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Ago 1, 2018 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

 

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OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

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OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

thumb_person-jacob-morton-braude.140x140_q95_box-187,10,643,467“La vasca da bagno fu inventata nel 1850, il telefono nel 1875. Se foste vissuti nel 1850, avreste potuto restare in vasca per 25 anni senza sentir squillare il telefono.”

Jacob Morton Braude

OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

 Luci basse, musica di sottofondo, vapori profumati: quello del bagno può trasformarsi in un momento speciale. Che aiuta la tua pelle a ritrovare splendore e morbidezza. Tutte lo amiamo, ci coccoliamo tra candele profumate, oli essenziali. Per pochi minuti ci dedichiamo a noi stesse, lasciando da parte mariti, fidanzati o problemi familiari o di lavoro.

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Si oggi signore e ragazze… ci facciamo un bel bagno.

BUON RELAX A TUTTE!

 

♥ tempi, modi e mode

Corpo & mente

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Non sono gli effetti di una cura medica miracolosa…. OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

La pressione arteriosa rallenta, il sangue ossigena meglio i tessuti, la temperatura corporea si alza, la respirazione accelera e il sistema immunitario produce anticorpi. Non sono gli effetti di una cura medica miracolosa, ma le reazioni del nostro organismo, “a mollo” in una vasca di acqua calda. Ma c’è di più. Sappiamo tutti che il bagno è un rito veramente rilassante.

I gradi giusti

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Tutto dipende dalla temperatura dell’acqua….. OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

Ipotesi azzardate a parte, quel che è vero è che farsi il bagno è spesso uno dei modi migliori sia per iniziare sia per finire la giornata. Tutto dipende dalla temperatura dell’acqua: Se fredda (tra i ventitré e i ventisei gradi) ha un potere stimolante, ideale per partire la mattina con il piede giusto (attenta però: il bagno freddo non può durare più di due minuti; se tiepida (tra i 26 e i 29 gradi) o calda (da 29 a 37 gradi) regala uno stato di relax che predispone al sonno.

Attenzione all’orologio

Anche la variabile tempo ha la sua importanza per la buona riuscita del bagno. Se troppo veloce, non consente al corpo di rilassarsi; se eccessivamente prolungato è stancante. Venti minuti, mezz’ora al massimo è la durata giusta dell’immersione in acqua tiepida: Durante questo tempo tutto è concesso: tenere in posa una maschera idratante o un impacco per capelli (grazie ai vapori dell’acqua calda penetra più in profondità) massaggiarsi con lo scrub o il guanto di crine (l’acqua calda, dilatando i vasi circolatori, rende lo sfregamento più efficace) o ascoltare, semplicemente, musica soft: in grado, sostengono diverse ricerche mediche, di intensificare e prolungare la sensazione di relax.

 

♥ Acqua e dintorni

Ricette fai da te per ogni tipo di pelle

Idratante

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Le pelli supersensibili spesso non sopportano…    OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

All’acqua del bagno aggiungi una tazza di latte scremato in polvere. È la versione moderna del famoso bagno di Poppea, che manteneva la sua pelle levigata immergendosi esclusivamente nel latte d’asina. Ogni latte ha un alto potere idratante, ma quello d’asina, leggermente acido, in più esfolia.

Antiarrossamento

Le pelli supersensibili spesso non sopportano il contatto con i detergenti, nemmeno i più delicati. In questo caso una valida alternativa al bagno schiuma è la farina d’avena. Mettine una manciata in un fazzoletto di mussola e lasciaci scorrere sopra il getto dell’acqua del bagno. L’avena deterge efficacemente senza irritare.

Effetto scrub

Ideale da fare in autunno, per eliminare le cellule morte “ricordo” dell’abbronzatura estiva: nell’acqua del bagno versa un bicchiere di vino o uno di aceto (bianco o rosso è indifferente). Entrambi derivati dell’uva hanno virtù esfolianti.

 

cosa metto nell’acqua

Il bagnoschiuma

E’ un detergente che basa la sua efficacia pulente sul principio dell’ammollo

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a contatto con l’acqua produce piccole bolle OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

(lo stesso del bucato a mano): il bagnoschiuma, a contatto con l’acqua produce piccole bolle e queste a loro volta, rompendosi a contatto con la pelle, asportano le particelle di sporco. Oltre alla base pulente il bagnoschiuma può contenere diversi principi attivi: dagli ingredienti idratanti alle sostanze antibatteriche, passando per vitamine e oli essenziali. Il bagnoschiuma “generico” ormai non esista più: ogni detergente risponde a specifiche esigenze della pelle e in base a queste va scelto.

I sali da bagno

Si tratta di veri e propri cristalli di sale lasciati a macerare in una fragranza (e spesso anche in sostanze coloranti naturali) che, una volta a contatto con l’acqua, la profumano e la colorano piacevolmente: non hanno una vera e propria azione detergente, ma regalano un benefico effetto stimolante (il sale, attraverso il meccanismo dell’osmosi determina una sorta di ginnastica vascolare). Sono indicati soprattutto a chi ha una pelle grassa, visto che il cloruro di sodio, nome scientifico del sale, è leggermente astringente e antibatterico.

Gli oli

Possono essere usati da soli o in aggiunta al normale detergente. In ogni caso danno una marcia in più al bagno. Sia perché creano, sulla superficie dell’acqua, un film protettivo che avvolge tutta la pelle e la mette al riparo della disidratazione, sia perché spesso il loro profumo ha un benefico effetto rilassante. Tra gli oli più usati: olio di camomilla, antisettico, antiinfiammatorio e calmante, olio di abete, un vero e proprio concentrato anti-stress, e olio di melissa, rinomato per le sue proprietà calmanti. Da sapere: gli oli sono molti concentrati e si dosano “a gocce”: nell’acqua della vasca ne bastano 10.

 

dopo il bagno

Cosa devi fare fuori dalla vasca

Spazzolati con energia

Asciugati con cura e con una spazzola di setole naturali inizia a massaggiarti dalla pianta del piedi. Esegui dei leggerissimi movimenti rotatori ascendenti e arriva fino alla nuca, evitando però, la zona seno. Questa tecnica, che si chiama dry brushing, stimola la circolazione, esfolia la pelle e la aiuta a ricevere le sostanzeidratanti della crema per il corpo.

Non scordare l’idratante

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Asciugati con cura e con una spazzola…   OGGI MI COCCOLO… DOLCISSIMO RELAX… SUBITO BELLA

Contrariamente a quanto si possa pensare, il bagno, anche se fatto con i tempi e i prodotti giusti, lascia la pelle impoverita. Un buon idratante la rende nuovamente morbida. Approfitta del momento dell’applicazione per regalarti un piacevole massaggio: inizia dalle caviglie e risali, disegnando piccoli cerchi, fino all’inguine. Sulla pancia il movimento deve essere sempre orario (ti aiuta a sgonfiarti) e sulle braccia a spirale dai polsi fino alle spalle.

Leviga i piedi

Non c’è niente di meglio dell’acqua calda per ammorbidire le zone “dure” , talloni al primo posto. Appena uscita dalla vasca, asciuga leggermente i piedi e passa sulla pelle ispessita una pietra pomice o l’apposita spazzola ruvida sagomata. Non sfregare troppo: la pelle è morbida e per assottigliarla bastano poche passate.

strano ma vero

piccole curiosità intorno al bagno

 

Canta in vasca

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In Giappone, dopo il bagno è un rito, esistono migliaia di sentos, sorta di terme pubbliche, dove i giapponesi amano concludere la giornata. Il sento più popolare di Tokyo , il Dragon’s bath, ha anche una zona karaoke e un angolo ristorante dove ambientare cene e feste.

Che sacrilegio

I primi cristiani considevano il bagno un peccato ed evitavano ogni contatto con l’acqua. Sant’ Agnese a 13 anni affermava, fiera, di non averne mai fatto uno.

Suggestioni new age

Vuoi provare un bagno alternativo? Nell’acqua non versare bagnoschiuma o oli essenziali, ma immergi 3 cristalli di quarzo bianco. La pulizia non è garantita, ma il relax sì.

Caffè all’hammam

Non tutti sanno, ma nei veri bagni turchi (gli hammam) non si fanno solo bagni di calore, ma anche bagni veri e propri a base di sfregamenti vigorosi e acqua caldissima. La pelle, alla fine, è candida come la neve, ma per l’organismo tutti questi stimolo sono un piccolo grande stress. Per questo, durante il lavaggio, i camerieri dell’hammam offrono di continuo ai clienti bicchierini di caffè (turco naturalmente): l’unica sostanza in grado di “tirare su” corpo e spirito.

 

 ♥ spunto post tratto da rivista femminile

 

 

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Feb 28, 2018 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

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DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.
How to be a perfect lady     (Grace Kelly)

 

“La bellezza di una donna aumenta con il passare degli anni. La bellezza di una donna non risiede nell’estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima.È la preoccupazione di donare con amore, la passione che essa mostra.” 

Audrey Hepburn

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.

How to be a perfect lady

Pillole di femminilità dalla A alla Z  Parte 2

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CRITICATISSIMA?

Sono stata criticatissima tra le mie signore per il post precedente.

Donne si nasce Signore si diventa… P. 1

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

Scottata da tutte queste critiche, ho cercato aiuto nelle amiche del cuore DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

Chi mi ha dato della superficiale, chi della retrograda, chi addirittura mi ha catalogata come donna sottomessa e succube.

Scottata da tutte queste critiche, ho cercato aiuto nelle amiche del cuore.

Un gruppo di 4 ormai ex ragazze che cercano di condividere tra loro tutto quello che la vita riserva.

Preso allora il post precedente (da loro letto) e gli spunti per il nuovo, mi sono recata dalle girls una sera chiedendo aiuto.

Quello che riporto qua sotto è il frutto di una lunga chiacchierata prima serale, per finire in notturna, con una stesura a 8 mani.

Grazie ancora a tutte noi (Ludo, Francy, Marcella… belle)

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.

How to be a perfect lady P. 2

 

n) Non saltate il pranzo: i pasti

Una tappa importante di socializzazione per vere signore. Cercate di scovare posticini sempre alla moda da frequentare con le amiche, oppure in casa provate nuove ricette invitando tutti intorno ad una bella tavola imbandita.

o) Ottimismo:

bisogna cercare anche sforzandoci di trovare sempre il lato positivo nella vita. Il nostro umore sarà così più sereno e ci predisporrà a essere più gentili con le altre persone.

p) Presentazioni:

s’inizia sempre dalla persona più importante preceduta dal titolo di maggior rilievo. Per l’uomo è d’obbligo alzarsi, mentre non è così per le donne. Una caduta di stile imperdonabile è dire “piacere”, basta semplicemente presentarci con il nostro nome e cognome.

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

Gianni Agnelli La Signora di classe   DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

p) Postura o portamento:

prendiamo esempio dalle nostre ave, grandi maestre dell’arte del savoir-faire. Le loro figlie imparavano sin dalla tenera età le regole fondamentali per stare in società. Iniziando dalla postura, il famosissimo libro in testa e sotto il braccio per avere camminate belle ed eleganti. Se non avete libri o tempo, immaginate di avere un filo che vi tira all’altezza del naso. Il collo dovrà essere sempre dritto, teso, così come la schiena. Vietato assolutamente un andamento dinoccolato e quando siete sedute mai tenere la testa tra le mani. Dovete sempre guardare dritto, con la schiena rigida, un po’ come una Statua della Libertà. Mai e poi mai dovete apparire sciatte, stanche come se aveste lavorato ore e ore sotto un sole cocente.

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

un filo che vi tira all’altezza del naso. Il collo dovrà essere sempre dritto, teso, così come la schiena    DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

q) Qualità:

il mantra da seguire. Più qualità e meno quantità. Scegliamo con gusto e cerchiamo materiali di prima scelta. Non importa se siano o no costosi i vestiti. Il semplice abitino di cotone da venti euro… va bene, purché sia scelto con cura. Anche per il cibo, comprate sempre verdure di stagione, buone e saporite, mai esagerare con piatti troppo complicati.

r) Rispetto e rispettabilità:

cercate di rispettate sempre il prossimo… anche quando esagera. Decorazioni natalizie orrende vicino al vostro balcone, stordite da una musica “salsa” tenuta a un volume troppo alto. Abbiate pazienza, otterrete rispetto e ammirazione. E vedrete alla fine ne varrà la pena.

s) Sorriso:

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

la nostra faccia non potrà andare in quella posizione perché troppo stanche o tristi, forzarlo. Non appena si sorride DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

anche quando si pensa che la nostra faccia non potrà andare in quella posizione perché troppo stanche o tristi, forzarlo. Non appena si sorride, s’inizia a sentirsi meglio e ed emanare un’aura di calma felicità. Inoltre, lo sapevate che si usano meno muscoli per sorridere rispetto ad aggrottare le sopracciglia?

t) Tavola:

evitate possibilmente di toccarvi i capelli (capito belle) e mettere i gomiti sulla tavola. Le posate. La forchetta, taglia uova, patate e verdure. Il coltello taglia il formaggio, mai con la forchetta. Il pane è spezzato con le mani, non con le posate. Terminata la portata non lasciare le posate a casaccio, tipo remi per intenderci. Sistematele in modo parallelo, effetto orologio 6.30/4.20. Se un ospite vi macchia la tovaglia fate finta di nulla. Cechov diceva “la buona educazione non è nel versare salsa sulla tovaglia, ma fingere di non accorgersene se qualcuno lo fa”. La padrona di casa deve controllare che non manchi mai pane o acqua. Al padrone di casa spettano consigli sul vino, controllando sempre che non manchi. Sempre lui servirà i liquori, mentre noi donne serviremo i dolci. Al ristorante, osservate bene il comportamento del vostro accompagnatore. Deve entrare prima lui, controllare il luogo, se va bene accompagnarvi alla sedia, facendovi accomodare. Se non lo fa, cambiate cavaliere! Alzino la mano, le fortunate che hanno un uomo così!

u) Umorismo:

questo è difficile, perché o siamo nate così, o non lo possiamo costruirlo dal nulla. Ma possiamo provarci, leggendo libri di satira o cercando di trovare il lato divertente, o grottesco, delle cose. Impariamo tutte a prenderci in giro, sempre. Io lo faccio quotidianamente.

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si può rimanere composte e pudiche anche con l’entusiasmo e l’eccitazione per la vita che ci brucia dentro. DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

v) Vitalità:

bella la vita, vero? L’energia è un bene fondamentale, ma si può rimanere composte e pudiche anche con l’entusiasmo e l’eccitazione per la vita che ci brucia dentro.

z) Zzz:

le signore agiscono sempre lentamente, ma in modo efficace. Ogni movimento sembra essere rallentato alla moviola. Non bisogna mai aver fretta, e assolutamente è vietato ogni tipo di ritardo. E’ complicato lo so, ma una vera signora non si affanna mai.

E allora… grazie ancora ragazze e Buona fortuna!

 

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Gen 25, 2018 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

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Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Due amiche come tante

Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Due amiche come tante: Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

 

1454708835-5-cocktails-non-alcoolises-sex-and-the-city-cocktails-tplmoms-e1417178914192La vita non sempre corrisponde alle tue fantasie, per questo hai bisogno di amicizie vere per affrontare il tutto!

da Sex and The City

Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Due amiche come tante:

Una un po’ insicura, l’altra tanto in gamba… Piccolo racconto semiserio alla scoperta dell’anima femminile, anche quella più nera e perfida.

Spunto: chiacchiericcio, riviste, rete.

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Laura ed io ci conosciamo dalle scuole elementari,

ed è da allora che siamo inseparabili. Mi ha insegnato tutto su come comportarmi, sia in pubblico, sia in privato.

Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Mi ha insegnato a farmi la ceretta e a pronunciare il mio nome senza ansie e timori. Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Devo ringraziare lei se sono cassiera, con funzioni anche di riordino in un grosso supermarket cittadino. Non ci sarei mai riuscita se fossi stata sempre la piccola provinciale baffuta e balbettante che ero. Mi ha insegnato a farmi la ceretta e a pronunciare il mio nome senza ansie e timori.

Grazie a lei so tutto sulle storie d’amore, cose che non avrei mai scoperto se avessi dovuto sperimentarle di persona. Quando sono stata corteggiata, lei si è sempre accorta che il mio pretendente non era adatto a me. In alcuni casi si è offerta di provarlo al posto mio, poi nei dettagli mi ha descritto tutte le prestazioni.

Proprio una cara Amica. Per questo sono contenta che ora lavori con me.

Ogni mattina passa e mi dà consigli.

“Con gli occhiali saresti più carina”

Ogni mattina passa e mi dà consigli. Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Ogni mattina passa e mi dà consigli. Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

 Io puntualmente eseguo.

Allora lei mi rende interprete principale del suo delizioso scherzetto.

“Tesoro con quegli occhiali sembri un panda con il pelo in fiamme”.

“E perché ho i capelli rossi Risata generale.

Spesso mi dà preziosi consigli. Un paio di giorni fa.

“Cara porti abiti troppo larghi” “Capelli troppo rossi” “Hai un bel corpicino indossa cosine aderenti”.

Il giorno seguente mi presento con un abitino stretch nero e damascato sul petto. La mia quarta di reggiseno esplodeva in tutto il suo splendore. Ho infilato anche una panciera.

Il giorno seguente mi presento con un abitino stretch nero Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Il giorno seguente mi presento con un abitino stretch nero Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Ero come in apnea, ma dovevo resistere. Il capo mi ha chiesto del mio strano colore, stavo diventando lilla.

Poi… ho perso i sensi.

Appena ripresa… la mia cara Amica era lì.

“Mia Cara il corpo deve poter respirare” sollevando le braccia “tutto deve essere in armonia con il mondo”.

Subito corro in bagno e tolgo reggiseno e panciera. Per tutto il pomeriggio il mio bel corpicino tracimava dall’abito stretch.

Da allora ho cominciato a provare vari out-fit. Gonne lunghe, pencil skirt, pantaloni, abiti. Spendendo in marchi in e optando per stili differenti fra loro.

Laura ha detto

“troppo tozza, troppo raffinata, troppo grassa, troppo magra, troppo epistemica o troppo strobica.

Le ultime due proprio non le ho capite!

Per compiacerla ho infilato nel cassetto la mia bandiera pacifista.

“Sei una smidollata, devi essere più aggressiva, grinta ci vuole ragazza”.

L’indomani mi presento in tailleur da donna in carriera. Decisa vado dal capo.

Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

L’indomani mi presento in tailleur da donna in carriera Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

“Lei non può trattarmi cosi!” Così come mi risponde.

Riporto il mio tailleur alla cassa. Sarebbe troppo complicato ricordargli la scenata che mi aveva fatto due settimane fa.

Subito Lei

“La solita rinunciataria”

Non mi arrendo, la giornata seguente sempre vestita da donna in carriera, appena arrivata, mi fiondo in bagno e provo e riprovo allo specchio per esercitarmi.

Alla prima occasione me la sono presa con Genny una mia collega. Lei si è messa a piangere.

La cara Amica.

“Il tempo delle donne aggressive è finito”! Occorre essere dolci e riconciliarsi con il proprio Io femminile.

“Dove è finita la deliziosa ragazza che conoscevo?”

Le ho risposto “Non so proverò a cercarla”.

A casa cerca che ti cerca ho trovato un’altra me.

Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Subito è corsa a sistemarsi: potenza della suggestione Mi critica… ma lo fa per il mio bene…

Stamattina al lavoro, appena lei si avvicina.

“Cara ti sta colando giù il trucco”.

Subito è corsa a sistemarsi: potenza della suggestione! Ha già funzionato per ben otto volte.

Il Capo mi ha chiesto, perché Laura è sempre in bagno. Non lo so ho risposto, aggiungendo che si dice Toilette.

Poi… ho tolto dal cassetto la mia bandierina pacifista. Noi smidollate pacifiste alle volte abbiamo risorse insospettabili…

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Mag 9, 2017 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

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MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

Tra guerra e femminilità

MODA IN PILLOLE il novecento... GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

Edith-Head-01Un abito dovrebbe essere stretto abbastanza per mostrare che sei una donna e sufficientemente morbido da provare che sei una signora.

Edith Head

 

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

Democraticizzazione della Moda

Sono anni difficili e duri. L’Europa è sconvolta dalla guerra vive tra terrore e povertà.

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MODA IN PILLOLE il novecento... GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento... GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

Le celebrities, artisti e intellettuali abbandonano Parigi. La nuova isola felice si sposta oltreoceano, New York diventa la città di riferimento per il glamour. Le donne hanno raggiunto l’indipendenza economica, lavorano negli uffici e nei centri di assistenza indossando le uniformi, diventano crocerossine o si arruolano.

Tutto quello che è lusso o sovraesposizione è out. Mancano le materie prime principali. Le stoffe sono introvabili come i cosmetici, anche il cibo è razionato. Moltissime sartorie sono costrette a chiudere.

Vogue, conia il detto “MAKE DO AND MEND” ossia arrangiarsi e rattoppare.

I materiali sono di recupero, si distinguono le abilità manuali delle donne per creare nuovi capi. Le uniformi e i cappotti maschili sono riutilizzati creando giacche e soprabiti. Le borse sono ampie, comode e a tracolla. Le zeppe sono di legno o sughero. I capelli si portano annodati in turbanti o fazzoletti. L’unico tocco frivolo e civettuolo per la donna: i cappelli. Originali e personalizzati. Tulle, scarti di tessuto e anche carta da giornale sono i materiali usati per realizzarli.

Severi tailleur e cappotti pesanti vestono le donne europee. Si utilizza per crearli la lana e il tweed. Le calze sono di difficile reperibilità. Una riga sul retro gamba le sostituisce in molti casi. Questa severità è contrastata da rossetti rosso fuoco e cappellini frou frou. Pratici diventano i mantelli con cappuccio, capi in jersey o impermeabili.

Dall’altra parte dell’oceano, il pret-à porter (ready to wear) predomina sull’Haute Couture. Una produzione industriale e di serie, più adatta a soddisfare una società democratica e in continua evoluzione.

Il cinema a Hollywood, è la valvola di sfogo per uscire dalla durezza della vita. Ne fruisce sia il popolo come i soldati, per poter e voler credere in un futuro migliore. È creato un immaginario delizioso e abitato da dive sensualissime.

Le celebrità sono sexy pin-up Betty Grable, Veronica Lake, Ingrid Bergmann, Lana Turner, Rita Hayworth, Ava Gardner, dalle forme sinuose e ammalianti.

In Italia fiorisce una bellezza femminile pura e genuina. Mentre il cinema è caratterizzato dal neorealismo, la donna esprime una semplicità vera e naturale. Mostra con disinvoltura le sue tipiche forme sinuose e mediterranee.  Mora, pelle olivastra, labbra carnose, è irresistibile. Veste ampie gonne a pieghe e camicette di seta, sensuali abiti stampati dai colori vivaci, lunghi fin sotto il ginocchio; di sera porta eleganti guanti e pellicce.

MODA IN PILLOLE il novecento... GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

Tra le attrici rappresentative, Anna Magnani ripresa da Rossellini o Silvana Mangano in Riso Amaro di Giuseppe De Santis.

Nella Francia post-bellica, risorge l’haute couture, grazie al celebre Théatre de le mode, evento itinerante inaugurato nel ’45, mirato a un totale rilancio dell’alta moda a livello internazionale. Duecento bambole-manichini realizzate in fil di ferro vestite dagli abiti dei sarti parigini, Patou, Schiaparelli, Vionnet, Fath, Lelong, Balenciaga, Lelong, ne proclamano il successo a ogni tappa: Londra, Barcellona, Stoccolma, San Francisco, New York.

MODA IN PILLOLE il novecento... GLI ANNI 40

MODA IN PILLOLE il novecento… GLI ANNI 40

E nel ’47, la svolta con Christian Dior: rinasce la silhouette a clessidra del 1800, in un mood vivo e sofisticato.
La direttrice di Harper’s Bazaar, Carmel Snow, lo definì’New Look’. Fu un nuovo inizio.

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 50 del primo Novecento.

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MODA IN PILLOLE  Il Novecento… Gli anni 40

MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 30

 

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Mar 16, 2017 - News Vanity    Commenti disabilitati su MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

 

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MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

 

Oriana_Fallaci_2Molte donne si chiedono: metter al mondo un figlio, perché? Perché abbia fame, perché abbia freddo, perché venga tradito ed offeso, perché muoia ammazzato alla guerra o da una malattia? E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato, che la fedeltà e il rispetto gli siano amici, che viva a lungo per tentar di cancellare le malattie e la guerra.

Oriana Fallaci

MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

 

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Lettera blob piccoli problemi costellano le nostre giornate. Incidenti domestici, piccoli ritardi o scaramucce familiari. Trascurabili se presi singolarmente insopportabili tutti insieme. Le nostre esistenze spesso sono un continuo percorso ad ostacoli. Come sopravvivere in questa giungla… pazienza e ironia. Doti che non mancano a nessuna di noi.

 

 

 

MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

Ore19.00

Una volta fatta la spesa e arrivate sotto casa esiste l’implacabile “legge del supermercato” che testualmente recita: “Se torni a casa direttamente dal lavoro, il parcheggio è lì bello pronto ad aspettarti, se arrivi dal supermercato carica di borse…

 

ASSOLUTAMENTE NO!!!”

MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

 

Inizio allora il giro per il quartiere alla ricerca di un parcheggio, dopo una ventina di minuti d’inutile girovagare… la rabbia aumenta. Decido allora di parcheggiare in doppia fila proprio sotto casa; tempo di scaricare e poi ripartire.

Scendo velocemente rischiando di cadere. Citofono speranzosa di un piccolo aiuto dai figli, nessuna risposta. Uffa e ancora uffa, quando servono, si volatilizzano. Mi carico tutto e inizio la salita verso casa. Come sempre quando ho fretta e oltretutto sono agitata, mi vede la vicina chiacchierona del piano di sopra. Ovviamente, nonostante veda la mia difficoltà non manca di aggiornarmi sulla situazione del palazzo.

Stanca, sudata, ma totalmente informata, arrivo finalmente a casa. Poso il tutto, mi levo solo un attimo le scarpe, (donne e tacchi un binomio indissolubile) e subito suona il citofono. Rimetto le scarpe e corro in portineria. Un inquilino del palazzo è medico, deve andare al lavoro; la mia macchina glielo impedisce. Sono giustamente rimproverata, anche se nervosa, mi prostro in umili scuse. Guarda che fortuna c’è un posto libero. Subito mi fiondo a parcheggiare.

Finalmente a casa, sistemo la spesa mentre i pargoli rientrano, lui dal calcetto, lei dallo shopping con le amiche; ovviamente super affamati. Mi prendo tempo con calma preparo la cena, (marito fuori per lavoro) non c’è fretta, i figli più volte mi chiedono “Mamy quando si mangia”. Una volta cenato, lavo i piatti e penso adesso faccio un bel bagno rilassante, mi sembra di meritarmelo o no.

Un occhio cade casualmente sul calendario. Ecco perché ho trovato parcheggio! Oggi è il giorno di pulizia della strada. Niente marito, tocca a me rimetto le scarpe e ridiscendo a cercare un nuovo parcheggio.

Ore20.00

MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

Rientro esausta, vogliosa se non di un bagno almeno di una rilassante doccia. M’insapono, inizio a lavarmi la testa e un getto di acqua bollente quasi mi ustiona il capo. Ovviamente uno dei figli ha iniziato a far scorrere l’acqua fredda in cucina. In casa nostra, ma penso valga per molte, è la cosiddetta legge della doccia che semplicemente recita “Se ti stai lavando la testa, nell’esatto momento in cui ti sciacqui con il doccino, qualcuno aprirà l’acqua fredda in cucina e ti ustionerai irrimediabilmente il cuoio cappelluto”. Dopo innumerevoli getti rischio ustione, sconsolata sono arrivata alla conclusione che per potermi lavare la testa io debba essere sola in casa. Penso che mi capiate, dicendo che è un’ipotesi quasi irrealizzabile. Così mi prendo anch’io ogni tanto una piccola rivincita sui figli. Quando l’esasperazione è al top, appena uno dei due si reca in bagno, la perfida corre in cucina e apre alternativamente acqua calda e fredda con conseguenze facilmente intuibili. Non sarebbe più semplice possedere nelle case maggiore possibilità di acqua calda.

Riprendo il racconto della giornata, dopo l’excursus sull’acqua.

 

Ore20.30

Nervosa mi asciugo i capelli e finalmente indosso camicia da notte e vestaglia, pronta all’appuntamento con la lavatrice. Come scritto prima per prevenire sbalzi di tensione ho lavato a mano tutti i piatti.

Povera illusa!

Le tante apparecchiature elettriche sparse per la casa sopportano a fatica il potenziale da 3 kW che il contatore mette a disposizione per l’utenza domestica.

Paf… salta la corrente.

Niente marito, figli che sbraitano hanno perso i loro importantissimi contatti social!

Tocca a me!

Avessi la fortuna di avere il contatore in cucina tutto sarebbe risolto in pochi attimi. Purtroppo il mio sta in cantina. Inizia allora la ricerca frenetica della chiave, ovviamente il marito la nasconde nei luoghi più improbabili. Finalmente la trovo. La cantina, questa sconosciuta, sono anni che mio marito dice che la deve pulire, ma ormai è diventata una terra di nessuno. Per non sporcarmi sono costretta a ricambiarmi, tuta, scarpe e golf mi permetteranno il mio piccolo safari. Prima di scendere, armata di pila e telefonino raduno i figli davanti ad una candela e scendo nell’oscurità. Dopo vari tentativi di comunicazione con loro, si va bene, no è andata via, risolvo il problema.

 

Ore21.00

MA CHE GIORNATA PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P. 2

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Mi rilavo velocemente, rindosso camicia e vestaglia. Ricevo la telefonata del coniuge, mi chiede se tutto va bene. Il primo istinto è di riattaccare o insultarlo, ma da brava mogliettina ingoio e dico tutto è a posto.

Un po’ di tv con i pargoli che ovviamente litigano su cosa vedere. Sono talmente esausta li lascio fare. Mi accuccio in poltrona in compagnia di un buon libro e penso finalmente pace e tranquillità.

Ore23.00

Stanca saluto i ragazzi che vanno in camera. Poi dopo aver riassettato divano e poltrona a nanna.

 

Ore05.30

Ultimamente sono nervosa, dormo poco. Il solito dilemma, prendo le gocce per riaddormentarmi o inizio giornata. Le gocce fanno effetto dopo una quarantina di minuti, riuscirei a dormire mezz’ora o poco più. Inizio allora giornata, metto la vestaglia e vado in cucina. Preparo il caffè, spargendo un po’ di polvere sul lavello. Così vedo alcune formiche che scorrazzano indisturbate, subito mi armo d’insetticida, data l’ora per ben due volte, la spruzzo al contrario. Che odoraccio! Vado in camera lasciando aperte le finestre della cucina e lì mi riaddormento. Sono svegliata dai figli affamati, mi dicono la moka ha straripato, c’è puzza di bruciato e odore d’insetticida.

 

Ore07.00

MA CHE GIORNATA–PILLOLE DI VITA QUOTIDIANA P.2

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Sorrido, mi alzo… sono pronta per iniziare un’altra nuova magnifica giornata.

 

Post creato grazie alle amiche con spunto da Rivista femminile

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Feb 10, 2017 - Fashion Vanity    1 Comment

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

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MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

 

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

In tempi difficili, la moda è sempre scandalosa.elsa_schiaparelli_mini_top_hat

Elsa Schiaparelli

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Lettera blob la fabbrica dei sogni

belle631

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Due stili particolari si contrappongono: Coco Chanel ed Elsa Schiapparelli.

Semplicità sartoriale abbinata al mondo classico orientale per Coco..

Elsa in contrapposizione propone una donna totalmente nuova con straripante dose di anticonformismo e all’insegna di una sfrenata creatività.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Coco abbandona lo stile austero e severo che la caratterizza per tutti gli anni 20. Pone l’accento su una semplicità sartoriale arricchita da gioielli sia veri sia falsi e trae la sua ispirazione classica dallo stile medioevale, bizantino e indiano.

Schiap, com’era soprannominata, per la precisione l’incorreggibile Schiap…

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

crea una moda raffinata e stravagante, sempre in bilico tra moda e arte, con una ventata Surrealista.

Collabora con Jean Cocteau e Salvador Dalì. Dall’artista catalano trae lo spunto per uno dei capi che la fanno conoscere in tutto il globo, il famosissimo tailleur dalle labbra Patchwork.

Conosciutissimo è anche il tailleur con le tasche a cassetti sporgenti o il celebre abito con aragosta indossato da Wallis Simpson o con gli strappi.

Da non dimenticare dell’incorreggibile Schiap, la mantella in Rhodophone trasparente, tutti gli effetti trompe-d’oeil e i suoi accessori stravaganti.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Dal cappello a scarpa rossa, i bottoni a forma di trapezisti, cavalli, liquerizie, farfalle, i guanti con le unghie dorate, le cerniere di plastica colorata, le borse di velluto nero a forma di telefono, fino al suo rosa shocking, sono solo alcune delle più bizzarre creazioni.
Dedicate a donne forti, ironiche ed estroverse, pronte a giocare con la propria femminilità.

La depressione economica che contraddistingue quegli anni porta la moda ad affiancare al tessuto quello naturale sintetico.

Come il Pvc, il Rayon, il Lastex, la viscosa, il lanital e il nylon, tessuti con costo minore, che però si adattano perfettamente all’esigenza della società di quegli anni.

Desiderosa di fare sport, amante dell’abbronzatura e che frequenta saloni di bellezza, ma al contempo desiderosa di una comodità giornaliera nel vestire.

In Francia un’altra stilista si affaccia di prepotenza nel mondo della sartoria.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Madleine Vionnet, che rivoluziona l’abito attraverso l’applicazione di una geometria sartoriale di chiara ispirazione classica: l’uso costante di diagonali, quadrati, rettangoli, spirali e produce creazioni impeccabili, focalizzate in particolare sulla tecnica dello sbieco, che mirano a un unico ideale di bellezza, armonia e perfezione.
Di sua invenzione anche il Copyright, che identifica solo le opere originali grazie all’etichetta firmata e cucita su ogni capo.

Anche l’America più della stessa Europa, vive anni di grande sofferenza economica. La crisi di Wall Street è appena passata, lasciando nella nazione una diseguaglianza sociale molto appariscente. La ricchezza è concentrata nelle mani di poche persone, le illusioni e le speranze del resto della popolazione in particolare quella femminile è incarnata da uno strumento di comunicazione straordinario: il cinema.
Hollywood privilegia un’ideale femminile tenace, indipendente, dotato di fascino e glamour, pronto a sfoggiare armi di seduzione fatali, in totale contrasto al ruolo tradizionalista e materno della donna europea, chiusa nei regimi dittatoriali nazifascisti.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 30

Le dive americane come Gloria Swanson, Marlene Dietrich, Greta Garbo, Joan Crawford, incarnano bellezze diverse e stili di vita da sogno. Jean Harlow, irresistibile musa dal capello biondo platino, seduce con celestiali abiti da sera in raso e satin, Katharine Hepburn veste la modernità attraverso cardigan, maglioni oversize, pantaloni in lino.

La Dietrich, la femme fatale per eccellenza, predilige abiti dal taglio maschile ma molto sensuali: tailleur strizzati in vita, gioielli vistosi, colli di volpe sulle spalle, capelli ondulati e labbra rosso fuoco. Gli abiti da sera rivelano un mood dal sapore romantico: lunghi e sofisticati, dalla vita ben segnata e fianchi drappeggiati, hanno la schiena nuda, adornata da una pioggia di fili di perle e stole in volpe, chiffon o velluto. A prova di sensualità.

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 40 del primo Novecento.

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MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 30

MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 20

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Giu 29, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

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90b151cbc3b15fbb895f66657e7a2063Almeno una volta nella vita, ogni uomo ha il diritto d’innamorarsi follemente di una splendida rossa.

Lucille Ball

 

 

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU

Il giusto taglio migliora l’autostima e la qualità della nostra vita.

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Lettera blob tutte noi femmine sappiamo l’importanza che possono avere i nostri capelli nell’antica arte della seduzione. Quanti maschi sono caduti ai piedi delle donne per uno scuotimento di capelli eseguito al momento opportuno, oppure per una mano che li accarezza con classe ed eleganza e naturale nonchalance.

Potrei indicare tanti altri tipici atteggiamenti, ma penso che li conosciate tutte.

Oggi invece vorrei in questo post, care Amiche parlarvi di quanto un taglio di capelli giusto può migliorare la nostra autostima.

 

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU

Il giusto taglio migliora l’autostima e la qualità della nostra vita.

 

Esaminiamone alcuni aspetti:

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU'

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

♥♥♥ È tipico di noi il morale è a terra per vari motivi. Telefoniamo e prenotiamo una seduta dalla nostra Hair-Stylist. Alla fine non tutto sarà passato, ma ci sentiremo più soddisfatte di noi stesse e pronte di nuovo a combattere le avversità della vita. Un buon massaggio, un colore nuovo, magari più brillante del solito, una piccola spuntatina, le classiche due dita e ritroveremo il nostro naturale buon umore.

♥♥♥ Un taglio giusto e diventiamo più belle. Se fatto perfettamente a nostra misura, mette subito in risalto i lineamenti del nostro viso e la nostra autenticità. Se siamo notate non per il taglio, ma per una luce diversa che emaniamo… complimenti vivissimi al parrucchiere.

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU'

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

♥♥♥ Una nuova versione di noi stesse è quella che cerchiamo, prima che all’abbigliamento, una passata dalla parrucchiera. Un nuovo taglio o colore e il passo principale è stato fatto.

♥♥♥ Tacco 12, un must, un abito griffato ancora meglio, ma vuoi mettere una chioma fluente sana e brillante. Quella è la prima cosa che la gente nota di noi. Con una testa ordinata ci sentiamo anche più sicure.

♥♥♥ Quante volte lo abbiamo fatto stanche e annoiate? Cosa si fa! Davanti allo specchio a provare e riprovare nuove acconciature e il mondo ci sembra più bello e divertente.

♥♥♥ I capelli dimostrano la nostra personalità: la chioma è riccia, siamo ragazze tutto pepe. Siamo more, le nostre armi di seduzione mistero e sensualità. Vogliamo farci rosse siamo solari e allegre.

♥♥♥ Giochiamo con le onde dei nostri capelli, appariremo sexy anche in jeans e t-shirt.

♥♥♥ I capelli possono nascondere anche i nostri piccoli difettucci. Un esempio, la frangia che copre i brufoli sulla fronte.

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU'

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU’

♥♥♥ Energia e capelli, il nesso c’è eccome!

Se li amiamo lunghi, siamo come Sansone, tagliarli ci provoca una perdita nelle nostre batterie vitali. Ci piacciono corti, più li tagliamo più ci sentiamo forti. In un caso o nell’altro sono il motore, la nostra carica.

♥♥♥ Capelli scossi che si muovono nel vento, una delle più belle sensazioni che abbiamo mai provato, non siete d’accordo.

♥♥♥♥♥ Amiamo i nostri capelli, cambiamo ogni tanto taglio o colore, ci sentiremo più belle e desiderate.

 

CON IL GIUSTO TAGLIO DI CAPELLI TI PIACI DI PIU

Il giusto taglio migliora l’autostima e la qualità della nostra vita.

 

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P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

 

 

 

 

Mag 19, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Pagina Prova b BENESSERE E SALUTE

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Fifty-Shades-of-Grey-Stars-Havent-Signed-on-for-EL-James-Next-Grey-2“Mi guardo allo specchio, arrabbiata e delusa. Al diavolo i miei capelli, che non vogliono saperne di stare a posto.”

E. L. James

 

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Un forte legame unisce la psiche e la nostra chioma. Proviamo a interpretarlo. In alcuni casi resteremo forse un po’ sorprese.
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Lettera blob esaminiamo diverse tipologie di capelli sia per taglio, lunghezza o colore.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

♥♥ Cambi spesso pettinatura o colore?

Forse sei ancora alla ricerca di una tua precisa identità. Non pensare ciò sia male, tutt’altro. Hai voglia di sperimentare, conoscere, dare di te un’immagine sempre diversa. Sei allegra, aperta, socievole. I tuoi capelli esprimono il tuo umore del momento, come fai con una gonna o un abito.

 

♥♥ Sei sempre pettinata allo stesso modo?

Siamo di fronte a due possibili interpretazioni.

Sai chi sei, Il tuo taglio sempre uguale con lo stesso colore, esprime le tue sicurezze, il tuo equilibrio. Per ora non intendi cambiare.

Porti sempre la stessa pettinatura, forse hai paura di osare. Punti sempre allo stesso look per sentirti più sicura.

In quale delle due ti riconosci?

 

Ora prima di esaminare altri tagli o pettinature, proviamo a vedere il significato del colore nei capelli.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

 

Le bionde: Dominano il mondo del cinema, almeno così è quello che tutti immaginano. Se scegli il biondo, ti senti un po’ diva, volubile e sexy. Se giochi con l’idea di superficialità che questo colore crea, sei anche una donna molto intelligente.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Le more: Sei una donna che preferisce essere presa sul serio. Vuoi mostrare il tuo Io più autentico, ma anche la tua profondità e passionalità. Le more sono prese come un po’ algide. In realtà, parlo in prima persona siamo dolcissime, ma preferiamo proteggere il nostro lato intimo.

 

Le castane: L’equilibrio è la vostra sintesi, non estrose come le bionde, né misteriose come le more. Se scegli il castano, esprimi il tuo fascino con discrezione, svelandoti piano piano.

 

Le rosse: colore associato al fuoco, facile pensare alla passionalità. Se sei rossa naturale, puoi avere un carattere spontaneo e dolce. Se ti tingi di rosso, vuoi farti notare. La testa è la prima cosa che la gente nota di noi. Esprimi anche un carattere allegro e solare.  Il rosso specie nei secoli scorsi ha sempre avuto richiami… con la magia.

 

Avendo le idee un po’ più chiare sul colore, riesaminiamo altre pettinature.

 

♥♥ Porti la frangia?

Tutte da bimbe hanno portato la frangia. Averla da adulta vuol dire che ti piace giocare con il tuo lato infantile. Esprimi anche una buona dose di civetteria. In alcuni casi è necessaria per nascondere piccoli difetti del viso.

 

♥♥ Capelli corti?

Ami la praticità. I capelli corti mostrano un carattere grintoso e vivace. Un facile accostamento a una personalità che mette in risalto il proprio lato maschile.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Ami la disciplina e l’ordine. Ti piace apparire curata soprattutto nei dettagli, specie se leghi i capelli con code, chignon, o trecce classiche. Se l’acconciatura è elaborata, sei ricercata nel look e ami l’eleganza.

Siccome è il caso mio, concordo con tutto, tranne l’ordine e la disciplina. Sono una disorganizzata cronica!!!

 

♥♥ Capelli sciolti?

Prediligi un taglio lungo e scalato, o comunque voluminoso. Sei una persona libera e spontanea. Adori essere osservata, sei estroversa. Non disdegni spesso a lasciarti andare ai piaceri della vita. Non ami il controllo su te stessa, sia da parte tua, sia dagli altri.

 

Finita questa indagine semiseria, almeno io così la intendo, la morale è sempre la stessa.

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

Più che il taglio o il colore, cerchiamo di sorridere, di star bene con noi stesse, di essere radiose. Appariremo sempre belle e affascinanti a tutti.

 

CHE DONNA SEI. CHIEDILO AI TUOI CAPELLI

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Mag 11, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su TUTTE IN CODA

TUTTE IN CODA

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TUTTE IN CODA

TUTTE IN CODA

 

Paris_Hilton_3_CropVestiti bene dovunque tu vada, la vita è troppo corta per passare inosservati.

Paris Hilton

 

 

 

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TUTTE IN CODA

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A ognuna la sua coda. Idee su come realizzarla. Semplice, raffinata, da star per non passare inosservata.

 

Lettera blob raccogliere i capelli, tutte lo facciamo, sia per comodità, sia per essere trendy e sofisticate. La coda di cavallo una delle acconciature che le donne preferiscono. È l’acconciatura ideale per sfoggiare ogni giorno con look e stili diversi.

 

TUTTE IN CODA

 

TUTTE IN CODA

TUTTE IN CODA

 

 

Coda di cavallo bassa

Legate i capelli facendo una riga laterale o centrale. Raccoglieteli aiutandovi con delle forcine. Se siete ricce, utilizzate anche il gel.

 

Dettagli eleganti nella coda

Avete in programma una cena o una serata elegante col partner. Per stupirlo e stupire arricchite la vostra coda con fermagli di strass e perline.

 

Coda a palloncino

Alternative o old style, questa dovrebbe essere la vostra coda. Legate i capelli con dei piccoli elastici suddividete la coda. Ciascuna sezione creata va cotonata e gonfiata, ricordatevi per un effetto glamour di estrarre alcuni capelli portandoli verso l’esterno.

 

Ciuffi sul viso

Adatta per serate chic, ma facile da fare. Create la vostra coda, estraetene i ciuffi. Lisciateli per bene e lasciateli cadere morbidi ai lati del viso.

 

Ciuffo cotonato

Siete donne che amate lo stile retrò. Quest’acconciatura è perfetta. Fate la coda, cotonate il ciuffo utilizzando la lacca, sistemate il tutto con delle forcine.

 

Tutte in coda

Anche le celebrities amano la coda. Ecco alcune acconciature, viste sulle passerelle o sui red carpet.

 

♥♥ French Pony Tail (Coda francese cucita)

TUTTE IN CODA

TUTTE IN CODA

Cucita proprio con ago e filo, ad altezza intermedia, così non servono gli elastici. Da usare filo in oro o argento, o della stessa tonalità dei capelli.

Il tocco in più: in coincidenza della riga laterale, creare una piccola treccia che continua sulla coda stessa, arricchita da preziosi ornamenti.

 

 

 

 

 

 

♥♥ Rock Pony Tail

TUTTE IN CODA

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Vi ricordate Barbarella. Una coda tutta grinta in stile amazzone alta al centro della testa. Inserite capelli posticci colorati a contrasto.

Il tocco in più: create dei contrasti cromatici tipo chiaro/scuro, biondo/rocco oppure caldo/ freddo.

 

 

 

 

 

 

♥♥ Posh Pony Tail

TUTTE IN CODA

TUTTE IN CODA

Una coda bonbot d’ispirazione anni Sessanta, con i suoi volumi sulla testa e la texture ben corposa. Elegante e ricercata. Ideale per serate speciali e romantiche.

Il tocco in più: la coda bassa è bloccata in tanti piccoli blocchi simmetrici, lungo tutto il suo perimetro.

 

 

 

E allora … tutte in coda.

 

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Mar 31, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su È ora di mettere in mostra LE SPALLE

È ora di mettere in mostra LE SPALLE

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Sophie-Kinsella-CBlake-Littlec22“Victoria Albert Museum”. Quando arrivo alla sala che ospita la storia della moda, divento rigorosa e scientifica. Passo più tempo lì che in ogni altra sala. Ma poi vestiti e scarpe finiscono e ricominciano le statue e tutte quelle cianfrusaglie nelle bacheche.

Sophie Kinsella, I love shopping

 

 

È ora di mettere in mostra LE SPALLE

È ora di mettere in mostra LE SPALLE

 

 

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È ora di mettere in mostra LE SPALLE

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La moda ci strizza l’occhio con abiti scollati e top.

È ora di mettere in mostra LE SPALLEPrima di scoprirci conquistiamo una pelle liscissima e luminosa. Ecco alcuni piccoli consigli.

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a parola d’ordine per la nuova stagione? Fuori le spalle! Con abiti scollati, bustier e top tenuti su da spalline sottili o stringhe che si incrociano sulla schiena. Perchè come sanno bene le star (clicca sull’immagine a destra qui sotto, per vedere i loro consigli), questa è una zona del corpo molto sensuale. A patto che la pelle sia perfetta.

 

È ora di mettere in mostra LE SPALLEVIA LE IMPURITA’ CON SCRUB E TONICO

Questa parte del corpo è spesso “preda” di qualche brufoletto. Per eliminarlo, detergi schiena e spalle con un prodotto specifico per pelli impure. Una volta alla settimana fai uno scrub e massaggia il prodotto con una fascia in microfibra, quindi sciacqua con acqua tiepida. E, dopo la doccia, tampona una lozione tonica: meglio se analcolica , perchè irrita la cute.

 

È ora di mettere in mostra LE SPALLEIDRATA LA PELLE OGNI GIORNO

Tieni presente che la parte più alta della schiena e le spalle sono le zone più secche. Per rendere la pelle vellutata, idratala ogni giorno con una crema ricca e, una volta alla settimana, fai una maschera purificante. È ottimo il fango termale, lascialo in posa per 20 minuti, poi sciacqualo. Vedrai che la cute apparirà subito più liscia e luminosa.

 

PICCOLI CONSIGLI PER ESSERE  PIU’ FEMMINILE

Per valorizzare le spalle scegli l’acconciatura giusta: ok al raccolto, come la coda o lo chignon, che slancia la figura. Oppure ai tagli medi con tante onde o boccoli morbidi. Sono sempre sexy anche i capelli lunghi, purchè siano molto vaporosi e voluminosi. E se indossi un vestito scollata, non dimenticare di mettere qualche goccia di profumo anche in questa zona e sul collo.

 

È ora di mettere in mostra LE SPALLE

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