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Mag 9, 2017 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

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MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

Tra guerra e femminilità

MODA IN PILLOLE il novecento... GLI ANNI 40

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Edith-Head-01Un abito dovrebbe essere stretto abbastanza per mostrare che sei una donna e sufficientemente morbido da provare che sei una signora.

Edith Head

 

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Democraticizzazione della Moda

Sono anni difficili e duri. L’Europa è sconvolta dalla guerra vive tra terrore e povertà.

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Le celebrities, artisti e intellettuali abbandonano Parigi. La nuova isola felice si sposta oltreoceano, New York diventa la città di riferimento per il glamour. Le donne hanno raggiunto l’indipendenza economica, lavorano negli uffici e nei centri di assistenza indossando le uniformi, diventano crocerossine o si arruolano.

Tutto quello che è lusso o sovraesposizione è out. Mancano le materie prime principali. Le stoffe sono introvabili come i cosmetici, anche il cibo è razionato. Moltissime sartorie sono costrette a chiudere.

Vogue, conia il detto “MAKE DO AND MEND” ossia arrangiarsi e rattoppare.

I materiali sono di recupero, si distinguono le abilità manuali delle donne per creare nuovi capi. Le uniformi e i cappotti maschili sono riutilizzati creando giacche e soprabiti. Le borse sono ampie, comode e a tracolla. Le zeppe sono di legno o sughero. I capelli si portano annodati in turbanti o fazzoletti. L’unico tocco frivolo e civettuolo per la donna: i cappelli. Originali e personalizzati. Tulle, scarti di tessuto e anche carta da giornale sono i materiali usati per realizzarli.

Severi tailleur e cappotti pesanti vestono le donne europee. Si utilizza per crearli la lana e il tweed. Le calze sono di difficile reperibilità. Una riga sul retro gamba le sostituisce in molti casi. Questa severità è contrastata da rossetti rosso fuoco e cappellini frou frou. Pratici diventano i mantelli con cappuccio, capi in jersey o impermeabili.

Dall’altra parte dell’oceano, il pret-à porter (ready to wear) predomina sull’Haute Couture. Una produzione industriale e di serie, più adatta a soddisfare una società democratica e in continua evoluzione.

Il cinema a Hollywood, è la valvola di sfogo per uscire dalla durezza della vita. Ne fruisce sia il popolo come i soldati, per poter e voler credere in un futuro migliore. È creato un immaginario delizioso e abitato da dive sensualissime.

Le celebrità sono sexy pin-up Betty Grable, Veronica Lake, Ingrid Bergmann, Lana Turner, Rita Hayworth, Ava Gardner, dalle forme sinuose e ammalianti.

In Italia fiorisce una bellezza femminile pura e genuina. Mentre il cinema è caratterizzato dal neorealismo, la donna esprime una semplicità vera e naturale. Mostra con disinvoltura le sue tipiche forme sinuose e mediterranee.  Mora, pelle olivastra, labbra carnose, è irresistibile. Veste ampie gonne a pieghe e camicette di seta, sensuali abiti stampati dai colori vivaci, lunghi fin sotto il ginocchio; di sera porta eleganti guanti e pellicce.

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Tra le attrici rappresentative, Anna Magnani ripresa da Rossellini o Silvana Mangano in Riso Amaro di Giuseppe De Santis.

Nella Francia post-bellica, risorge l’haute couture, grazie al celebre Théatre de le mode, evento itinerante inaugurato nel ’45, mirato a un totale rilancio dell’alta moda a livello internazionale. Duecento bambole-manichini realizzate in fil di ferro vestite dagli abiti dei sarti parigini, Patou, Schiaparelli, Vionnet, Fath, Lelong, Balenciaga, Lelong, ne proclamano il successo a ogni tappa: Londra, Barcellona, Stoccolma, San Francisco, New York.

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E nel ’47, la svolta con Christian Dior: rinasce la silhouette a clessidra del 1800, in un mood vivo e sofisticato.
La direttrice di Harper’s Bazaar, Carmel Snow, lo definì’New Look’. Fu un nuovo inizio.

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 50 del primo Novecento.

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Feb 10, 2017 - Fashion Vanity    1 Comment

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

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In tempi difficili, la moda è sempre scandalosa.elsa_schiaparelli_mini_top_hat

Elsa Schiaparelli

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Lettera blob la fabbrica dei sogni

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Due stili particolari si contrappongono: Coco Chanel ed Elsa Schiapparelli.

Semplicità sartoriale abbinata al mondo classico orientale per Coco..

Elsa in contrapposizione propone una donna totalmente nuova con straripante dose di anticonformismo e all’insegna di una sfrenata creatività.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

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Coco abbandona lo stile austero e severo che la caratterizza per tutti gli anni 20. Pone l’accento su una semplicità sartoriale arricchita da gioielli sia veri sia falsi e trae la sua ispirazione classica dallo stile medioevale, bizantino e indiano.

Schiap, com’era soprannominata, per la precisione l’incorreggibile Schiap…

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

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crea una moda raffinata e stravagante, sempre in bilico tra moda e arte, con una ventata Surrealista.

Collabora con Jean Cocteau e Salvador Dalì. Dall’artista catalano trae lo spunto per uno dei capi che la fanno conoscere in tutto il globo, il famosissimo tailleur dalle labbra Patchwork.

Conosciutissimo è anche il tailleur con le tasche a cassetti sporgenti o il celebre abito con aragosta indossato da Wallis Simpson o con gli strappi.

Da non dimenticare dell’incorreggibile Schiap, la mantella in Rhodophone trasparente, tutti gli effetti trompe-d’oeil e i suoi accessori stravaganti.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Dal cappello a scarpa rossa, i bottoni a forma di trapezisti, cavalli, liquerizie, farfalle, i guanti con le unghie dorate, le cerniere di plastica colorata, le borse di velluto nero a forma di telefono, fino al suo rosa shocking, sono solo alcune delle più bizzarre creazioni.
Dedicate a donne forti, ironiche ed estroverse, pronte a giocare con la propria femminilità.

La depressione economica che contraddistingue quegli anni porta la moda ad affiancare al tessuto quello naturale sintetico.

Come il Pvc, il Rayon, il Lastex, la viscosa, il lanital e il nylon, tessuti con costo minore, che però si adattano perfettamente all’esigenza della società di quegli anni.

Desiderosa di fare sport, amante dell’abbronzatura e che frequenta saloni di bellezza, ma al contempo desiderosa di una comodità giornaliera nel vestire.

In Francia un’altra stilista si affaccia di prepotenza nel mondo della sartoria.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

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Madleine Vionnet, che rivoluziona l’abito attraverso l’applicazione di una geometria sartoriale di chiara ispirazione classica: l’uso costante di diagonali, quadrati, rettangoli, spirali e produce creazioni impeccabili, focalizzate in particolare sulla tecnica dello sbieco, che mirano a un unico ideale di bellezza, armonia e perfezione.
Di sua invenzione anche il Copyright, che identifica solo le opere originali grazie all’etichetta firmata e cucita su ogni capo.

Anche l’America più della stessa Europa, vive anni di grande sofferenza economica. La crisi di Wall Street è appena passata, lasciando nella nazione una diseguaglianza sociale molto appariscente. La ricchezza è concentrata nelle mani di poche persone, le illusioni e le speranze del resto della popolazione in particolare quella femminile è incarnata da uno strumento di comunicazione straordinario: il cinema.
Hollywood privilegia un’ideale femminile tenace, indipendente, dotato di fascino e glamour, pronto a sfoggiare armi di seduzione fatali, in totale contrasto al ruolo tradizionalista e materno della donna europea, chiusa nei regimi dittatoriali nazifascisti.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Le dive americane come Gloria Swanson, Marlene Dietrich, Greta Garbo, Joan Crawford, incarnano bellezze diverse e stili di vita da sogno. Jean Harlow, irresistibile musa dal capello biondo platino, seduce con celestiali abiti da sera in raso e satin, Katharine Hepburn veste la modernità attraverso cardigan, maglioni oversize, pantaloni in lino.

La Dietrich, la femme fatale per eccellenza, predilige abiti dal taglio maschile ma molto sensuali: tailleur strizzati in vita, gioielli vistosi, colli di volpe sulle spalle, capelli ondulati e labbra rosso fuoco. Gli abiti da sera rivelano un mood dal sapore romantico: lunghi e sofisticati, dalla vita ben segnata e fianchi drappeggiati, hanno la schiena nuda, adornata da una pioggia di fili di perle e stole in volpe, chiffon o velluto. A prova di sensualità.

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 40 del primo Novecento.

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Lug 7, 2016 - News Vanity    Commenti disabilitati su OGGI MI SPOSO DA SOLA… ovvero il matrimonio fai da te

OGGI MI SPOSO DA SOLA… ovvero il matrimonio fai da te

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OGGI MI SPOSO DA SOLA

OGGI MI SPOSO DA SOLA

 

Shelley-WintersTutti i matrimoni sono felici. E’ cercare di vivere insieme dopo che causa i problemi.

Shelley Winters

 

 

OGGI MI SPOSO DA SOLA

Un’idea venuta a un’agenzia turistica giapponese, che riporta enorme successo tra le single del Sol Levante. Matrimoni per donne sole, con tanto di bouquet e book fotografico.

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Lettera blob nella rete come tutte ben sapete Care Amiche è possibile trovare di tutto. Una sera mentre guardavo abiti da sposa, saltando da un sito all’altro, gli occhi mi cadono su un annuncio in inglese che pubblicizza, matrimonio per donne sole.

Incuriosita, sono entrata nel sito ed ho iniziato a leggere.

 

 

OGGI MI SPOSO DA SOLA

L’Agenzia (Cerca Travel) oltre ai normali pacchetti turistici, ne include un chiamato “Solo Wedding”. È un’opportunità che è offerta a donne single, o donne sole, com’è meglio precisato. Per sole, s’intende non accompagnate da uno sposo.

Ha sede a Kyoto, l’antica capitale giapponese, famosa per i suoi templi e i fantasmagorici giardini Zen.

OGGI MI SPOSO DA SOLA

OGGI MI SPOSO DA SOLA

 

LA PROPOSTA

Cerca Travel, propone un pacchetto di due giorni, specialmente riservato dato il costo, alle cosiddette “donne in carriera”. L’idea è semplice, se ci amiamo, perché rinunciare al nostro giorno più bello, solo per la mancanza di un uomo. Godiamoci i preparativi e il fatto di essere, anche solo per poche ore al centro dell’attenzione. Questa è più o meno la sintesi della prima parte dell’offerta.

IL PACCHETTO

L’incontro con lo staff è il primo passo, per delineare il matrimonio. Il pomeriggio è dedicato alla scelta dell’abito e del bouquet. Si spazia dal classico Kimono, ad abiti di tipica fattura occidentale. Tutti però veramente curati e raffinati.

Nel tardo pomeriggio trasferimento in hotel con pernottamento incluso. Segue una cena, che è una sorta di addio al nubilato, con menù a scelta (giapponese, cinese o europeo). Se ci si vuole coccolare ancora un poco, con un extra è prevista una seduta a un Beauty Center. Poi tutte a nanna, per il giorno più bello.

 IL GIORNO PIU’ BELLO

 Ore 09:30

Trucco e parrucco. Parrucchiere e truccatore renderanno la sposa perfetta per il servizio fotografico.

 Ore 11:00

OGGI MI SPOSO DA SOLA

OGGI MI SPOSO DA SOLA

Trasferimento al Giardino Shugakuin Kirara Sanso. Con un’aggiunta di 54.000 yen (circa 370 Euro) si può avere la presenza di un modello che fungerà da sposo.

Un the con il fotografo e lo staff dell’agenzia, permetterà alla Sposa di vedere gli scatti effettuati, che le saranno poi recapitati direttamente a casa.

 L’OFFERTA

L’iniziativa ha avuto talmente successo, che per prenotarsi bisogna armarsi pazienza e aspettare che qualcuna… non si sposi più. Il servizio non è rivolto solo alle giapponesi. Nel prezzo è inclusa anche una guida parlate in inglese, francese e russo.

Se volete prenotarvi o avere informazioni questo è l’indirizzo:

http://www.cerca-travel.com/english/tailor-made-kyoto-taxi-plan/kyoto-solo-wedding-experience-tour/

 Conclusioni

Mi sono molto divertita a leggere quest’idea. Ho cercato anche di immedesimarmi come futura sposa su quale abito e bouquet scegliere. Poi ripensandoci mi ha suscitato un po’ di tristezza.

 Voi cosa né pensate Care Amiche?

 

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Mar 31, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su È ora di mettere in mostra LE SPALLE

È ora di mettere in mostra LE SPALLE

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Sophie-Kinsella-CBlake-Littlec22“Victoria Albert Museum”. Quando arrivo alla sala che ospita la storia della moda, divento rigorosa e scientifica. Passo più tempo lì che in ogni altra sala. Ma poi vestiti e scarpe finiscono e ricominciano le statue e tutte quelle cianfrusaglie nelle bacheche.

Sophie Kinsella, I love shopping

 

 

È ora di mettere in mostra LE SPALLE

È ora di mettere in mostra LE SPALLE

 

 

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È ora di mettere in mostra LE SPALLE

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La moda ci strizza l’occhio con abiti scollati e top.

È ora di mettere in mostra LE SPALLEPrima di scoprirci conquistiamo una pelle liscissima e luminosa. Ecco alcuni piccoli consigli.

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a parola d’ordine per la nuova stagione? Fuori le spalle! Con abiti scollati, bustier e top tenuti su da spalline sottili o stringhe che si incrociano sulla schiena. Perchè come sanno bene le star (clicca sull’immagine a destra qui sotto, per vedere i loro consigli), questa è una zona del corpo molto sensuale. A patto che la pelle sia perfetta.

 

È ora di mettere in mostra LE SPALLEVIA LE IMPURITA’ CON SCRUB E TONICO

Questa parte del corpo è spesso “preda” di qualche brufoletto. Per eliminarlo, detergi schiena e spalle con un prodotto specifico per pelli impure. Una volta alla settimana fai uno scrub e massaggia il prodotto con una fascia in microfibra, quindi sciacqua con acqua tiepida. E, dopo la doccia, tampona una lozione tonica: meglio se analcolica , perchè irrita la cute.

 

È ora di mettere in mostra LE SPALLEIDRATA LA PELLE OGNI GIORNO

Tieni presente che la parte più alta della schiena e le spalle sono le zone più secche. Per rendere la pelle vellutata, idratala ogni giorno con una crema ricca e, una volta alla settimana, fai una maschera purificante. È ottimo il fango termale, lascialo in posa per 20 minuti, poi sciacqualo. Vedrai che la cute apparirà subito più liscia e luminosa.

 

PICCOLI CONSIGLI PER ESSERE  PIU’ FEMMINILE

Per valorizzare le spalle scegli l’acconciatura giusta: ok al raccolto, come la coda o lo chignon, che slancia la figura. Oppure ai tagli medi con tante onde o boccoli morbidi. Sono sempre sexy anche i capelli lunghi, purchè siano molto vaporosi e voluminosi. E se indossi un vestito scollata, non dimenticare di mettere qualche goccia di profumo anche in questa zona e sul collo.

 

È ora di mettere in mostra LE SPALLE

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Set 4, 2015 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su Io donna Indossiamo la gonna midi

Io donna Indossiamo la gonna midi

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Io donna Indossiamo la gonna midi

Io donna Indossiamo la gonna midi

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Personalmente dipendo da Givenchy come le donne americane dipendono dal loro psichiatra.

Audrey Hepburn

 

Io donna Indossiamo la gonna midi

La gonna midi torna in voga, lunga poco sopra o poco sotto il ginocchio, ecco come indossarla.

 

Io donna Indossiamo la gonna midi

Io donna Indossiamo la gonna midi

 

Lettera blob quando vedevo film degli anni 40 o 50, restavo sempre molto affascinata dalle gonne delle attrici.
Gonne  ampie e svolazzanti, che rendevano la figura molto femminile.
Se anche voi come me amate questo tipo di gonna potete gioire, sono tornate di moda!

La cosidetta midi è rinata nelle passerelle degli stilisti.
La sua lunghezza è appena sopra o sotto il ginocchio, per questo non è una gonna semplice da indossare!
In alcuni casi oltretutto è anche un po’ severa come forma.

Io donna Indossiamo la gonna midi

Io donna Indossiamo la gonna midi

Non disperate con i nostri consigli  ognuna di Voi sfoggerà la sua midi: .

Se avete i polpacci grossi: Stivali, ampi e alti. In questo modo, la vostra gamba sembrerà più affusolata.

Se siete alte: Beate voi! Per un’aria sbarazzina e giovanile prendetela con una lunghezza a metà polpaccio. Se avete pure gambe lunghe (superfortunate), ricordatevi gonna e calze devono essere dello stesso colore.

Se non siete alte: Ricordatevi un bello spacco o la vita alta, vi rendono più slanciate. Come lunghezza appena poco oltre il ginocchio.

Ora vediamo come abbinarla:

Gonna ampia e voluminosa, bisogna evitare assolutamente l’effetto sacco di patate. Usate un top o una giacca molto aderente.

Gonna a tubino, perfetto un top voluminoso o una camicia ampia.

Per i colori l’ideale è seguire la regola del color block.

Io donna Indossiamo la gonna midi

Io donna Indossiamo la gonna midi

Ecco un paio di esempi:

La gonna blu, va abbinata a una maglietta rossa, decolleté con laccetto e un po’ di tacco,  giacca e borsetta in pelle dello stesso colore della gonna. Il rossetto? Rosso fuoco come il top!
Per togliere seriosità a questo tipo di gonne abbinatele con una maglietta sportiva, o a una canottiera da basket o da pallavolo, ma non mettetevi le scarpe da tennis!!!.
Donne ricordatevi: Il tacco con queste gonne è sempre d’obbligo!!!.
Nelle serate eleganti indossate un top gioiello, ricordandovi le regole prima elencate.
Amate gli  anni ’70, la gonna deve essere allora va abbinata ad una una camicia a fiori, borsetta di cuoio a tracolla e cappello a tesa larga. Camicette e maglioncini  stanno molto bene con questa gonna. Un piccolo trucco, se non siete alte mettete camicie e maglioni dentro la gonna, in questo modo l’attenzione sarà sulla vita e sembrerete più slanciate.

 

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