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Mar 23, 2017 - Libri Vanity    Commenti disabilitati su MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

 

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MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

 

 

23sbqyoÈ un piacere per me poter affidare a queste memorie la verità su due qualità stimabili che la regina possedeva in sommo grado: la sobrietà e il riserbo. La regina mangiava abitualmente pollame arrosto e bollito e beveva solo acqua. Aveva un gusto particolare soltanto per il caffè del mattino e per una qualità di pane al quale era stata abituata durante la sua infanzia a Vienna.

Madame Campan

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Lettera blob la Francia: così ricca di Re e Regine, ha sempre solleticato la fantasia e il mio interesse sin da piccola.

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Prima, colpita dalla moda.

Una moda caratterizzata dalle numerose sottogonne che grazie all’aiuto di un guardinfante e successivamente dei panier davano volume alla gonna o all’abito principale. Corsetti spesso rigidissimi, a grosso rischio svenimento (ogni tanto capitava) realizzati con stecche di osso di balena e successivamente d’acciaio,  avevano però il pregio di rendere molto femminile la figura creando anche un sottilissimo vitino. Il tutto sormontato da acconciature e parrucche originalissime, che penso richiedessero una certa abilità ed esperienza nell’indossarle.

Ovviamente, sono stata diverse volte a Parigi. Lì tra i giardini di Tuileriers o a Versailles, mi sentivo immersa in quell’epoca. Sventolando con fare civettuolo un ventaglio immaginavo me stessa, come una dama sfarzosamente vestita che camminava con la corte della Regina, tra la brezza e i sapori della Parigi di quegli anni. Sempre attenta a che non si sporcasse la gonna o che da una pettorina un po’ troppo aperta, non spuntasse un malizioso seno.

Conoscendo piano piano la storia dei reali francesi, due personaggi fra loro molto diversi, hanno attirato la mia attenzione. Uno maschile, il famoso Re Sole che mi ha portata tante volte a Versailles a visitare la sua famosa reggia.

L’altro femminile, vissuta in epoca più recente a Luigi, sempre nei medesimi luoghi, ma cui la sorte ha riservato un destino atroce, la famosa Regina Sfortunata, in altre parole Maria Antonietta.

Di Lei non ho perso un libro o un film o trasmissioni storiche che la riguardassero. Un nuovo capitolo per conoscerla, da un’altra prospettiva mi è stato fornito dal libro “LA VITA SEGRETA DI MARIA ANTONIETTA”. Qui la regina o meglio l’Austriaca, come il popolo la chiamava in tono dispregiativo, è raccontata, non in prima persona, ma attraverso gli occhi di una donna del suo tempo, Madame Campan. Spicca leggendo le pagine, una descrizione a tratti minuziosa e quasi maniacale delle varie fasi in cui era contraddistinta la vita della Regina. Una cronaca al femminile della cosiddetta corte, scritta con stile arguto, ricca di aneddoti e di preziose annotazioni.

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MA CHI ERA MADAME CAMPAN

Entrata giovanissima come lettrice a servizio delle principesse figlie di Luigi XV, Jeanne Louise Henriette Genet (questo il suo nome prima del matrimonio con il signor Campan) passò poi a servizio della giovanissima Maria Antonietta quando, solo quindicenne, fu unita in matrimonio al futuro Luigi XVI. Il suo incarico a corte era quello di  “prémiere femme de chambre” ovvero “prima cameriera”: Oggi la si può considerare quella che noi definiremmo una segretaria personale o una prima assistente.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

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Sembra strano, ma i compiti più strettamente servili potevano essere svolti solo da coloro che erano nobili per nascita. Madame Campan, per quanto colta, non lo era. Solo i nobili erano considerati tanto affidabili da poter essere costantemente vicini ai sovrani. Uno dei tanti paradossi: solo una donna veramente nobile poteva svuotare il vaso da notte di Maria Antonietta!

Madame Campan non possiamo considerarla come una voce oggettiva. Difende in modo netto la sua Regina. La regina che lei servì fedelmente, fino a correre il rischio di venire uccisa durante l’attacco alle Tuileries a cui seguì l’arresto dei sovrani.  Nonostante la chiara parzialità e il tentativo di mostrare i regnanti che la protessero sotto una luce totalmente favorevole, i veri caratteri degli illustri personaggi descritti emergono con forza attraverso le righe da Lei vergate.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Il 16 maggio 1770, a Versailles,

in un clima di fiabesca magnificenza, si celebrava il matrimonio di Luigi Augusto, futuro sovrano di Francia, con la quindicenne arciduchessa Maria Antonietta Giuseppina Giovanna d’Austria. Divenuta regina di Francia in un tempo quanto mai delicato e ricco di scandali e storie bizzarre che piano piano la porteranno verso il suo tragico destino.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

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Qui vediamo attraverso gli scritti di Madame Campan una Maria Antonietta giovanissima e quasi totalmente intollerante verso l’etichetta (Video Vestizione, come darle torto), che si beffa delle antiquate usanze borboniche, da tempo superate nella più moderna corte austriaca. Una ragazza vivace, ribelle che cercò di sfuggire il più possibile al noioso consorte, un giovane timido e più affascinato dai lavoretti di ferramenta, ai quali si dedicava per passatempo, che alle grazie della giovane moglie.
Veniamo a conoscenza dei mille intrighi dei cortigiani, che cercarono di allontanare i due sovrani nella speranza di un divorzio, tanto che per anni il matrimonio non fu consumato. Con il passare dei giorni la calunnia e il discredito furono tessuti come un’enorme ragnatela intorno alla sua figura. Venne riversato sulla piccola regina austriaca le colpe di una nobiltà troppo attaccata ai propri privilegi.
Madame Campan descrive la sua regina come una donna poco furba e con una preparazione inadeguata ad affrontare il difficile compito affidatole, che cercò appoggio in figure che invece la sfruttarono per il suo disperato desiderio di approvazione. Una di queste fu la duchessa di Polignac, una donna di nobiltà modesta che riuscì a manovrare a suo favore l’assegnazione di molte cariche importanti, o l’abate Vermond, il consigliere affidatole dalla madre Maria Teresa d’Austria, che la indusse spesso a commettere errori che le furono fatali.

La Campan con i suoi scritti ci fa scoprire come la monarchia assolutista fosse ormai destinata a un crollo inevitabile. Attraverso le sue parole ci mostra i sovrani assolutamente impreparati a trattare con il popolo, anzi per loro era impensabile, ancora prima che inaccettabile. Il sovrano poteva solo “concedere”, dimostrarsi caritatevole, dare dall’alto. La nobiltà era anch’essa una casta che si considerava completamente separata dal resto dei francesi. La Regina e il suo consorte, si comportavano come gli abitanti di una favola, totalmente avulsi dalla realtà, incapaci persino di riconoscere coloro che tra le file della nobiltà tramavano contro di loro. I principali cospiratori furono i principi d’Orleans, da sempre interessati al trono (riuscendovi dopo il periodo Naspoleonico).

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

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Madame Campan sembra far capire che la rivoluzione sia piombata sui due sovrani come un incubo inaspettato, distruggendo con una realtà violenta e inarrestabile il sogno di due adulti-bambini, totalmente indifesi.
Dal loro punto di vista quanto accadde fu imprevedibile e impossibile da evitare. In modo fulmineo e all’improvviso l’orrore dilagò attorno ai sovrani. Di colpo si trovarono circondati da folle inferocite che assalivano i nobili, li impiccavano e poi ne portavano le teste in corteo. Si sentirono di colpo impotenti e, di fatto, lo erano, accerchiati com’erano da nemici ovunque. Furono anche totalmente incapaci di pronunciare quelle parole che il popolo voleva sentire e forse li avrebbe potuti salvare.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Casualmente ho scoperto questo libro,

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

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ero in centro commerciale e il mio sguardo come calamitato ha adocchiato la figura della Regina Sfortunata. Subito l’ho acquistato.

Ho apprezzato questo scritto. È stato interessante scoprire la Regina attraverso gli occhi di una sua “serva”. La narrazione è molto ben curata sia per i fatti ufficiali sia privati. Per l’ennesima volta mi sono sentita vestita di questi abiti e civettuola con l’immancabile ventaglio gironzolavo con altre dame tra la Galleria degli Specchi di Versailles….

P.S. Se siete state appassionate di Lady Oscar sigla (come me), tanti particolari o accadimenti, li riconoscerete.

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Mag 19, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Pagina Prova b BENESSERE E SALUTE

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Fifty-Shades-of-Grey-Stars-Havent-Signed-on-for-EL-James-Next-Grey-2“Mi guardo allo specchio, arrabbiata e delusa. Al diavolo i miei capelli, che non vogliono saperne di stare a posto.”

E. L. James

 

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Un forte legame unisce la psiche e la nostra chioma. Proviamo a interpretarlo. In alcuni casi resteremo forse un po’ sorprese.
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Lettera blob esaminiamo diverse tipologie di capelli sia per taglio, lunghezza o colore.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

♥♥ Cambi spesso pettinatura o colore?

Forse sei ancora alla ricerca di una tua precisa identità. Non pensare ciò sia male, tutt’altro. Hai voglia di sperimentare, conoscere, dare di te un’immagine sempre diversa. Sei allegra, aperta, socievole. I tuoi capelli esprimono il tuo umore del momento, come fai con una gonna o un abito.

 

♥♥ Sei sempre pettinata allo stesso modo?

Siamo di fronte a due possibili interpretazioni.

Sai chi sei, Il tuo taglio sempre uguale con lo stesso colore, esprime le tue sicurezze, il tuo equilibrio. Per ora non intendi cambiare.

Porti sempre la stessa pettinatura, forse hai paura di osare. Punti sempre allo stesso look per sentirti più sicura.

In quale delle due ti riconosci?

 

Ora prima di esaminare altri tagli o pettinature, proviamo a vedere il significato del colore nei capelli.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

 

Le bionde: Dominano il mondo del cinema, almeno così è quello che tutti immaginano. Se scegli il biondo, ti senti un po’ diva, volubile e sexy. Se giochi con l’idea di superficialità che questo colore crea, sei anche una donna molto intelligente.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Le more: Sei una donna che preferisce essere presa sul serio. Vuoi mostrare il tuo Io più autentico, ma anche la tua profondità e passionalità. Le more sono prese come un po’ algide. In realtà, parlo in prima persona siamo dolcissime, ma preferiamo proteggere il nostro lato intimo.

 

Le castane: L’equilibrio è la vostra sintesi, non estrose come le bionde, né misteriose come le more. Se scegli il castano, esprimi il tuo fascino con discrezione, svelandoti piano piano.

 

Le rosse: colore associato al fuoco, facile pensare alla passionalità. Se sei rossa naturale, puoi avere un carattere spontaneo e dolce. Se ti tingi di rosso, vuoi farti notare. La testa è la prima cosa che la gente nota di noi. Esprimi anche un carattere allegro e solare.  Il rosso specie nei secoli scorsi ha sempre avuto richiami… con la magia.

 

Avendo le idee un po’ più chiare sul colore, riesaminiamo altre pettinature.

 

♥♥ Porti la frangia?

Tutte da bimbe hanno portato la frangia. Averla da adulta vuol dire che ti piace giocare con il tuo lato infantile. Esprimi anche una buona dose di civetteria. In alcuni casi è necessaria per nascondere piccoli difetti del viso.

 

♥♥ Capelli corti?

Ami la praticità. I capelli corti mostrano un carattere grintoso e vivace. Un facile accostamento a una personalità che mette in risalto il proprio lato maschile.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Ami la disciplina e l’ordine. Ti piace apparire curata soprattutto nei dettagli, specie se leghi i capelli con code, chignon, o trecce classiche. Se l’acconciatura è elaborata, sei ricercata nel look e ami l’eleganza.

Siccome è il caso mio, concordo con tutto, tranne l’ordine e la disciplina. Sono una disorganizzata cronica!!!

 

♥♥ Capelli sciolti?

Prediligi un taglio lungo e scalato, o comunque voluminoso. Sei una persona libera e spontanea. Adori essere osservata, sei estroversa. Non disdegni spesso a lasciarti andare ai piaceri della vita. Non ami il controllo su te stessa, sia da parte tua, sia dagli altri.

 

Finita questa indagine semiseria, almeno io così la intendo, la morale è sempre la stessa.

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Più che il taglio o il colore, cerchiamo di sorridere, di star bene con noi stesse, di essere radiose. Appariremo sempre belle e affascinanti a tutti.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

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ICONE MODA Acconciatura Audrey in “Colazione da Tiffany”

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AUhburnglamor1“Io credo nel rosa.
Io credo nel baciare, baciare un sacco.
Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie.
Io credo nell’essere forti quando tutto sembra andare male.
Io credo che le ragazze felici siano le più carine,
Io credo che domani sarà un altro giorno,
Ed io credo nei miracoli.”

Audrey Hepburn

 

 

212_1Ora che sapete truccarvi come Audrey non potete certo non imparare il suo famoso chignon o banana.

Seguite  questo titorial ed anche voi vi sentirete una piccola diva elegante e raffinata.

Di cosa hai bisogno: spazzola, pettine, forcine, forcine invisibili, lacca

Trattandosi di un’acconciatura raccolta, più lunghi sono i capelli, più semplice sarà ottenere un’acconciatura molto simile all’originale.
Procedi sui capelli non appena lavati. Inizia spazzolando delicatamente le lunghezze e tracciando perfettamente la riga, in parte o al centro non importa.6a00d8358081ff69e201538ff94d7b970b-500wi

Dopo aver spazzolato bene, isola la porzione di capelli che si trova sulla parte alta della testa, subito dietro la “zona frangia”. Avvolgili e puntali, li utilizzeremo alla fine.
Fatto questo, aiutandoti con spazzola o pettina, inizia a pettinare la parte destra all’indietro, mantenendola aderende alla cute., inizia a fissarli sulla nuca e sulla parte posteriore della testa con delle forcine classiche, una volta tirati tutti i capelli all’indietro.

Sulla parte sinistra, usando il pettine  inizia a cotonare le lunghezze. Una volta cotonato, spazzola le radici nel senso inverso, come a volerle appiattire.

Poi, avvolgi su se stessa l’ampia porzione di capelli dalle punte verso le radici e fissa tutto sulla nuca, nella posizione delle forcine utilizzate in precedenza per fissare la parte destra. Utilizza però delle forcine invisibili per fissare questa porzione.

Per l’ultima parte: con l’aiuto del pettine prendi la porzione di capelli isolata all’inizio e cotonala avvolgendola dalle punte alle radici come abbiamo già fatto nella parte sinistra della nostra acconciatura, crea l’effetto volume (quasi un chignon) sulla parte alta della testa.

Fissa con forcine e vaporizza con tanta lacca, in particolar modo le radici.

Per il davanti libera la fantasia: puoi tenere la riga in parte con ampio ciuffo, la frangia, oppure come la protagonista del film, cotonare il ciuffo e puntarlo all’indietro con delle forcine.

 

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