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Ott 14, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su A SCUOLA DI PULIZIE AUTUNNALI DALLE AMICHE

A SCUOLA DI PULIZIE AUTUNNALI DALLE AMICHE

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A SCUOLA DI PULIZIE AUTUNNALI DALLE AMICHE

A SCUOLA DI PULIZIE AUTUNNALI DALLE AMICHE

 

Zsa_Zsa_Gabor_-_1959Sono bravissima a tenere la casa. Ogni volta che divorzio, tengo la casa.

Zsa Zsa Gabor

 

 

A SCUOLA DI PULIZIE AUTUNNALI DALLE AMICHE

Pulizie autunnali; un incubo per la maggior parte delle donne, fonte di stress e

ansia. Come affrontarle senza rovinarci le giornate; il segreto, organizzazione.

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Lettera blob sono un bel problema non c’è che dire, il cambio di stagione ci costringe a un riordino della casa sia dal lato della pulizia sia per il ricambio del guardaroba.

 

Prima di iniziare a stressarmi e innervosirmi, ho chiesto consiglio a due amiche innamorate della casa e dei lavori domestici. In poche parole due mosche bianche nell’universo femminile.

Ecco quanto ne è uscito.

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Superare lo stress e l’ansia è possibile, basta un po’ di organizzazione, queste sono state le loro prime indicazioni.

Io da brava allieva inizio a prendere appunti.

Primo step: Cambio di stagione

Subito ero già fuori regola:

gli indumenti che più non usi buttali o fanne un bel pacco e portalo a qualche struttura per l’accoglienza.

Io che possiedo ancora gonne e vestiti del secolo scorso!

Primi rimproveri, ma da brava casalinga continua ad annotare.

Vestiti Autunnali:

prima lavarli, potrebbero avere un cattivo odore essendo stati riposti per molti mesi in scatole o contenitori specifici.

Vestiti estivi:

utilizziamo corrette scatole, poniamole se possibile sotto il letto o all’interno di un mobile contenitore.

Diventavo sempre più piccola ai loro occhi, raccontando la mia superficialità nel fare raramente e male questi lavori.

La Desperate Housewive però non demorde e continua ad annotare.

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Pulizie d’Autunno Casa

Le prime da pulire sono le tapparelle delle persiane. Spugna, panno in microfibra e… olio di gomito. Se vedete macchie di sporco o incrostazioni (faccio finta di nulla) utilizzate un detergente specifico, o un composto a base di acqua calda, detersivo per piatti e succo di limone.

Una volta terminate le tapparelle delle persiane, le mie insegnanti con tono perentorio

“Passiamo ai Vetri”.

Uno dei miei incubi, non mi vengono mai bene. Ansiosa di carpire il segreto, sono lì tutt’orecchi, in attesa che indichino la retta via a una peccatrice domestica come me. Resto sconcertata, prodotto per vetri specifico per rendere le superfici brillanti e specchiabili.

MA IO…

In un attimo mi ritrovo con grembiule (datomi gentilmente per non sporcarmi la gonna), prodotto specifico a pulire tutti i vetri della padrona di casa. Ho potuto togliermi il grembiule e risistemarmi al meglio, solo quando hanno considerato il lavoro passabile. Loro testuali parole.

Sudata e accaldata, si continua.

 Pulizia materasso:

in genere tante trascurano quest’operazione, (non apro bocca, non vorrei trovarmi nella situazione di prima). Se non controllati, i materassi possono macchiarsi e sporcarsi. Uno spray apposito per questo tessuto (chi l’ha mai visto) e strofinare con energia con una spugna nelle zone più sporche. Prima di rimetterli a posto appoggiarli alla parete in modo che prendano aria.

A SCUOLA DI PULIZIE AUTUNNALI DALLE AMICHETappeti:

questi ogni tanto li faccio, allora parola all’esperta Con tono impostato da grande attrice “Prodotti specifici secondo il tessuto, se ha macchie difficili da togliere. In assenza basta spolverarli con spazzola e aspirapolvere

Mi guardano compiaciute e sorprese. Mi sento una vera casalinga, ma il mio ego è subito messo in discussione.

Pulizia termosifoni:

eccomi ricaduta allo stato di apprendista!

Sgrassare e pulirli fra le fessure dove si annida la maggior parte della sporcizia.

Domando, “Che cosa devo usare”?

Fulminata all’istante.

Mi spiegano con supponenza, uno spazzolino rigido e allungato per tutte le fessure per stanare lo sporco più ostinato. Niente prodotti abrasivi per togliere i residui, con tono perentorio, guardandomi negli occhi “Panno Morbido”.

 “Mo’ me lo segno” rispondo.

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Siamo alla fine, raccolgo gli appunti da brava casalinga e mi congedo con una battuta “ Se vi serve una cameriera, sono a disposizione”.

Il giorno seguente, suonano alla porta, sono loro due con un pacco, lo prendo e lo apro incuriosita.

Cosa c’era?

Un completo da cameriera con tanto di crestina e grembiule. Subito sono stata al gioco, l’ho indossato e fra le nostre risate ho iniziato a pulire casa, sotto il loro sguardo vigile.

Spero con questi piccoli consigli di esservi stata utile, con me hanno funzionato. Ora la casa non ha più segreti, forse è la volta che trovo marito!

P.S. Ho un po’ esagerato nel racconto, non sono così severe, o forse sì?

 

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Ago 31, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

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Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

New York City Ballet Melissa Hayden CREDIT: Courtesy NYCB ArchivesImparare a camminare ti rende libero. Imparare a danzare ti dà la libertà più grande di tutte: esprimere con tutto il tuo essere la persona che sei. Melissa Hayden

Ballo mi diverto dimagrisco

Acquistiamo tonicità e femminilità ballando

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Lettera blob appena tornate dalle vacanze, ci pesiamo. Come sempre la bilancia non perdona!!! Quelle abbuffate in libertà, sono tutte lì in quei rotolini che ci ritroviamo, su addome, pancia e fianchi. Urge un rimedio. Stufe della solita palestra e di esercizi troppo faticosi e ripetitivi.

Che cosa fare? La soluzione è semplice ballare.

La danza è l’ideale per perdere quei chili di troppo; divertendosi e acquistando, cosa che non guasta mai, più femminilità e sensualità. Proviamo allora a esaminar alcuni stili di ballo per rimetterci in forma.

Danza del ventre

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

Questa danza, non richiede movimenti troppo energici, quindi non suderemo particolarmente. I suoi movimenti sensuali però, ci permettono di snellire la pancia, le gambe e i fianchi. Divertendoci piano piano vedremo la nostra pancia appiattirsi, intensificando così la nostra muscolatura addominale. Ideale per chi ha problemi o fastidi a ginocchia o schiena perché non caricherà troppo peso sulle articolazioni.

Latino Americano

È uno dei ritmi più diffusi, ci dà subito una sferzata di energia e divertimento. I suoi intensi movimenti ci permettono di bruciare molte calorie e acquisire gambe e addominali tonici. Ci ritroveremo con un fisico in forma e di ottimo umore, grazie alle lezioni molto divertenti. Se amate il ritmo latino, ma anche l’aerobica preferite lo Zumba, unirete in un colpo solo le vostre passioni.

Tango

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

Chi non si è mai immaginata a ballare questo ballo con un bel macho, magari inguainata in uno di quei vestiti tanto belli, quanto sensuali. Allora, diventiamo tanghere. Acquisiremo una dose maggiore di femminilità e sensualità. I suoi movimenti ci daranno una linea perfetta e tonica. Ideale per quelle, che più a bruciare grassi vogliono scolpire il proprio fisico. Quindi in due parole. Una linea perfetta con una femminilità esplosiva.

Bollywood dance

Una delle nuove tendenze, deriva come dice il nome dal cinema indiano. Femminilità all’estremo, in cui alterniamo sequenze lente ad altre più intense, che ci portano anche a bruciare 500 calorie ora. Movimenti che ci daranno la possibilità di far lavorare meglio la nostra muscolatura. Scolpendoci piano piano fianchi, gambe e braccia.

Hip Pop

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ideale per tonificare gambe e glutei. La maggior parte degli esercizi è svolta, infatti, con le ginocchia piegate, senza sottovalutare l’addome che deve essere sempre attivo e forte per rispondere in maniera adeguata ai movimenti e passi di danza richiesti. Salteremo e gireremo senza tregua per cercare di restare in ritmo con la musica.

 

Ballo mi diverto e dimagriscoRagazze, signore perché allora non ballare?

Io tanti anni fa, ho frequentato corsi di danza jazz e moderna per diversi anni. Sono sincera, non sono mai stata tonica e in forma come in quel periodo.

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Ago 10, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

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MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

 

3029-Duse1“Senza la donna non va niente. Questo l’ha dovuto riconoscere perfino Dio.”

Eleonora Duse

 

 

 

MODA IN PILLOLE

Il Novecento Gli anni 10

Lettera blob ritmi urbani e Oriente. Ovvero Eleganza e Modernità da un lato, tecnologia e innovazione dall’altro.

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MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

Parigi e New York sono le città all’avanguardia e fonte d’ispirazione. La moda non è più solo “Haute”. L’abito è presentato come opera d’arte ed esposto nei principali musei d’avanguardia.

Il Movimento Futurista e dei Fauves, crea questo connubio Moda e Arte.

Se Giacomo Balla detta una nuova veste non borghese, contro moda e anticonvenzionale. Matisse e Derain ispirano abiti inediti attraversati da un vortice di colore. Tessuti variopinti, geometrie e asimmetrie creano un dinamismo moderno a spasso con i tempi.

Paul Poiret (Dio l’abbia in gloria), libera la donna dal corsetto. Realizza nuove creazioni che passano tra atmosfere teatrali e orientaleggianti. Linee morbide e semplici, con colori sfavillanti con un gusto esotico e multietnico da Mille e una Notte.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 10

Sue fonti d’ispirazione sono il Giappone, il Marocco, la Cina e la Persia.

Pantaloni alla turca, sandali alla greca, abiti a kimono. Stravaganti cappelli sono riadattati all’occidentale, affiancandoli per la prima volta a prodotti di bellezza, come oli, creme, ciprie e profumi.

È creata una realtà al di fuori dal tempo. La donna è vamp, odalisca, si trucca, usa accendini, portasigarette e specchietti con fogge originali. Volendo, sono i primi vagiti della sua futura emancipazione.

Mata Hari, Isadora Duncan, Gloria Swanson, Theda Bara, sono le stelle del momento.

Altro artista che imprime in modo indelebile il suo marchio in quegli anni è Mariano Fortuny.

Catalano, rivoluziona l’abbigliamento greco, trasformando il chitone in tunica. Crea kaftani, abiti lunghi a tubo, portati senza niente sotto. Con la plissettatura sperimenta nuove tecniche di stampa. I disegni creati riproducono velluti e sete antiche.

Creazioni molto audaci per l’epoca. Adatte alle principali protagoniste della Belle Époque. Indossano le sue creazioni, Martha Graham, Eleonora Duse e le Sorelle Gramatica.

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 20 del primo Novecento.

 

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MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 10

 

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P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

 

 

 

 

Giu 15, 2016 - Fitness Sport Vanity    Commenti disabilitati su DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

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DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

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2013_03_23_Muhammad_Ali_NYWTS_400LIo corro sulla strada, molto prima di danzare sotto le luci.

Muhammad Ali

 

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DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

Quei kg. di troppo presi durante l’inverno. È ora della prova costume, cosa possiamo fare?

UNA SOLUZIONE… CORRERE

 

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

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Lettera blob sta arrivando finalmente la bella stagione, almeno si spera. La prova costume comincia già ad attanagliare i nostri pensieri. C’entrerò ancora. È la frase più ricorrente per noi donne in questo periodo.

La palestra? Forse è tardi, allora… non disperiamo, possiamo sempre correre.

 

Perfetta per dimagrire la corsa, ci sviluppa anche una buona muscolatura, senza attrezzi o ripetizioni noiose. Costa molto meno della palestra. Un paio di scarpe e un po’ d’impegno è tutto quello che ci occorre.

E vedrete nel costume entreremo tutte senza problemi.

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

Vediamo insieme i passi da compiere, per migliorare divertendoci stando in compagnia o da sole.

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

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 ♥ Una Visita Medica: consigliata per intraprendere qualsiasi attività sportiva, la corsa non fa eccezione. Un elettrocardiogramma a riposo, un esame spirometrico e delle urine, sono sufficienti per avere un quadro generale della nostra salute.

♥ Per Iniziare: come in tutte le attività è bene fare tutto gradualmente. Ovviamente, non possiamo metterci le scarpette e sentirci delle atlete professioniste. Dopo pochi minuti, saremmo esauste e non vorremmo più continuare.

Iniziamo con una lenta camminata, poi via via più veloce, fino ad arrivare a correre. Per fare questi step, preventivate un mese, un mese e mezzo di tempo. Utile usare anche un cardiofrequenzimetro per il battito cardiaco. L’ideale intensità è circa un 60/70% della vostra frequenza massima. Pe calcolarla, levate al numero 220 la vostra età.

 ♥ Quante uscite: tre volte alla settimana per una mezzoretta rappresentano un allenamento ottimale. Con una sola volta il cuore sarebbe sollecitato, ma non allenato, mettendoci in una situazione a rischio. Il detto che l’attività fisica è come una medicina è validissimo. A basse dosi non fa male, ad alte fa danni.

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

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 ♥ I benefici: un allenamento regolare ci porta notevoli benefici. La nostra circolazione sanguigna migliora, e così il nostro cuore. Anche il metabolismo e il nostro umore (correre, infatti, aumenta la produzione di endorfine) ci ringrazieranno.

♥ L’alimentazione; una corretta alimentazione è la base di ogni attività fisica, la corsa non fa eccezione. Alimentandoci correttamente, controlleremo il nostro peso e garantiremo al nostro organismo le giuste energie.

Un pasto leggero a base di carboidrati complessi, (frutta, pasta integrale o verdure) che il nostro organismo trasforma lentamente in zuccheri durante la corsa, è l’ideale e un paio d’ore prima dell’allenamento.

Finita la corsa, reintegriamoci con dei carboidrati e con delle proteine per riparare i microtraumi ai muscoli e alle nostre articolazioni.

Bere prima o durante la corsa, non serve molto, salvo che lo sforzo non sia parecchio intenso. Superiore a un’ora, o che faccia molto caldo.

 ♥ L’abbigliamento: assolutamente vietati indumenti che impediscono la traspirazione. Preferiamo tessuti tecnici, che ci tengono caldi i muscoli, senza trattenere sudore.

 ♥ Le scarpe: comode, leggere, con suola ammortizzata specialmente sul tallone e con la caviglia libera.

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

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 ♥ Il terreno: da considerare dove si corre. Sull’asfalto servirà una suola ben ammortizzata, sullo sterrato una suola antiscivolo, sulla sabbia una più stabile.

♥ Stretching: leggero prima di iniziare è l’ideale. Non fate come me, che me ne ricordo quando sto già correndo. Ricordiamoci lo stretching, non sostituisce mai il riscaldamento.

♥ Come finire: la nostra corsa deve finire in modo progressivo, per contrastare la tendenza dei muscoli a irrigidirsi. Fermandoci di colpo, il nostro cuore continuerebbe a pompare sangue ai muscoli, lasciandoci scoperte altre zone tra cui il cervello con il rischio di avere capogiri o vertigini.

 

♥♥♥♥ Come avrete capito, leggendo il post, il costume era una scusa per invogliarci tutte a correre. Pazienza se non ci entreremo perfettamente, saremo sempre donne in forma e in salute.

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P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

 

 

 

 

Feb 4, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su Perché non ci guardiamo più negli occhi

Perché non ci guardiamo più negli occhi

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Perché non ci guardiamo più negli occhi“Io posso sedermi vicino a un lago per un’ora e non fare niente, è come un sogno per me. Organizza la mia anima.”

Diane Sawyer

 

 

 

Perché non ci guardiamo più negli occhi

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BENESSERE E SALUTE

Lo sguardo va allo smartphone, ma così la conversazione non ci guadagna. Per comunicare serve proprio l’eye contact. Anche solo per pochi secondi.

 

Giorni fa parlando con un’amica di cose da donne, mi accorgevo (tra noi c’èra sempre la solita grande complicità e amicizia) che non ci guardavamo negli occhi molto spesso.  Forse perché parlavamo e nel frattempo sfogliavamo una rivista. Arrivata a casa, ho acceso il televisore, c’erano sempre le più svariate trasmissioni. Quello che notavo era la mancanza di sguardi negli occhi tra i vari interlocutori. Mi sono detta è per esigenze televisive, quello è il motivo.

Perché non ci guardiamo più negli occhi

Perché non ci guardiamo più negli occhi

Incuriosita da questa idea, sono uscita a passeggiare, curiosando tra i comportamenti della gente. Ho fatto vari incontri, gruppi di amici, colleghi di lavoro, gente che acquistava giornali in edicola, spesa al supermercato ecc. Arrivata a casa, ho fatto un breve riassunto di quanto ho visto e mi sono posta allora la domanda, perché quando parliamo tra noi, non ci guardiamo negli occhi. Con la multimedialità che ci circonda, ho notato che tantissima gente parla guardando i vari smartphone, tablet, I pad ecc. È un desiderio di essere sempre multitasking, parlo con te e intanto controllo la posta elettronica o i social network per non perdermi nulla di quanto accade altrove. Penso di essere una delle poche che sia che sta in casa o esce, dimentica regolarmente lo smartphone nella borsa e se ne ricorda quando suona, per poi rimetterlo ancora nella borsetta.

Questo continuo parlarsi attraverso e mail, ci fa ormai credere che si possa comunicare senza guardarci negli occhi, niente di più sbagliato.

Incuriosita, ho provato allora a contattare una mia amica psicologa e le ho esposto quanto rilevato? Gentilissima come sempre, mi ha messo in contatto con un esperto di comunicazione, questo è il sunto di quanto mi ha detto.

  Quando Parli

Se facendo un esempio, parli con un collega, o con tuo marito di un problema da risolvere, e intanto controlli lo smartphone è quasi certo che dovrete ritornare sull’argomento. “Guardarsi negli occhi è fondamentale per entrare in sintonia”.

Quando ascolti

“Guardare l’interlocutore negli occhi mentre spiega o racconta il suo punto di vista è un segno di attenzione, un po’ come dire “ti osservo perché voglio comprendere quello che le tue parole non dicono”, mi spiegava.  Anche in questo caso lo sguardo di chi ascolta può trasmettere come sta vivendo la conversazione con empatia o dolcezza, oppure con indifferenza e ostilità”.

Come farlo

Perché non ci guardiamo più negli occhi

Perché non ci guardiamo più negli occhi

L’esperto di comunicazione, mi ha riferito che secondo i ricercatori americani bastano dai sette ai dieci secondi di contatto visivo per trasmettere all’interlocutore fiducia e autorevolezza.

Una domanda allora mi è sorta “Come si deve guardare il proprio interlocutore.

“Fissare troppo a lungo l’altra persona può apparire come un gesto di sfida, un modo per imporre la propria opinione”.

È importante, poi, o fare attenzione alle reazioni dell’interlocutore, se lui per primo abbassa gli occhi, è bene non cercare a tutti i costi un contatto visivo prolungato. Ma può succedere che a distogliere lo sguardo sia tu e che non centri la timidezza, ma l’imbarazzo. In questo caso, mi spiegava, di solito accade quando sotto sotto c’è qualcosa di irrisolto con l’altra persona, per esempio della rabbia represse a causa di uno scontro avvenuto in passato. In questo caso questo nostro comportamento manda a chi ci sta parlando un segnale di una nostra insicurezza.

♥  Tornata a casa soddisfatta di quanto appreso, mi sono ripromessa di cercare di sfruttare quanto imparato, e poi è così bello guardare le persone negli occhi.

Perché non ci guardiamo più negli occhi

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Gen 20, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

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456498Detesto il narcisismo ma approvo la vanità

Diana Vreeland

 

 

Donna e ufficio: comE vestirsi al lavoro, classico o informale?

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Donna e ufficio

Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

 

 

 

Donna e ufficio

Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

L’eleganza questa strana parola che è sempre più soffocata da informalità e in alcuni casi trasandatezza, dovrebbe essere ripristinata, in particolar modo per quelle come noi che svolgono la loro attività in ufficio. In questi luoghi, sarebbe opportuno vestirsi in maniera adeguata.

Anche qui una camicia abbinata a dei pantaloni o jeans, con delle ballerine o un paio di scarpe stringate, può andare più che bene. Quando però ci capita di avere o una riunione importante, o dei colloqui, o altri eventi di rilievo, sarebbe bene indossare qualcosa di diverso.

Il tailleur (Un Tailleur per tutte), per esempio è un capo perfetto in queste situazioni. È uno dei must, che non dovrebbe mai mancare nel guardaroba di ognuna di noi. Le più giovani adesso mi diranno “ma è un capo che invecchia”, non mi sento a mio agio.

Donna e ufficio

Il segreto c’è basta scegliere quello giusto.

Amate uno stile originale: un completo giacca e pantalone, dalle linee ampie e maschili e sarete perfette.

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Se come la sottoscritta preferite la gonna, anche qui nessun problema. Preferite la classica gonna a tubo, con un paio di tacchi alti non passerete inosservate, conservando quell’eleganza e fascino, che non dovrebbe mai mancare in ognuna di noi.

Uno dei vantaggi del tailleur è che la sua giacca, si può abbinare anche ad altri pantaloni o ai nostri abiti preferiti, perfino ai jeans.

Non tutte amano i completi, mi potete dire. Nessun problema, puntate su degli abitini, che sono perfetti anche nelle serate. Basta cambiare gli accessori, cardigan, pantaloni a sigaretta o giacchini in vita fanno al caso nostro.

Quindi non solo tailleur, gonne a tubo, abitini bon ton, gonne a sfondo piega, oppure pantaloni skinny, di sicuro guardando anche solo nei nostri armadi troveremo qualcosa che fa al caso nostro.

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Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

Donna e ufficio, un binomio particolarmente azzeccato, non siete del mio stesso parere.      

 

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Dic 21, 2015 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su IO DONNA: Cellulite la classica buccia di arancio – I cibi ci possono aiutare?

IO DONNA: Cellulite la classica buccia di arancio – I cibi ci possono aiutare?

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ellen-goodman-1Fammi vedere una donna che vuole essere magra per questioni di salute e ti farò vedere un uomo che legge Playboy per le interviste.

Ellen Goodman

 

 

 

IO DONNA: Cellulite la classica buccia di arancio

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I cibi ci possono aiutare?

Cellulite la classica buccia di arancio

IO DONNA: Cellulite la classica buccia di arancio

Cellulite la classica buccia di arancio abbinata a gambe pesanti e gonfie; sintomi che ci terrorizzano tutte, giovani o meno giovani.

Alzino la mano quelle di noi che spesso volentieri o meglio malvolentieri hanno a che fare con queste sensazioni. Credo tutte.

Una domanda: I cibi possono aiutarci! La risposta è sì!

In queste fredde (si fa per dire), giornate invernali.  Anche l’alimentazione può aiutare a sentirci più leggere e quindi di conseguenza anche di buonumore.

Ecco alcuni cibi che presi con una certa frequenza, possono aiutarci.

Pompelmo Rosa: La sua spremuta è ricca di sali minerali e vitamine, composta prevalentemente al 90% di acqua dona effetti positivi alla circolazione del sangue e ci aiuta per i chiletti di troppo. Combatte anche la cellulite la classica buccia di arancio e la ritenzione idrica con un effetto drenante, grazie al potassio in essa contenuto.

Tè Verde: Ve lo consiglio vivamente!!! Ricchissimo di antiossidanti e disintossicante contribuisce a non alterare i nostri livelli d’idratazione. Io lo porto sempre in borsa, e lo sorseggio spesso durante la giornata. Un piccolo segreto, che penso tutte, conoscete, è da bere a piccoli sorsi e poco alla volta.

Cellulite la classica buccia di arancio

IO DONNA: Cellulite la classica buccia di arancio

Mirtillo: È un concentrato di virtù benefiche per il nostro organismo, questa bacca, infatti, è ricca di ferro, calcio e vitamine A e C. Di conseguenza riattiva la nostra circolazione agendo da vaso protettore.

Ananas: Anche qui un piccolo trucco. Per avere i migliori effetti, mangiate il frutto fresco. L’ananas così non perde la bromelina, che altrimenti è dispersa a causa del calore. Con le feste cogliamo l’occasione di portarlo sulle nostre tavole. Sia come frutto o alternativa come aperitivo.

Porri: Con le cipolle, sono perfetti per depurarci l’organismo, da considerare anche il loro effetto diuretico. Facilissimi da trovare nei mercati anche in inverno, sono deliziosi anche per preparare zuppe o creme o da abbinare ad altre verdure. Contribuiscono anche all’abbassamento della pressione.

Broccoli: Sono usati nelle nostre cucine per tutto l’inverno. Un piccolo consiglio, per non perdere le vitamine di cui sono ricchissimi, non cuoceteli troppo devono rimanere croccanti. Con un filo di olio extravergine d’oliva, aglio e peperoncino li gusterete al meglio.

Spezie: Lo zenzero, è un valido aiuto per bruciare i grassi e a migliorare il nostro metabolismo. Sciolto nell’acqua con un pizzico di miele e limone è anche un ottimo rimedio per il mal di gola. Possiede anche proprietà antitumorali, diuretiche o antinfiammatorie. In alcuni paesi si apprezza anche come disinfettante di acqua impura.

Prezzemolo: È uno dei miei preferiti, non manca mai sui miei piatti. Con il suo alto contenuto di potassio è un efficace regolatore di pressione per il sangue, favorendo una costante eliminazione di tossine. Se è comprato fresco e subito tritato, si può conservare a lungo chiuso in un barattolo.

Frutta Secca: Ricche di magnesio, noci e nocciole ci difende il cuore e fanno bene alla nostra mente. A colazione o a merenda, sono perfetto con uno yogurt, meglio se naturale, la nostra flora intestinale ne trarrà indubbi benefici. Da evitare la frutta secca salata, preferiamo la varietà e compriamola non sbucciata. La bilancia ci ringrazierà.

Limone: Rende la nostra epidermide più luminosa oltre a depurarci l’intestino e a migliorare pressione e circolazione. Ideale come condimento per l’insalata o da bere prima di colazione spremuto in un bicchiere di acqua tiepida. Contribuirà a iniziare la giornata con un carico maggiore di energia.

 

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Nov 6, 2015 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su FASHION Io donna Borse che passione!!!

FASHION Io donna Borse che passione!!!

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FASHION Io donna Borse che passione!!!

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BorseSecondo uno studio ci sono dieci modi di portare una borsa (in spalle, con il pollice agganciato, stretta sotte le ascelle, etc) che rivelano la psicologia della donna.

Patti Wood  

 

 

 

Borse che passione!!!

FASHION Io donna

Per chi si chiede quali sono le borse che andranno di moda nella stagione autunno inverno 2015-2016. Dalle borse gioiello a quelle a tracolla, ecco tutte le tendenze da seguire.

 

FASHION Io donna Borse che passione!!!

FASHION Io donna Borse che passione!!!

FASHION Io donna Borse che passione!!!

FASHION Io donna Borse che passione!!!

Le forme sono varie e vanno da quelle più casual, ideali da indossare nella vita quotidiana, a modelli più eleganti e ricercati. La grande tendenza del 2015/16 saranno le borse con i manici. Vedrete le borse tote in pelle con i due manici fissati all’esterno per un impatto più grezzo e artigianale, con materiale in pelle dai colori forti e vivaci.

FASHION Io donna Borse che passione!!!

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Andranno anche le borse top handle con dettagli in metallo, che spunteranno dappertutto, il manico sarà più grande e decorato con trecce e frange. In strada ci saranno anche le attaché, che prendono spunto dalle classiche valigette maschili. I modelli saranno clutch o con la chiusura a fibbia. Si vedranno in pelle, con dettagli metallici, e con colori vivaci dall’arancio al grigio. Le borse a tracolla saranno in versione mini. Le tracolle saranno di pelle o avranno la caratteristica tracolla a catena formata da anelli di metallo. Anche in questo caso le chiusure saranno metalliche con colori autunnali, a tinta unita.

Un altro must saranno le minaudiere, in stile borsa gioiello, per le uscite serali, ma anche in versione più pratica e sportiva per l’uso quotidiano. Borchie e inserti di metallo, ma anche gli strass, diventeranno più evidenti. I tessuti usati saranno il raso e la pelle. I colori delle nuove borse 2015/16 saranno più scuri rispetto alle tinte estive dall’arancione al grigio, fino al bianco e nero, senza escludere le tinte metalliche. Per quanto riguarda i materiali, la pelle la farà da padrona con inserti di metallo che andranno a impreziosire le borse.

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Ott 7, 2015 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su FASHION Tendenze

FASHION Tendenze

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edith-head-6Un abito dovrebbe essere stretto abbastanza per mostrare che sei una donna e sufficientemente morbido da provare che sei una signora.

(Edith Head)

 

 

 

 

 

 

 

La pencil skirt è il capo di abbigliamento must have del momento Formal-wear-with-a-pencil-skirtla gonna più fashion e femminile che gli stilisti ci hanno proposto in ogni colore tessuto e abbinamento. Questo capo di abbigliamento è un evergreen un pezzo che nel guardaroba di ogni donna proprio non può mancare. Si tratta di un must senza tempo che può essere indossato a lavoro nel tempo libero e persino la sera. Si abbina con facilità e sta bene anche alle donne curvy perché sottolinea la vita e slancia la figura. La pencil skirt è un capo strategico amatissimo durante la stagione invernale e rilanciato con nuove fantasie e colori per la nuova Primavera/Estate 2016.

 

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Set 4, 2015 - News Vanity    Commenti disabilitati su Io donna…. nell’Islam oggi

Io donna…. nell’Islam oggi

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Pagina Prova nNews

 

 

Io donna.... nell'Islam oggi

Io donna…. nell’Islam oggi

papa-paolo-vi

 

 

 

L’atroce e paurosa esperienza di questi anni ci richiama a una triste realtà:la guerra è ancora, è sempre possibile!

Papa Paolo VI

Io donna…. nell’Islam oggi

NEWS

Undici settembre 2001, una data che ha sconvolto il mondo. Il suo enorme tributo di vittime.

 

Io donna.... nell'Islam oggi

Io donna…. nell’Islam oggi

Lettera blob la successiva invasione dell’Afghanistan e dell’Iraq; immagini sempre in primo piano su quelle zone di conflitto con la conseguente apparizione di visi completamente coperti e in alcuni casi di corpi totalmente nascosti.
È stata la scoperta per noi occidentali di un mondo quasi totalmente incomprensibile.

Io donna.... nell'Islam oggi

Io donna…. nell’Islam oggi

 

Questo è stato lo shock che la televisione ha portato nelle nostre case, rivelandoci la condizione in cui vivono le donne in questi stati. Un primo assaggio l’avevamo avuto con la crescente immigrazione di quest’ultimo decennio. Però, com’è tipico degli occidentali, avevamo quasi accantonato il problema. Quelle immagini invece in diretta televisiva sono state un autentico boomerang e anche noi abbiamo cominciato a pensare, a come si può vivere in queste condizioni.
Nel Corano non vi sono distinzioni tra uomo e donna dal punto di vista religioso. I problemi cominciano quando, dal punto di vista religioso, si passa a quello sociale.
Una frase è eloquente «gli uomini sono preposti alle donne perché Dio ha prescelto alcuni esseri sugli altri e perché essi donano dei loro beni per mantenerle.».
Il significato di questo passaggio: non ha bisogno di molte spiegazioni.
Infatti, se la donna rimane in famiglia, è soggetta all’autorità del padre, se si sposa a quella del marito.
L’unica scappatoia, se si può dire così, è quella per la femmina non sposata, già avanti con gli anni, in questo caso ella può vivere autonomamente la sua vita.
Bisogna però rilevare che anche negli stati islamici c’è un inizio di emancipazione femminile.

Io donna.... nell'Islam oggi

Io donna…. nell’Islam oggi

 

Io donna.... nell'Islam oggi

Io donna…. nell’Islam oggi

Io donna.... nell'Islam oggi

Io donna…. nell’Islam oggi

Nei governi   più  moderati la donna ha ottenuto  privilegi una volta destinati solo al maschio.
Può avere ruoli pubblici e privati una volta a Lei proibiti. Alcuni settori però sono ancora inaccessibili alla partecipazione femminile; l’esercito, la burocrazia, la giustizia.
IL problema nasce e s’ingigantisce, in quelle nazioni, dove l’intento è quello della reintroduzione della sharia: qui il Corano è interpretato alla lettera.
In virtù di queste regole la condizione femminile è quasi totalmente privata dei diritti fondamentali: libertà di spostamento, libertà di espressione e di parola; studi limitati all’essenziale, nessuna possibilità di carriera o di ricoprire cariche o posizioni di responsabilità in campo civile o religioso. Impossibile per loro decidere del proprio destino o di quello dei figli, è una sottomissione totale all’uomo da cui possono essere ripudiate (e non viceversa). Costrette a convivere con altre mogli e spesso costrette a coprire interamente il corpo e in alcuni casi anche il viso.
Devono sottostare alla poligamia ed essere ripudiate dall’uomo senza alcuna possibilità del contrario.
Queste sono le zone dove vige l’ormai famoso Burqua e altri purtroppo famosi copricapiche rendono la donna un essere totalmente nascosto e privo di qualsiasi diritto.
Nel 1995 anche Amnesty International ha cercato di alzare la voce, purtroppo con ben pochi risultati su questi veri e propri strumenti di tortura, che le donne sono costrette a indossare.
Io stessa, ho provato ad indossarne uno, ci si sente avvilite, tristi e una visione della vita attraverso quei fori, ci fa capire, quanto siamo fortunate noi occidentali.
Anche nella cultura la donna islamica è considerata, da sempre, un essere inferiore. Lo stesso Gustav Flaubert nel 1859 in una lettera all’amica Louis Colet così scriveva: “La donna orientale è una macchina e niente più: non trova differenza tra un uomo e un altro uomo”.

 

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