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Mag 24, 2017 - Cinema Vanity    Commenti disabilitati su SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

Abiti di alta sartoria, out-fit elegantissimi e… non capirci nulla!!!

Peova Cinema CINEMA/TV

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

 

Anne-Parillaud-the-first-film-in-1977-34-roles-in-movies.-She-is-a-famous-‘Nikita’-from-Luc-Beson’s-filmCredo che fare l’attore sia un mestiere più femminile: bisogna accettare l’autorità di un’altra persona e abbandonarsi totalmente a questa; sinceramente, noi donne siamo più abituate a questo tipo di rapporti. Per un attore è più difficile accettare questa relazione, e soprattutto se dietro la macchina da presa c’è una donna.

Anne Parillaud

SUITS…. ovvero una molto strana recensione.

Abiti di alta sartoria, out-fit elegantissimi e… non capirci nulla!!!

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Care Amiche, non so se vi è mai capitato di assistere a un film,

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

in questo caso una serie televisa, arrivare alla fine di ogni singolo episodio e di non averci capito nulla. Io tutte le volte che guardo gli episodi di Suits, mi ritrovo in questa strana situazione.

Casualmente ho scoperto la serie, mentre mi sintonizzavo su La5. In un primo momento il pulsante del telecomando si è fermato su questa rete Mediaset, attratto in particolare dagli out-fit (abiti, gonne, scarpe), delle attrici. Sempre elegantissime e molto trendy. Guardate anche le Bag, ve lo consiglio.

Ovviamente dopo ho voluto cercare di capire lo svolgimento e la trama di questa Drama-Comedy.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

Così, puntualmente, lavoro permettendo quasi ogni tardo pomeriggio mi appollaio sul divano bella concentrata a seguire l’episodio trasmesso. Alla fine dello stesso mi trovo sempre nella stessa situazione. Episodio finito cosa è successo boh!

Non posso dire di essere una cima, ma qualche studio l’ho fatto anch’io e allora perché non ci capisco nulla!

Ho tentato pure di immedesimarmi prima in Jessica e poi in Rachel, per vedere se concentrandomi su un singolo personaggio, la trama mi fosse un po’ più chiara.

Risultato: potrei descrivervi nei particolari l’abbigliamento, in particolare la gonna che in ogni singolo episodio le due attrici indossano, ma la trama o più che altro gli affari che lo studio legale tratta (almeno questo l’ho capito, sono degli avvocati hip hip hurrà), per me continua a essere un oscuro punto nero.

 

Parentesi gossippara.

Penso che tutte lo sappiate, ma se ancora qualcuna non è al corrente, l’attrice che interpreta Rachel (Meghan Markle) è forse la futura sposa del Principe Harry. Queen Elisabeth permettendo. Buona fortuna ragazza o per meglio dire good luck.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

Ritornando a Suit, ecco i personaggi principali:

Jessica, boss dello studio alla pari di Harvey.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

Sfoggia sempre tailleur elegantissimi e iperfemminili che contrastano con un personaggio grintosissimo e decisionista. Posso capirla, con tutti i galletti che siritrova nello studio.

Passiamo ora ai suddetti galletti. Io in particolare ne ho focalizzati tre.

Abiti firmati e di alta sartoria li contraddistinguono. Dato il nome della serie, penso sia normale.

Mike, il classico nuovo assunto,

dotato di un’enorme forza di volontà e voglia di affermarsi che lo porteranno lontano. Talmente lontano, (sempre se ho ben capito) che passa a un altro studio concorrente, per poi ritornare all’ovile dopo un affare finito male. Il suo cuore batte per Rachel. La loro relazione procede tra alti e bassi.

Harvey, raffinatissimo ed elegantissimo.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

Punta di diamante dello studio e socio paritario con Jessica. Un carattere forte e deciso è soprannominato lo Squalo. Al tempo stesso molto sensibile, qualità che cerca sempre di nascondere. Aiuta Mike consigliandolo sia nel lavoro sia nella vita.

Louis, il mio preferito.

Un genio in contabilità e negli affari, ma il classico brutto anatroccolo. Uomo eccentrico, paranoico ed emotivo; è un amante del teatro e del balletto, ma soprattutto del suo gatto, Bruno. Spesso sottovalutato dagli altri soci, in perenne lotta con Harvey. Soffre tantissimo questa condizione, secondo lui d’inferiorità. I suoi continui tentativi di affermarsi e di conseguenza anche i suoi fallimenti, ne fanno forse il personaggio più umano. Ultimamente però è parecchio stronzo!

Passiamo alle femminucce.

Jessica ne abbiamo parlato prima.

Rachel, figlia di un ricco avvocato

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

è assistente nello studio legale. Sta cercando di laurearsi a Harward, ma soffre tantissimo di ansia da prestazione e sbaglia il test di ammissione. Secondo il mio parere, la meglio vestita.

Donna, segretaria e vecchia amica di Harvey.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

Sempre alla ricerca di creare con lo stesso qualcosa di più di una semplice amicizia, colleziona e perde occasioni con altri uomini. Molto intima anche con Louis

.

Love Story

Come detto, Mike tra varie incomprensioni sta con Rachel. Proprio in questi ultimi episodi, Logan, una vecchia fiamma di Rachel, sta oscurando il cielo tra i due.

Harvey, il classico bello e dannato. Amante del lusso e della vita mondana. Troppo innamorato di se stesso per avere una relazione stabile. Donna però ultimamente con le sue scelte (è diventata la nuova assistente di Louis) lo sta parecchio destabilizzando.

Jessica sta con un certo Jeff, appena assunto nelle alte sfere dello studio. Subito inviso a Louis, ma poi i due si chiariranno e diventeranno anche buoni collaboratori. Forse dire che Jessica e Jeff stanno insieme è un po’ esagerato, diciamo che si frequentano.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

SUITS…. ovvero una recensione molto strana.

Per ultimo il mio amato Louis, è innamorato di Sheila una ex associata dello studio ora trasferitasi a Boston. Trai due non ha funzionato, la donna a differenza di Louis non vuole figli. Nello stesso studio c’è o per meglio dire c’era Katrina, innamorata di Louis. In seguito ad un loro piano finito male la ragazza, ci ha rimesso il posto. Anzi per meglio dire Jessica l’ha costretta a licenziarsi, senza che Louis muovesse un dito. Rachel l’aiuterà in seguito facendola assumere nello studio del padre. Ahi ahi ahi Louis mi stai deludendo e parecchio, se non ti rimetti in riga, ti lascio.

Suits, suits, suits, sono proprio così stupida per non capirti. Boh!

 

P.S. Come fotografie ho voluto dare precedenza alle attrici, così se non sono la sola a non capirci nulla, ci consoleremo guardando i loro out-fit. Cosa che puntualmente faccio!

 

 

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Apr 20, 2016 - Libri Vanity    Commenti disabilitati su Sushi per principianti di Mariam Keyes

Sushi per principianti di Mariam Keyes

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Zevin_author_web_HR“È meglio stare da soli piuttosto che con qualcuno che non condivida la tua passione per la lettura.”

Gabrielle Zevin

 

 

 

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Sushi per principianti di MAriam Keyes

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Lettera blob il motivo per cui ho acquistato questo libro? Mentre incuriosita, leggevo il sunto nella seconda di copertina, l’ambientazione in Irlanda e in particolar modo Dublino mi ha subito convinta. Innamorata come sono di questa città e della gente irlandese, in generale non potevo lasciarmelo sfuggire. Leggendolo, tenevo aperta la cartina della città, scoprendovi i luoghi raccontati. Riaffioravano così in me ricordi della mia vacanza irlandese, e in particolare nella sua capitale di parecchi anni fa.

La trama si sviluppa sulle vicissitudini di tre donne, in cui in un momento della loro vita i loro percorsi s’intrecciano proprio a Dublino.

 Lisa: (molto sexy, alta bionda con occhi azzurri) Direttrice di un noto giornale femminile, con la speranza di avere l’agognata promozione, che la porterà finalmente nella Grande Mela a dirigere una rivista ancora più glamour. Il capo sì un giorno la convoca, ma qui Lisa scopre, che lavorerà sì in una nuova testata, ma la sede anziché New York, sarà Dublino!

Per Lei è un vero e proprio trauma. Da buona londinese, Lisa considera Dublino poco più di una città di provincia. Ben lontana dalla vita frenetica cui Lei è abituata. Oltretutto Lisa ha sacrificato gran parte della vita privata al lavoro. Nella verde Irlanda però le risorse per il lancio della rivista sono ben scarse, e lei non può lavorare com’è abituata nei weekend, perché lo stabile rimane chiuso.

 

Sushi per principianti di Mariam Keyes

Sushi per principianti di Mariam Keyes

Sushi per principianti di Mariam Keyes

Sushi per principianti di Mariam Keyes

Ashling: (ragazza timida e impacciata, insicura) L’assistente personale di Lisa. Ragazza da poco licenziata da un altro giornale a seguito di una leggerezza. Ashling, cerca in tutte le maniere di compiacere il suo nuovo superiore, ma passa gran parte della sua giornata lavorativa nel panico totale. Si trova, infatti, a svolgere mansioni molto più impegnative, rispetto alla normale routine cui era abituata nel precedente ufficio. La ragazza è single, alla ricerca di un fidanzato. Non esita a consultare carte, oracoli e oroscopi pur di raggiungere il suo scopo. Si affida anche a un Buddha portafortuna che porta sempre nella sua capiente borsa. Soffre anche di paure compulsive che la portano a mettere di tutto nella sua borsa. Dai cerotti a un kit per il cucito, nel caso l’orlo della gonna si scucisse.

Clodagh: Bellissima donna amica di Ashling. Sposata con l’uomo che ha sempre amato e con due figli. Invidiatissima dall’amica per la sua vita che lei reputa meravigliosa. Clodagh, invece è totalmente frustrata e piena di paturnie, che la portano a sfogarsi con una continua ristrutturazione delle stanze della propria casa.

Dopo varie peripezie, alcune delle quali molto divertenti e in alcuni casi enigmatiche, le ragazze riusciranno a trovare uno sbocco positivo alla loro routine.

Questo vale per Lisa e Ashling, mentre Clodagh, seguirà un percorso molto più avventuroso e in alcuni casi sorprendente per risolvere la propria situazione.

Lisa scoprirà il valore dell’amicizia e delle relazioni sociali, mettendo la carriera in secondo piano.

Ashling, sposerà il mega direttore, trovando così una certa tranquillità che la porterà a rinunciare ai suoi riti, e al kit per il cucito. La ragazza finalmente si libererà anche del suo ingombrante portafortuna.

Clodagh, come ho detto prima, sarà costretta a fare delle scelte molto dolorose e in alcuni casi brutali, per uscire da quella vita che più non la soddisfa e che ha iniziato forse con troppa superficialità.

Sushi per principianti di MAriam Keyes

Sushi per principianti di Mariam KeyesCONCLUSIONI

♥♥♥♥ Che sensazioni mi ha lasciato. Indubbiamente positive. Il linguaggio è molto brioso e vivace, la fine arriva in un attimo. Specie per me che leggevo e sognavo i luoghi raccontati.

♥♥♥♥ Si potrebbe riassumere anche con l’eterna ricerca di noi donne del principe Azzurro. Solo Ashling ci riesce, l’autrice aumenta così in modo furbesco la speranza che l’amore alla fine arriva sempre per tutte noi.

 

♥♥♥♥ Una cosa che subito mi ha colpita è stato lo strano titolo. Leggendo il libro, l’ho vissuto come una metafora. Più volte mi sono ritrovate a pensare due parole come Amore e Vita che potevano essere messe nel titolo.

♥♥♥♥ Certo Amore per Principianti o La vita per principianti, sarebbero stati dei titoli meno originali. Ovviamente sono solo mie congetture, forse all’autrice suonava bene intitolare così il libro.

 

P.S. Il titolo deriva dall’abitudine di Lisa e del Gran capo di mangiare in ufficio nella pausa pranzo Sushi. Molto riluttante all’inizio, anche Ashlingh ne sarà coinvolta.

 

Sushi per principianti di Mariam Keyes

Sushi per principianti di Mariam Keyes

Mi hanno consigliato delle amiche, sempre della stessa autrice questo libro.

Qualcuna/o l’ha già letto?

 

 

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Apr 15, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su Amicizia al femminile. Chiacchiere in libertà

Amicizia al femminile. Chiacchiere in libertà

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image-20151215-23198-10ijgfwSe è molto doloroso per te per criticare il tuo amico – allora devi farlo. Ma se stai prendendo piacere nel farlo, allora è il momento di morderti la lingua e tacere.

Alice Duer Miller


Amicizia al femminile. Chiacchiere in libertà

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AMICIZIA AL FEMMINILE PRIMA PARTE

 

Lettera blob d
opo vari tentativi andati a vuoto, sono riuscita a incontrare l’amica mia psicologa. Ne è nata una chiacchierata molto interessante e con
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alcuni passaggi inaspettati. In questo post riporto le sue opinioni come risposta alle mie domande.

Amicizia al femminile. Chiacchiere in libertà

 

Amicizia al femminile

Amicizia al femminile

L’amicizia è una virtù femminile?

Il rapporto di amicizia è sempre stato ritenuto come l’espressione di un forte investimento affettivo. Questo è sempre stato ritenuto un patrimonio esclusivo delle donne. Gli uomini hanno sempre vissuto con uno spirito competitivo. Nella realtà l’amicizia è valida ed è un valore per tutti, uomini e donne.

Noi donne siamo amiche in modo diverso rispetto agli uomini?

Nei tempi passati era così, l’uomo coltivava la cosiddetta amicizia con l’A maiuscola. Una virtù per eletti, esercitata da persone di un certo lignaggio, si stringevano patti, si realizzavano accordi. A noi donne era riservata un’amicizia in ambito privato, quella del pettegolezzo e della chiacchiera, per capirci.

Amicizia al femminile

Amicizia al femminile

Però non puoi negare che noi chiacchieriamo?

Si è vero, in passato però le cose erano diverse. L’amicizia al femminile era l’occasione per le donne di esercitare il loro controllo sociale. L’arte del pettegolezzo e anche in alcuni casi della maldicenza, poteva rivelarsi dannosa per la malcapitata di cui si sparlava in termine negativo. Lei era considerata una poco di buono e quindi emarginata. Possiamo dire che le donne condizionavano la vita delle amiche attraverso le loro chiacchiere.

 

Erano solo pettegolezzi?

No l’amicizia fra donne sviluppava una vera e propria rete d’aiuto, spesso legata al quartiere, al paese, il tutto sviluppato in ambiti ristretti.

E oggi?

Molto è cambiato. Gli stili di vita, i modelli di comportamento, le condizioni economiche. Questo ha reso l’amicizia, un valore più espressivo, anziché strumentale come un tempo. Siamo più liberi, meno condizionati. Questo vale sia per l’uomo sia per la donna.

In che senso?

Ognuno sceglie le proprie amicizie in base alle preferenze. È molto diminuita la funzione di controllo sociale, abbiamo più possibilità. Non ci curiamo più di tanto del giudizio altrui, certamente in maniera minore rispetto al passato.

Ritornando all’amicizia al femminile. Come la possiamo caratterizzare oggi?

Potremmo riassumere così. Gli uomini fanno, le donne parlano. I maschi la sviluppano tramite delle pratiche di condivisione, come lo sport o un hobby. Noi donne siamo più espressivi. Ci fidiamo, ci confidiamo, ci affidiamo. Le nostre amicizie si fondano sulla cura e la fiducia. Valori tipicamente femminili.

Amicizia al femminile

Amicizia al femminile

Accudire in sintesi?

Da sempre la donna si prende cura degli altri. È il nostro patrimonio etico e morale. Sappiamo ascoltare. Io credo che lo psicologo, sia un mestiere al femminile.

Campo delicato, come fidarsi e come verificare questa fiducia?

Amicizia al femminile

Amicizia al femminile

Sul campo e con i fatti. Nella vera amicizia, deve essere incondizionata, dobbiamo essere sicure dell’altra persona. Se ci affidiamo alla sola speranza, la delusione è sempre in agguato.

Argomento delicato. La proverbiale invidia tra donne, le liti, gli sgambetti?

In parte sono luoghi comuni, in parte esiste. Siamo invidiose dell’amica bella, di quella fortunata. Proviamo sì dell’astio, ma anche uno sprone per cercare di emularla. Questo però accade anche agli uomini.

Anche gli uomini s’invidiano e si copiano?

In questa società basata tutta sull’apparenza la risposta non può essere che positiva. Sia l’invidia, come l’emulazione non ha sesso.

Quindi non è vero, che noi competiamo con le amiche, mentre gli uomini fanno squadra?

No, noi donne sappiamo fare squadra benissimo.

Amicizia al femminile

Amicizia al femminile

L’amicizia fra donne è davvero un valore così importante?

Spesso lo è. Pensa alle single, deluse dal marito fuggito con la ballerina o la segretaria di turno. Alle prese con i figli, l’ufficio, o alla perenne ricerca di un compagno. Un’amica ti offre una relazione serena, senza conflitti, si hanno cose ed esperienze comuni, tutto in un rapporto paritario e di condivisione. Noi donne abbiamo innata la capacità di parola e di ascolto. Ti posso dire chiudendo la nostra chiacchierata, che gli uomini se vogliono essere veri amici, devono imparare da noi.   Mi scuso se sono stata un po’ lunga Care Amiche, ma mi piaceva esporvi tutta questa nostra chiacchierata.

Amicizia al femminile. Chiacchiere in libertà

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AMICIZIA AL FEMMINILE PRIMA PARTE

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Apr 8, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su Piccola guida Curvy Girl

Piccola guida Curvy Girl

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mediaOggi le gonne diventano sempre più corte e le scollature sempre più profonde: dobbiamo soltanto aspettare che s’incontrino.

Pierre-Jean Vaillard

 

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Piccola guida Curvy Girl

La moda pensa solo alle donne magre? Quesito allettante E a noi curvy girl chi ci pensa?
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Piccola guida Curvy Girl

Lettera blob taglia quaranta o addirittura la trentotto, una chimera per noi curvy girl.
Ogni giorno la moda ci sbatte in faccia queste misure. Per una curvy girl allora non c’è speranza?

Certo che no!

Piccola guida Curvy Girl

Piccola guida Curvy Girl

Con questa piccola guida curvy girl, anche noi possiamo apparire belle ed eleganti. Sia nelle serate importanti, sia in ufficio o tra amiche. E anche udite udite essere invidiate dalle cosiddette donne grissino.

Prima di iniziare una premessa. Tante di noi pensano che coprendosi con capi oversize sia la soluzione.

Niente di più sbagliato, sembreremmo ancora più abbondanti di quel che siamo. Donne siamo realiste innanzitutto, queste forme e fianchi abbondanti che il Buon Dio ci ha donato dobbiamo valorizzarle non nasconderle!

Trovo superfluo dire che una curvy non può indossare capi di abbigliamento strettissimi e succinti, il risultato sarebbe catastrofico.

Seguiamo le nostre forme, non le passerelle. Questo è forse l’indizio più importante da seguire. Le ultime tendenze non ci aiutano, oltretutto come ben sapete, cambiano a ogni nuova sfilata. Per un periodo va lo stile anni 50, poi i pantaloni a zampa, poi maglie cortissime che mettono in mostra l’ombelico. Se vanno di moda, non significa che siamo obbligate a vestirci così. Saremo perfette e alla moda lo stesso, se seguiamo lo stile del nostro corpo, non quello delle passerelle.

 

Piccola guida curvy girl

Per le tendenze della moda, quelle che dobbiamo seguire sono quando si parla di accessori.

Piccola guida Curvy Girl

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Poniamo l’accento sui nostri punti forti. Mettiamoli in risalto senza paura o tentennamenti. Punto vita sottile, tipico per una curvy girl (la sottoscritta non fa eccezione). Una sottile cintura in vita e la nostra silhouette è ridisegnata.

  Colori, se ben sfruttati, ci possono aiutare. Una tinta forte sulla parte che vogliamo evidenziare, servirà a spostare l’attenzione dalle zone più critiche.

  Biancheria shaping. Ragazze, signore, parlo per conoscenza personale, funziona veramente fidatevi. Da usare con cura il look corretto deve avere una buona base. Se potete, spendete qualche soldo in più, sottovesti, bustier, guaine, body e altri tipi di forme contenitive eleganti e di classe, ci daranno quella marcia in più.

Piccola guida Curvy Girl

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Importante, anche se già detto. Abiti in linea con la nostra figura. Non modelli troppo corti e specialmente no a quelli troppo larghi, evitiamoli!!!

  Certo costa qualcosina, ma affidarsi a una brava sarta può aiutare. In vetrina vedete un capo che vi piace moltissimo, ma provandolo vi rendete conto che non è perfettissimo. Affidatevi alle sue mani esperte, lei lo elaborerà secondo la vostra figura.

Partite dal concetto che le taglie, alle volte sono puramente indicative. Non impressionatevi, da un marchio all’altro la differenza può essere notevole.

Questo punto è conseguenza di quello prima. Dato che da brand a brand le taglie non sono mai uguali, è importante conoscersi al centimetro. Così sappiamo, dove possiamo arrivare.

Piccola guida Curvy Girl

Piccola guida Curvy Girl

  Sfruttiamo le tecnologie moderne. Sì allo shopping on line, moltissimi marchi hanno delle sezioni per noi curvy e le vendono. Basta solo aver un po’ di pazienza nella ricerca.

  Ogni tanto rinnoviamo il nostro stile. Cambiare look, può essere una soluzione.  Non vale solo per l’abbigliamento, anche i nostri capelli ogni tanto diamogli un nuovo taglio o colore.

  Se ancora ci sentiamo insicure e poco trendy, usiamo accessori come il foulard. Un capo elegante frizzante e sempre di tendenza. Non può certo starci male.

  Tacchi e ancora tacchi. Sono i nostri più fedeli alleati. Attenzione, non tacchi anonimi, giocate sui colori, sulla scarpa originale, anche con lustrini. Vi noteranno tutti. Vedrete la differenza.

  Ricordate le donne curvy dei favolosi anni 50. I loro vestiti a pois, o gli abiti fantasiosi con stampe originali che spesso indossavano. Proviamoli anche noi, non resteremo deluse.

Piccola guida Curvy Girl

Piccola guida Curvy Girl.

  Trovate o per vostra abilità o per conoscenza un make up che ben vi si adatti. In rete se ne possono trovare d’idee. La foto qui riportata può essere d’esempio.

  Scegliamo tessuti che si adattano alla nostra figura. Seta e cotone morbido scivolato fanno al caso nostro.

  Non seguiamo delle regole, anzi dimentichiamocene. Proviamo e riproviamo, sperimentiamo in prima persona. Vita alta, righe e colori forti, ad alcune stanno bene, ad altre no.

  Curiamoci e coccoliamoci. Un po’ di relax e di benessere, qualche trattamento di bellezza. Massaggi, manicure e pedicure, non potranno che giovare al nostro ego.

  Tante volte, (a me è capitato), compriamo abiti con misure più piccole, con la speranza alla fine di riuscire a indossarli. Non serve e non servono. Soldi spesi inutilmente, godiamoci invece il nostro essere curvy.

 

Piccola guida Curvy Girl

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♥♥♥♥ Sarò ripetitiva, ma la cosa più importante, prima che la taglia o la moda, è sorridere e stare bene con se stesse. Se siamo radiose, appariamo sempre belle e affascinanti.

 

 

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Mar 24, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

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Marlene Dietrich, 1930'sGli amici che contano sono quelli che possono essere chiamati alle 4 del mattino.

Marlene Dietrich

 

 

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

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Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

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Amicizia al femminile. Un valore capace di resistere a intemperie e avversità. Il ritrovarsi accanto ad una persona in cui ci rispecchiamo e condividiamo un uguale sentire.

 

Ci vorrebbe un’amica.

Lo abbiamo pensato tutte.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

Lettera blob il nostro cuore è spezzato da un amore finito, l’ufficio ci innervosisce oppure i figli o il marito ci mettono in crisi. Quando tutto ci rende insoddisfatte, la nostra salvezza la ricerchiamo proprio lì. Una donna come noi che condivide la nostra stessa strada. Lei al momento opportuno ci sprona e ci sostiene. Sa in quei frangenti dirci le parole giuste che ci appagano e così ci sente un po’ meno sole.

Lei è sempre lì, anche quando ci sentiamo felici e rilassate e abbiamo voglia di confidarle anche i nostri pensieri più intimi.

Lei la nostra compagna di chiacchiere, di avventure è spesso depositaria dei nostri segreti più reconditi e inconfessabili ad altri.

Possiamo allora affermare che:

L’amicizia fra donne allora esiste?

Me lo chiedevo uno di questi giorni, mentre tra noi ragazze cercavamo di dare conforto e un po’ di serenità a una di noi che non sta attraversando un buon momento.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

Certo i luoghi comuni sulle donne sono molti e non remano in questa direzione riflettevo quella stessa sera, dopo che il nostro compito di crocerossine lo avevamo svolto più che egregiamente.

Per tanti siamo delle pettegole, eterne rivali, in alcuni casi vendicative o peggio ancora false.

Sono solo luoghi comuni?

Come in tutto un fondo di verità ci può essere.  Però il ruolo di crocerossine e una certa generosità non ce la possiamo negare, ne avevo avuta la riprova poche ore prima.

Aiutare le amiche in difficoltà con una battuta spiritosa o regalandole qualcosa che la possa rendere un po’ più serena, fa parte del nostro essere femmine.

Ma allora anche gli uomini hanno i nostri stessi problemi?

Penso di sì

La falsità e la competizione non sono esclusiva del sesso. Sono invece il frutto di questa nostra società che punta tutto su canoni e valori effimeri come il successo, la bellezza e l’esteriorità delle persone.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

E penso non sia un caso che ultimamente ho costatato leggendo che anche la narrativa contrassegnata al femminile ha cominciato a occuparsi dell’amicizia fra donne.

Leggendo le pagine di La persona ideale, come dovrebbe essere?” della canadese Sheila Heti, ci si ritrova proiettate in un romanzo contrassegnato da un eterno diario molto intimo della protagonista.

Separata Sheila, si ritrova a disagio nel suo nuovo status di single. Ha passato tutta la sua vita a pensare e vivere per gli uomini (quante di noi lo fanno) non ha mai contemplato un’amicizia fra donne. Conoscendo meglio dopo un incontro, un’amica, capisce che lo sguardo di una donna e il suo punto di vista al femminile, le consentiranno di crescere e di superare la sua solitudine. Tutto questo grazie ad una donna come lei.

Possiamo allora affermare dopo questi piccoli esempi che:

L’amicizia vera esiste ed ha connotati femminili?

Se ci analizziamo nel profondo, notiamo che nel DNA di noi donne, alcune virtù come la comprensione, la capacità di ascolto e di cura, la nostra capacità quasi terapeutica dell’uso della parola, sono intrinseche in noi.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

Sono il frutto di secoli e secoli d’insegnamenti ricevuti e in alcuni casi subiti. Come dimenticare in secoli passati il nostro eterno ruolo di “Angeli del focolare”.

Dopo queste brevi riflessioni mi permetto di azzardare una risposta affermativa alla fine di questo post.

Voi cosa ne pensate care Amiche, sono troppo presuntuosa?

P.S. Il tema mi ha incuriosita parecchio, a giorni dovrei e vorrei parlarne con un’amica psicologa. Mi sono preparata parecchie domande. Quanto prima, vi racconterò le sue impressioni.

Amica mia mi parli mi ascolti mi sgridi. Non so vivere senza di te.

 

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Feb 26, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su Gonna di pelle must have 2016

Gonna di pelle must have 2016

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Gonna di pelle must have 2016

Gonna di pelle must have 2016

 

TpadGDNcL’unico svantaggio dell’essere figlia di un industriale della moda è che ogni volta che vado a letto con un ragazzo, mi tocca vedere il nome di mio padre scritto sui suoi boxer.

Marci Klein

 

 

 

 

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Gonna di pelle must have 2016

Gonna di pelle must have 2016

 

Gonna di pelle must have 2016

Lettera blob dritta, lunga, corta o a ruota, la gonna di pelle se abbinata in modo corretto è un indumento adatto a vari look. Anche in questo inverno i capi di pelle, continuano ad avere un discreto successo. Pantaloni e giacche in primis. Stilisti e famosi brand; però realizzano spesso anche abiti e gonne. In questo post vogliamo parlarvi di queste ultime.

 

 

 

Gonna di pelle must have 2016

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Gonna di pelle must have 2016

Gonna di pelle must have 2016

Tutte molto probabilmente le abbiamo nell’armadio tra il nostro guardaroba, alcune anche diversi capi. Spesso purtroppo lì rimane. Ogni volta che la prendiamo, siamo colte da dubbi amletici. Come la abbino, non sarà troppo vistosa, ma mi sta bene veramente. Allora le riponiamo nell’armadio. Questo è il destino della povera gonna di pelle.

Un aiuto, la moda in questi mesi invernali lo dà, riscoprendola. Le gonne di pelle per l’inverno 2016 rappresentano un must have dai toni rock o chic.

Adatta per donne o ragazze che amano osare. Quelle che vanno per la maggiore sono le classiche nere, ma curiosando si possono trovare anche tante altre proposte, alcune veramente deliziose declinano con nuance inaspettate e brillanti. Inoltre non sono tutte a vita alta e strette, si possono trovare a campana, le plissé skirt, con le frange o anche maxi. Non è un capo solo invernale, le varie tonalità che la moda ci mette a disposizione ci danno la possibilità di indossarle anche nel periodo primaverile. Come sempre devono essere abbinate correttamente.

 

Gonna di pelle must have 2016

Pencil Skirt di pelle

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Sono le classiche gonne a tubo, sono le più amate dalle donne. La loro forma ben si adatta a ogni tipologia di corpo, il loro taglio rigoroso ci permette di abbinarle abbastanza facilmente. Una semplice camicetta in seta bianca o chiara portata dentro la gonna e siamo già pronte per l’ufficio o per una serata. Se vogliamo crearci un tocco glamour, un bel crop top, nero in pizzo o a piccoli strass. Come detto in precedenza, per il periodo primaverile, oltre al classico nero, è disponibile in varie cromie, dai toni pastello o cipria al rosso, sabbia o verde bosco, che ben si adatta alla prossima stagione. Rigorosamente vanno indossate con tacco alto per slanciare la figura.

Minigonna

Se siete giovani, o se amate la mini, niente paura ragazze o signore, la gonna giusta per voi c’è. Bellissimi sono i modelli che possono vantare anche elementi decorativi che le rendono e ci rendono uniche. Cascate di frange o chiusure con bottoni metallici anche lavorati che ricordano lo stile seventies. Abbinandole a una t-shirt, oppure a una camicia in jeans, avremo quel tocco glamour che non ci farà passare inosservate. Per un look ultra sexy, un tronchetto o la decolleté, rigorosamente con tacco a spillo. Per le rockettare, l’ideale sono gli ankle boots.

A pieghe

Nonostante sia in pelle, la gonna potrebbe avere delle pieghe. Dobbiamo allora indossarla in modo sbarazzino. Una maxi maglia, con scarpe alte, ma non eleganti. Questo tipo di sottana aiuta un po’ tutte le fisicità. Nei fisici più esili, sono aumentati i volumi. Mentre per noi curvy girl, ci nasconde i nostri fianchi mediterranei.

A ruota

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Adatta alle più romantiche, la gonna a ruota è tornata di moda anche declinata in pelle. Lunga o corta, dalla classica forma a campana sono adatta in particolare ai fisici più minuti. Facile da abbinare con un occhio ai volumi creati.  Con questa tipologia di capo possiamo evidenziare il nostro punto vita con indumenti più o meno aderenti oppure scegliere camicette portate all’interno della gonna e un corto cardigan. Come sempre tacco alto

Quando indossare le gonne di pelle?

Come accennato poco prima, si possono indossare in ogni occasione ma bisogna sempre bene fare attenzione al modello che si sceglie e agli abbinamenti da compiere. Molte donne non le metterebbero mai per andare in ufficio, ma magari puntare su una proposta che abbia una tinta più chiara e neutra, come la sabbia, o anche in verde bosco, sicuramente più trendy, ma meno aggressivo del classico nero, potrebbe rivelarsi geniale e perfetto.

 

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Feb 4, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su Perché non ci guardiamo più negli occhi

Perché non ci guardiamo più negli occhi

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Perché non ci guardiamo più negli occhi“Io posso sedermi vicino a un lago per un’ora e non fare niente, è come un sogno per me. Organizza la mia anima.”

Diane Sawyer

 

 

 

Perché non ci guardiamo più negli occhi

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BENESSERE E SALUTE

Lo sguardo va allo smartphone, ma così la conversazione non ci guadagna. Per comunicare serve proprio l’eye contact. Anche solo per pochi secondi.

 

Giorni fa parlando con un’amica di cose da donne, mi accorgevo (tra noi c’èra sempre la solita grande complicità e amicizia) che non ci guardavamo negli occhi molto spesso.  Forse perché parlavamo e nel frattempo sfogliavamo una rivista. Arrivata a casa, ho acceso il televisore, c’erano sempre le più svariate trasmissioni. Quello che notavo era la mancanza di sguardi negli occhi tra i vari interlocutori. Mi sono detta è per esigenze televisive, quello è il motivo.

Perché non ci guardiamo più negli occhi

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Incuriosita da questa idea, sono uscita a passeggiare, curiosando tra i comportamenti della gente. Ho fatto vari incontri, gruppi di amici, colleghi di lavoro, gente che acquistava giornali in edicola, spesa al supermercato ecc. Arrivata a casa, ho fatto un breve riassunto di quanto ho visto e mi sono posta allora la domanda, perché quando parliamo tra noi, non ci guardiamo negli occhi. Con la multimedialità che ci circonda, ho notato che tantissima gente parla guardando i vari smartphone, tablet, I pad ecc. È un desiderio di essere sempre multitasking, parlo con te e intanto controllo la posta elettronica o i social network per non perdermi nulla di quanto accade altrove. Penso di essere una delle poche che sia che sta in casa o esce, dimentica regolarmente lo smartphone nella borsa e se ne ricorda quando suona, per poi rimetterlo ancora nella borsetta.

Questo continuo parlarsi attraverso e mail, ci fa ormai credere che si possa comunicare senza guardarci negli occhi, niente di più sbagliato.

Incuriosita, ho provato allora a contattare una mia amica psicologa e le ho esposto quanto rilevato? Gentilissima come sempre, mi ha messo in contatto con un esperto di comunicazione, questo è il sunto di quanto mi ha detto.

  Quando Parli

Se facendo un esempio, parli con un collega, o con tuo marito di un problema da risolvere, e intanto controlli lo smartphone è quasi certo che dovrete ritornare sull’argomento. “Guardarsi negli occhi è fondamentale per entrare in sintonia”.

Quando ascolti

“Guardare l’interlocutore negli occhi mentre spiega o racconta il suo punto di vista è un segno di attenzione, un po’ come dire “ti osservo perché voglio comprendere quello che le tue parole non dicono”, mi spiegava.  Anche in questo caso lo sguardo di chi ascolta può trasmettere come sta vivendo la conversazione con empatia o dolcezza, oppure con indifferenza e ostilità”.

Come farlo

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L’esperto di comunicazione, mi ha riferito che secondo i ricercatori americani bastano dai sette ai dieci secondi di contatto visivo per trasmettere all’interlocutore fiducia e autorevolezza.

Una domanda allora mi è sorta “Come si deve guardare il proprio interlocutore.

“Fissare troppo a lungo l’altra persona può apparire come un gesto di sfida, un modo per imporre la propria opinione”.

È importante, poi, o fare attenzione alle reazioni dell’interlocutore, se lui per primo abbassa gli occhi, è bene non cercare a tutti i costi un contatto visivo prolungato. Ma può succedere che a distogliere lo sguardo sia tu e che non centri la timidezza, ma l’imbarazzo. In questo caso, mi spiegava, di solito accade quando sotto sotto c’è qualcosa di irrisolto con l’altra persona, per esempio della rabbia represse a causa di uno scontro avvenuto in passato. In questo caso questo nostro comportamento manda a chi ci sta parlando un segnale di una nostra insicurezza.

♥  Tornata a casa soddisfatta di quanto appreso, mi sono ripromessa di cercare di sfruttare quanto imparato, e poi è così bello guardare le persone negli occhi.

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Gen 20, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

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456498Detesto il narcisismo ma approvo la vanità

Diana Vreeland

 

 

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Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

 

 

 

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Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

L’eleganza questa strana parola che è sempre più soffocata da informalità e in alcuni casi trasandatezza, dovrebbe essere ripristinata, in particolar modo per quelle come noi che svolgono la loro attività in ufficio. In questi luoghi, sarebbe opportuno vestirsi in maniera adeguata.

Anche qui una camicia abbinata a dei pantaloni o jeans, con delle ballerine o un paio di scarpe stringate, può andare più che bene. Quando però ci capita di avere o una riunione importante, o dei colloqui, o altri eventi di rilievo, sarebbe bene indossare qualcosa di diverso.

Il tailleur (Un Tailleur per tutte), per esempio è un capo perfetto in queste situazioni. È uno dei must, che non dovrebbe mai mancare nel guardaroba di ognuna di noi. Le più giovani adesso mi diranno “ma è un capo che invecchia”, non mi sento a mio agio.

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Il segreto c’è basta scegliere quello giusto.

Amate uno stile originale: un completo giacca e pantalone, dalle linee ampie e maschili e sarete perfette.

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Se come la sottoscritta preferite la gonna, anche qui nessun problema. Preferite la classica gonna a tubo, con un paio di tacchi alti non passerete inosservate, conservando quell’eleganza e fascino, che non dovrebbe mai mancare in ognuna di noi.

Uno dei vantaggi del tailleur è che la sua giacca, si può abbinare anche ad altri pantaloni o ai nostri abiti preferiti, perfino ai jeans.

Non tutte amano i completi, mi potete dire. Nessun problema, puntate su degli abitini, che sono perfetti anche nelle serate. Basta cambiare gli accessori, cardigan, pantaloni a sigaretta o giacchini in vita fanno al caso nostro.

Quindi non solo tailleur, gonne a tubo, abitini bon ton, gonne a sfondo piega, oppure pantaloni skinny, di sicuro guardando anche solo nei nostri armadi troveremo qualcosa che fa al caso nostro.

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Donna e ufficio: come vestirsi al lavoro, classico o informale?

Donna e ufficio, un binomio particolarmente azzeccato, non siete del mio stesso parere.      

 

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Nov 26, 2015 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su FASHION Speciale Io donna: Indossiamo le gonne tubino

FASHION Speciale Io donna: Indossiamo le gonne tubino

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gonne tubino L’abito non deve appendersi al corpo, ma seguire le sue linee. Deve accompagnare chi lo indossa e quando una donna sorride l’abito deve sorridere con lei.

Madeleine Vionnet

https://it.wikipedia.org/wiki/Madeleine_Vionnet

 

 

 

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Indossiamo le gonne tubino

Speciale Io donna

gonne tubino

Se avete letto alcuni miei articoli, vi sarete accorte che sono tra le mie preferite. Le gonne tubino sono a vita alta e scendono dritte fin sotto il ginocchio. Sono un capo fondamentale per uno stile elegante e sobrio ispirato agli anni 50. Le passerelle e i red carpet le hanno portate alla ribalta in modo preponderante.  Un capo femminile e chic che non può mancare nel nostro guardaroba.

Se avete un fisico ben proporzionato con vita stretta e addome in forma, siete fortunate, questa è la gonna adatta a voi. Se siete sotto il metro e sessanta, la gonna tubino è opportuno indossarla con una lunghezza appena un po’ sotto metà ginocchio. Per quelle con fianchi abbondanti, sono obbligatori  tacchi per slanciare la figura.

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FASHION Speciale Io donna: Indossiamo le gonne tubino

Sono le classiche gonne da ufficio, alzi la mano chi di noi non l’ha mai indossata al lavoro. I colori neutri sono i migliori specie se abbinati a camicette che cadano morbide,  con decolleté nere o blu.

Anche nel tempo libero le gonne  tubino possono essere nostre fedeli alleate. Sono perfette, essendo molto aderenti con qualcosa di ampio, tipo maglioni o maglie. Se il nostro fisico non è proprio in linea, per evitare un effetto infagottato, portiamo la gonna dentro la maglia, o con una cintura in vita cerchiamo di creare un effetto femminile a clessidra.

Non può assolutamente mancare per le nostre serate romantiche, per una mise serale usate gonne tubino eleganti. In questo periodo i tessuti in lurex sono molto in voga, abbinati  a una camicetta anch’essa elegante. Con una collana di perle e un paio di tacchi a spillo, non passerete inosservate.

Per la stagione che sta per arrivare, dovete fare attenzione al tipo di calzature che indossate.  Perfette le décolleté, con o senza plateau, o le francesine con tacco. Un occhio di riguardo se indossiamo gli stivali, bisogna evitare quelli che arrivano al ginocchio, preferiamo i modelli che superano di poco la caviglia.

L’estate ormai è un ricordo, ma un consiglio per la prossima, questa gonna è perfetta con canottiere in crepe colorate, abbinate a sandali o infradito gioiello.

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FASHION Speciale Io donna: Indossiamo le gonne tubino

In quest’autunno ormai inoltrato, la possiamo portare, con cappotti o trench, l’importante è la lunghezza di quest’ultimo.   Devono sempre essere più corti delle gonne tubino, che si devono sempre intravedere. Il cappotto a trapezio ci crea un delizioso effetto in stile vintage.

Per non passare inosservate le gonne tubino ini pelle o ecopelle sono l’ideale, con un top in pizzo o una semplice giacca anche in lana, resterete stupite dalla semplicità e dall’eleganza dell’abbinamento.

Se siete un po’ formose, (come la sottoscritta), via libera a top con ruches o capi con scollo a V.  Da utilizzare la tecnica dei blocchi di colore, per nascondere dove dovete, utilizzate la tonalità più scura.

Anche il tessuto jeans è adatto alle gonne  tubino. Con una t-shirt rossa a righe bianche, il vostro look sarà perfetto.

 

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