelle per tutte noi nuove cow girl.

ORECCHINI SCOORDINATI

Gioielli in stile rock e ribelli. Non più il classico paio di orecchini ma abbinamenti tra modelli con stile e materiali diversi. Per evidenziare l’effetto scegliete varianti maxi e mini insieme. Un vantaggio per la sottoscritta che ogni tanto li perde e si trova ad avere modelli spaiati.

CAPPOTTO CHECK

Soprabito a quadretti. Un effetto soft elegante e originale. Scegliere tonalità non troppo evidente. Da portare rigorosamente con scarpe senza tacco.

GIALLO

La scelta della sfumatura è personale, ma qualcosa di giallo ci vuole. Via libera allora alla fantasia. Limone, senape, canarino, ocra o curry, sono le nuance più in voga.

LE SPALLE

Ricordate le vecchie spalline anni 80, che mettevamo sotto giacche o cappotti, tornano in auge. Con effetti vistosi o soft, importante evidenziare le nostre spalle.

STILE SPORTIVO

L’abbigliamento tecnico e sportivo è ormai parte della moda dà qualche stagione. L’inverno ormai imminente lo rivisiterà in chiave elegante. Il classico giubbotto per il tempo libero lo abbineremo a orecchini e scarpe gioiello. La felpa si valorizzerà se indossata con pantaloni sartoriali a vita alta.

CAMICIA BIANCA

Un evergreen che ognuna di noi sicuramente dispone. In varianti over o minimal, stretch da business woman. Da portare con mini o gonna al ginocchio classica per uno stile femminile maschile sempre intramontabile.

TENDENZE MODA AUTUNNO-INVERNO 2016-17 SCOPRIAMOLE INSIEMEMATELASSÈ

Il classico giubbotto piumino perfetto per la stagione fredda. In colore coordinato con l’abito. Oppure in versione bomber da portare come giacca o con soprabiti leggeri.

MORBIDE TUTE

In lana o cashmere, super stretch o dallo stile sportivo? Ampia scelta nei colori, oppure tinta unita.

ACCESSORI

Borse, scarpe, cinture o orecchini sono arricchiti da piccoli o grandi dettagli in pelliccia.

Questi sono i must più trendy per la stagione fredda imminente. Se siete delle fashion victims seguiteli come un mantra. Per quelle (come me) che amano sì la moda, ma non la seguono alla lettera, scegliete qua e là.

 

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Piccoli consigli da belle.

vanitystylemagDue borse, non ci riuscirei mai, proprio non mi convincono, come pure gli orecchini differenti. Cercherò di stare più attenta e perderne il meno possibile. Da buona amante del giallo sono felicissima!

 

 

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Ott 6, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER AUTUNNO INVERNO 2016

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER AUTUNNO INVERNO 2016

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CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER L’AUTUNNO INVERNO 2016

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER L’AUTUNNO INVERNO 2016

Anita LoosGli uomini preferiscono le bionde (ma sposano le brune)
Anita Loos

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER AUTUNNO INVERNO 2016

Le ferie… un lontano ricordo. Il tran tran della nostra vita

quotidiana, ormai ci ha  completamente assorbite.

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Lettera blob lo specchio in molti casi però ci mostra che qualcosa non va nel nostro look.  L’ atmosfera vacanziera, sicuramente  non è stata un toccasana per la nostra chioma. Chi si ritrova con un taglio ormai senza forma, chi per colpa di sole, sale o caldo ha detto addio al colore che tante ci avevano invidiato. Forse anche una banale ricrescita ormai ci da fastidio.

 

Un passaggio o per meglio dire un appuntamento al salone si rende ormai necessario.

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER AUTUNNO INVERNO 2016

Ordiniamo sì la nostra chioma, ma approfittiamone, seguendo questa piccola guida per essere anche very cool. Sia le sfilate, che le celebrities, o i saloni più in voga hanno già espresso le nuove tendenze, e i nuovi diktat.

TendenzeAutunno Inverno 2016.

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER AUTUNNO INVERNO 2016

TAGLIO CHIARO: Non stanca, per le celebrities è un must. Il LOB O LONG BOB, il famoso caschetto lungo che spazia da sotto le orecchie alle spalle. Con una bella sforbiciata si tolgono le punte cresciute nel periodo estivo (senza stravolgere le lunghezze). Dona a tutte indipendentemente dal capello o dall’età.

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER AUTUNNO INVERNO 2016

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER AUTUNNO INVERNO 2016

Per i colori qualche dritta. In inverno si rispolvera lo stile GRUNGE, con piglio molto più grintoso, un easy urbano, libero e da sperimentare a piacimento.

Se Biondi: il tormentone per lo scorso inverno è stato lo stile FROZEN, un quasi platino dal sottotono bianco neve. Per quest’anno sono state create alcune varianti con riflessi argentei più intensi, il GRAY PLATINUM. Le star ne sono già conquistate, un esempio Jennifer Lawrence.

Se amate il biondo nature, la vostra musa sarà Cara Delavingue, il suo colore paglia può variare, con dei riflessi che posso arrivare a un rosa pesca. STRAW BLONDE.

Il biondo GROWN OUT si conferma ancora in termini di portabilità e praticità, lasciando le radici con un qualche tono più scuro.

Sulle lunghezze, non chiamatele Shatush, non fate le snob, la nuova frontiera del colpo di luce è BABY LIGHTS. Le ciocche in parti sottilissime, sono schiarite per riportarle al colore che avevate da bimbe.

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER L’AUTUNNO INVERNO 2016

CAPELLI NUOVI TAGLI E COLORI PER AUTUNNO INVERNO 2016

Dalle colorazioni scure, c’è un preponderante ritorno al monocolore. Non immaginiamo però tinte monocromatiche. Nel castano per esempio, le sfumature vanno dal cioccolato, fino ad arrivare ai toni moka speziati.

Il classico nero sarà lucido come uno specchio. La buona Kim Kardashian insegna, tinte dark ma piene di luminosità. Tutto questo merito di colorazioni all’avanguardia, che oltre al colore, contengono poteri idratanti e setificati, per rendere il capello, uno splendore da specchiare e specchiarsi. Dotate oltretutto di un nuovo tipo di fibre capillari che permettono al colore di fissarsi in profondità.

Sugli scuri, la nuance più fashion, è il CHERRY BROWN o ciliegia brunito. Sarà il must dell’inverno. Già lo abbiamo potuto intravedere la scorsa primavera come BROUX. È riproposto con colorazioni più cool, per quelle stanche del solito castano. Ottenuto con tecniche di colorazione tono su tono, efficacissima l’applicazione se la base è scura.

Alessia Ambrosio docet.

Ora un po’ di tendenze le conosciamo, scegliamo, magari consigliandoci con la stylist, quella a noi più adatta e… portiamoci avanti.

 

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Set 14, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

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MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

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MODA IN PILLOLE

Il Novecento Gli anni 20

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Lettera blob un’emancipazione femminile, con una base di modernità, danno alla donna una libertà e un’indipendenza, tutto questo incarnato nel nome di Coco.

MODA IN PILLOLE

Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

Gabrielle Chanel, nota a tutti con il nome di Coco, crea una nuova donna, emancipata libera e indipendente.

Il suo soprannome era preso da una delle sue melodie preferite, molto in voga in quegli anni nei caffè di Moulins e Vichy.

Coco crea uno stile inimitabile unendo lusso e comfort, all’eleganza e alla praticità.

La sua fu una vita di continui sacrifici, di sogni e amore che affascina tutt’oggi il mondo della moda e di ogni donna.

Celebre la sua frase “ La moda passa, lo stile resta”.

Lo stile Coco porta la donna in quegli anni a portare capelli corti, la cravatta anche in casa, cappelli privi di decorazioni e a cavalcare con pantaloni maschili, sconvolgendo le tradizioni secolari di una donna a cavallo sempre in gonna.

Potremmo definirla una quotidianità femminile fatta per la prima volta di autonomia e di libertà di movimento.

Coco introduce anche nell’alta moda la maglia, con uno stile volto alla funzionalità del capo.

Tra le sue creazioni simbolo in quel periodo e nei successivi, specie nel dopoguerra, dove ritornerà prepotentemente in auge, abbiamo l’ideazione del tailleur, come lo portiamo ora. Un capo in tweed e jersey, con giacca dal taglio prettamente maschile, gonna dritta o pantalone.

Il cardigan e il maglione maschile, rielaborato in stile femminile.

I classici capi per la vacanza informali ma riadattati con delle righe o colori neutri.

I blazer sportivi, lo stile unisex, la borsa trapuntata con manico a catena. Le scarpe bicolori con la punta a contrasto.

Lo stile Chanel diventa una sorta di divisa per la donna, una “Democraticizzazione dell’Abito” come fu definito.
MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

Il “Petit noir” o “Little Black Dress. L’abito nero con colletto e polsini bianchi, perfetto per ogni occasione. Da indossare con bijou fatti di perle o catene dorate o cristalli, vere e proprie imitazioni dei veri gioielli.

Coco, non si limiterà, solo alla moda (nel 1955 ne vincerà L’Oscar), chi di noi non conosce il famoso “Chanel n°5”.

Non più un’essenza orientale, ma un profumo artificiale, racchiuso in una semplice bottiglia da farmacia, con applicata l’etichetta firmata. Un profumo che fa sognare tutte le donne da sempre, per la sua magia e unicità.

In quegli anni oltre a Chanel, la moda fu attraversata da Jean Patou. Uno stilista che ebbe un successo straordinario nei climi soleggiati di Montecarlo, Biarritz e Venezia, proponendo per l’alta società una moda all’insegna di uno stile sportivo ed elegante. Completi chic e costumi che ben si adattavano alle attività sportive tipiche dei vip di quegli anni.

Fu il primo a firmare abiti con le proprie iniziali, facendo presentare le proprie collezioni a modelle americane dai fisici tonici e snelli.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20 (Josephine Baker)

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20 (Josephine Baker)

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20 (Louise-Brooks)

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20 (Louise-Brooks)

Icone di quel periodo furono Josephine Baker e Louise Brooks , attrici che ben incarnavano la moda anni 20.

Camicie e giacche ampie, tailleur a vita bassa a pieghe morbide. Capelli impomatati con brillantina. Rossetti nero o rosso sangue. Cappelli morbidi a cloche, tutto come detto prima all’insegna di un’emancipazione e libertà femminile senza precedenti.

 

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 30 del primo Novecento.

 

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MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 20

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Ago 10, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

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MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

 

3029-Duse1“Senza la donna non va niente. Questo l’ha dovuto riconoscere perfino Dio.”

Eleonora Duse

 

 

 

MODA IN PILLOLE

Il Novecento Gli anni 10

Lettera blob ritmi urbani e Oriente. Ovvero Eleganza e Modernità da un lato, tecnologia e innovazione dall’altro.

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MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

Parigi e New York sono le città all’avanguardia e fonte d’ispirazione. La moda non è più solo “Haute”. L’abito è presentato come opera d’arte ed esposto nei principali musei d’avanguardia.

Il Movimento Futurista e dei Fauves, crea questo connubio Moda e Arte.

Se Giacomo Balla detta una nuova veste non borghese, contro moda e anticonvenzionale. Matisse e Derain ispirano abiti inediti attraversati da un vortice di colore. Tessuti variopinti, geometrie e asimmetrie creano un dinamismo moderno a spasso con i tempi.

Paul Poiret (Dio l’abbia in gloria), libera la donna dal corsetto. Realizza nuove creazioni che passano tra atmosfere teatrali e orientaleggianti. Linee morbide e semplici, con colori sfavillanti con un gusto esotico e multietnico da Mille e una Notte.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

Sue fonti d’ispirazione sono il Giappone, il Marocco, la Cina e la Persia.

Pantaloni alla turca, sandali alla greca, abiti a kimono. Stravaganti cappelli sono riadattati all’occidentale, affiancandoli per la prima volta a prodotti di bellezza, come oli, creme, ciprie e profumi.

È creata una realtà al di fuori dal tempo. La donna è vamp, odalisca, si trucca, usa accendini, portasigarette e specchietti con fogge originali. Volendo, sono i primi vagiti della sua futura emancipazione.

Mata Hari, Isadora Duncan, Gloria Swanson, Theda Bara, sono le stelle del momento.

Altro artista che imprime in modo indelebile il suo marchio in quegli anni è Mariano Fortuny.

Catalano, rivoluziona l’abbigliamento greco, trasformando il chitone in tunica. Crea kaftani, abiti lunghi a tubo, portati senza niente sotto. Con la plissettatura sperimenta nuove tecniche di stampa. I disegni creati riproducono velluti e sete antiche.

Creazioni molto audaci per l’epoca. Adatte alle principali protagoniste della Belle Époque. Indossano le sue creazioni, Martha Graham, Eleonora Duse e le Sorelle Gramatica.

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 20 del primo Novecento.

 

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Giu 29, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

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90b151cbc3b15fbb895f66657e7a2063Almeno una volta nella vita, ogni uomo ha il diritto d’innamorarsi follemente di una splendida rossa.

Lucille Ball

 

 

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU

Il giusto taglio migliora l’autostima e la qualità della nostra vita.

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Lettera blob tutte noi femmine sappiamo l’importanza che possono avere i nostri capelli nell’antica arte della seduzione. Quanti maschi sono caduti ai piedi delle donne per uno scuotimento di capelli eseguito al momento opportuno, oppure per una mano che li accarezza con classe ed eleganza e naturale nonchalance.

Potrei indicare tanti altri tipici atteggiamenti, ma penso che li conosciate tutte.

Oggi invece vorrei in questo post, care Amiche parlarvi di quanto un taglio di capelli giusto può migliorare la nostra autostima.

 

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU

Il giusto taglio migliora l’autostima e la qualità della nostra vita.

 

Esaminiamone alcuni aspetti:

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU'

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

♥♥♥ È tipico di noi il morale è a terra per vari motivi. Telefoniamo e prenotiamo una seduta dalla nostra Hair-Stylist. Alla fine non tutto sarà passato, ma ci sentiremo più soddisfatte di noi stesse e pronte di nuovo a combattere le avversità della vita. Un buon massaggio, un colore nuovo, magari più brillante del solito, una piccola spuntatina, le classiche due dita e ritroveremo il nostro naturale buon umore.

♥♥♥ Un taglio giusto e diventiamo più belle. Se fatto perfettamente a nostra misura, mette subito in risalto i lineamenti del nostro viso e la nostra autenticità. Se siamo notate non per il taglio, ma per una luce diversa che emaniamo… complimenti vivissimi al parrucchiere.

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU'

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

♥♥♥ Una nuova versione di noi stesse è quella che cerchiamo, prima che all’abbigliamento, una passata dalla parrucchiera. Un nuovo taglio o colore e il passo principale è stato fatto.

♥♥♥ Tacco 12, un must, un abito griffato ancora meglio, ma vuoi mettere una chioma fluente sana e brillante. Quella è la prima cosa che la gente nota di noi. Con una testa ordinata ci sentiamo anche più sicure.

♥♥♥ Quante volte lo abbiamo fatto stanche e annoiate? Cosa si fa! Davanti allo specchio a provare e riprovare nuove acconciature e il mondo ci sembra più bello e divertente.

♥♥♥ I capelli dimostrano la nostra personalità: la chioma è riccia, siamo ragazze tutto pepe. Siamo more, le nostre armi di seduzione mistero e sensualità. Vogliamo farci rosse siamo solari e allegre.

♥♥♥ Giochiamo con le onde dei nostri capelli, appariremo sexy anche in jeans e t-shirt.

♥♥♥ I capelli possono nascondere anche i nostri piccoli difettucci. Un esempio, la frangia che copre i brufoli sulla fronte.

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CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

♥♥♥ Energia e capelli, il nesso c’è eccome!

Se li amiamo lunghi, siamo come Sansone, tagliarli ci provoca una perdita nelle nostre batterie vitali. Ci piacciono corti, più li tagliamo più ci sentiamo forti. In un caso o nell’altro sono il motore, la nostra carica.

♥♥♥ Capelli scossi che si muovono nel vento, una delle più belle sensazioni che abbiamo mai provato, non siete d’accordo.

♥♥♥♥♥ Amiamo i nostri capelli, cambiamo ogni tanto taglio o colore, ci sentiremo più belle e desiderate.

 

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU

Il giusto taglio migliora l’autostima e la qualità della nostra vita.

 

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