Tagged with " femminile"
Lug 12, 2017 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

Pagina Prova fashion FASHION

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.

How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

494px-Grace_Kelly_1955“Perché arrabbiarsi? Arrabbiarsi non risolve nulla. Non mi piace urlare e sbraitare, preferisco lasciar perdere.”

Grace Kelly

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.

How to be a perfect lady

Pillole di femminilità dalla A alla Z  Parte 1

belle631

belle631

 

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

Marie Antoinette

Sono sempre stata affascinata dalla bellezza dei film in costume.

Una sera rientrata dopo una cena fra amiche, casualmente facendo zapping ho trovato un canale che stava trasmettendo “Marie Antoinette” il famoso film di Sofia Coppola. Kirsten Dunst era l’attrice che interpretava la Regina.

Rapita dagli abiti, non mi sono nemmeno cambiata.

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

Ancora in gonna, camicetta e tacco alto, come estasiata mi sono seduta sul divano a guardar la proiezione.

Questo mio piccolo preambolo, Care Amiche serve a spiegare il perché di questo post.

Strettissimi corsetti, gonne e ampie sottogonne, i panier, appariscenti scialli, acconciature vaporose e per ultimo originalissime scarpe, nel film tutto trasudava femminilità.

Mentre seguivo le ultime tristi vicende della Regina, pensavo… eccomi qua, io vestita da femmina dei nostri giorni, come posso competere con loro!

In quell’epoca, una nostra naturale sottomissione culturale ci rendeva (almeno all’apparenza) tutte più femminili, più donne insomma.

Certo sarebbe assurdo tornare indietro! Anni e anni di nostre conquiste, non si possono buttare solo per apparire più femminili.

Allora come fare per essere delle vere signore ai nostri giorni?

Con questo tarlo in testa sono andata a dormire. Approfittando di una giornata libera, la mattina presto ancora in vestaglia e camicia da notte cercavo le prime risposte.

La rete… con tutti i suoi pro e contro, poteva aiutarmi! Certamente sì, ma non volevo sfruttare solo le moderne tecnologie. Riviste, televisione e lunghe chiacchiere tra femmine, hanno aiutato questa mia piccola ricerca sulla femminilità perduta.

Donna Letizia diceva “La buona educazione è frutto di un lavoro costante: comincia da quando si muovono i primi passi e dura per tutta la vita. Perfettamente educati, si è solo il giorno in cui le buone maniere sono diventate un riflesso istintivo”.

Ai nostri giorni seguire questa regola è troppo complicato e forse anche un po’ anacronistico. Andiamo tutte di corsa, ci arrabbiamo e a volte i modi sono tutt’altro che femminili. Ma… c’è un modo per continuare a trasudare grazia e fascino anche quando si devono utilizzare i mezzi pubblici strapieni, oppure siamo in mezzo al traffico e qualcuno ci taglia la strada.

Queste pillole di femminilità trovate sia in rete, sia su delle riviste o nella chiacchiera spero vi e ci possano aiutare.

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.

How to be a perfect lady

 

A) Assoluta Moderazione

La chiave per l’eleganza di una signora… l’equilibrio. Non indossate troppo make-up, non mangiate in modo esagerato in pubblico e non parlate in continuazione. Tutto deve essere in perfetto equilibrio. Evitate le battute troppo spinte. Avete mai sentito la Duchessa di Cambridge fare una battuta sul sesso? Forse Audrey Hepburn avrebbe mai letto le “Cinquanta sfumature di grigio”? Lasciate lo scandalo alle Kardashian!!!

B) Body Conscious

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.
How to be a perfect lady

Ovvero controllo del proprio corpo. Alcune regole fondamentali sono da rispettare per raggiungere il massimo della raffinatezza signorile. Vietato mangiarsi le unghie, giocherellare con i capelli e mi raccomando, mai aggiustarsi i vestiti in pubblico (capito belle). Sempre sedute con le gambe unite, incrociate alla caviglia. In sostanza, anche se si è estremamente a disagio o nervose, bisogna avere lo sguardo sereno con un atteggiamento calmo e composto. Facile, no?

C) Compagnia Sicura

Ormai quasi tutte siamo sui social network. Allora un piccolo consiglio, se vi mettete a flirtare in pubblico, soprattutto nei social, con persone poco raccomandabili, la gente vi assocerà a loro. E la figuraccia su Facebook e co. è garantita!

C) Conversazione

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.
How to be a perfect lady

A noi donne piace molto chiacchierare e siamo più propense a farlo rispetto agli uomini, ma qualche volta facciamo degli imperdonabili errori di stile. Scriveva Katherine Mansfield “ la conversazione è come un bimbetto in fasce che si porta in salotto per fargli fare il giro degli ospiti. Bisogna cullarlo, vezzeggiarlo, tenerlo in movimento se si vuole che continui a sorridere”. Vietati quindi i musi lunghi e i malumori quando si è in pubblico, il trionfo dell’apparenza gioviale, deve sempre prevalere, se poi capite che non è la serata adatta, piuttosto rinunciate all’invito che presentarvi taciturne e malinconiche.

D) Disciplina

Self Control! Quella gonna o quelle scarpe vi ci hanno fatto perdere la testa! Al momento però sono fuori budget. Smettiamola di fissare la vetrina dove sono esposte. Controllo ragazze, una signora passa e sbircia, non si attacca alle vetrine. Lo Shopping deve essere sempre all’insegna dell’eleganza, questa è la regola. Siete, siamo golose. Quel doppio gateau al cioccolato vi ci fa impazzire, smettiamo di fissarlo. Non mostriamo le nostre debolezze soprattutto culinarie.

E) Etichetta

È fondamentale rispettare alcuni semplici regole come portare il cibo alla bocca, piuttosto che piegarsi a mangiarlo. Nelle presentazioni, si presenta per prima sempre la persona più importante preceduta dal titolo di maggior rilievo, per l’uomo è d’obbligo alzarsi, mentre non è così per le donne. Una caduta di stile imperdonabile è dire ” piacere”, basta semplicemente presentarsi con il vostro nome e cognome e se siete a tavola non iniziate mai con “buon appetito” o rischiereste un imbarazzante silenzio come risposta. Quando andate al ristorante, osservate bene il comportamento del vostro accompagnatore: deve entrare prima lui e controllare che il luogo sia consono e poi accompagnarvi alla sedia, facendovi accomodare. Se non lo fa, cambiate cavaliere! Mai usare il cellulare a cena, o mescolare il lavoro con il piacere.

F) Femminilità

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

Il vostro aspetto deve sempre evocare l’esser donna. Indossate abiti e gonne e non abbiate paura dei colori pastello. Qui ci siamo evviva. Perfezionate la vostra risata soprattutto durante un tea-party.

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.
How to be a perfect lady

G) Gentilezza

Una vera signora non urla mai. Lo sapevate che chi alza la voce si fa prendere dal panico ancora di più? E sull’autobus o la metro? Il posto deve essere sempre ceduto a mamme con il bambino e vecchietti.

G) Guardaroba

Il guardaroba impone anche alcuni suoi divieti. mai indossare gioielli, paillettes o strass prima del tramonto. Una vera signora non indossa gioielli vistosi prima delle cinque del pomeriggio o del cinquantesimo compleanno! Ricordiamoci poi di controllare le calze, mai smagliate, rischiamo di apparire sciatte. Da buttare qualsiasi cosa con loghi troppo in evidenza. Mai ostentare la ricchezza, quando c’è. Anche le borse non devono avere richiami troppo invadenti a griffes. Prediligete sempre una piccola borsa compatta, è molto più sofisticata del borsone porta tutto.

H) Help Modestia

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.
How to be a perfect lady

La modestia è una virtù. Anche se quella vostra presentazione sul lavoro è stata assolutamente strepitosa, è necessario scuotere la testa, docilmente sorridere e rimanere pudica quando la lode viene riversata su di voi.

I) Indipendenza

DONNE SI NASCE... SIGNORE SI DIVENTA. How to be a perfect lady

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.
How to be a perfect lady

Non c’è bisogno di essere uno zerbino, si sa. Michelle Obama viene ritenuta una delle donne più signorili a mondo, ma non è certo timida e riservata. Sa quello che vuole, ed è forte nelle sue convinzioni. Ma i suoi modi sono sempre tranquilli, composti, mai minacciosi.

 

L) Lottare

Allo stesso tempo è importante combattere per ciò in cui crediamo. Se ci troviamo ad essere testimoni di una ingiustizia, non rimaniamo in silenzio. La giustizia deve sempre prevalere.

M) Mass Media

Le vere signore durante i ricevimenti preferiscono parlare dei temi più importanti di politica o costume divulgati dai mass media, piuttosto che cantare ubriache al karaoke!

Pagina Prova fashion FASHION

DONNE SI NASCE… SIGNORE SI DIVENTA.

How to be a perfect lady

 

Rivistabellepdf16-2 copiaVanityStyle

Pagina Prova fashion ALTRI POST FASHION VANITY

HOME PAGE VANITY

 

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB 

Mar 23, 2017 - Libri Vanity    Commenti disabilitati su MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

 

Pagina Prova l LIBRI

 

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

 

 

23sbqyoÈ un piacere per me poter affidare a queste memorie la verità su due qualità stimabili che la regina possedeva in sommo grado: la sobrietà e il riserbo. La regina mangiava abitualmente pollame arrosto e bollito e beveva solo acqua. Aveva un gusto particolare soltanto per il caffè del mattino e per una qualità di pane al quale era stata abituata durante la sua infanzia a Vienna.

Madame Campan

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Lettera blob la Francia: così ricca di Re e Regine, ha sempre solleticato la fantasia e il mio interesse sin da piccola.

belle631

belle631

Prima, colpita dalla moda.

Una moda caratterizzata dalle numerose sottogonne che grazie all’aiuto di un guardinfante e successivamente dei panier davano volume alla gonna o all’abito principale. Corsetti spesso rigidissimi, a grosso rischio svenimento (ogni tanto capitava) realizzati con stecche di osso di balena e successivamente d’acciaio,  avevano però il pregio di rendere molto femminile la figura creando anche un sottilissimo vitino. Il tutto sormontato da acconciature e parrucche originalissime, che penso richiedessero una certa abilità ed esperienza nell’indossarle.

Ovviamente, sono stata diverse volte a Parigi. Lì tra i giardini di Tuileriers o a Versailles, mi sentivo immersa in quell’epoca. Sventolando con fare civettuolo un ventaglio immaginavo me stessa, come una dama sfarzosamente vestita che camminava con la corte della Regina, tra la brezza e i sapori della Parigi di quegli anni. Sempre attenta a che non si sporcasse la gonna o che da una pettorina un po’ troppo aperta, non spuntasse un malizioso seno.

Conoscendo piano piano la storia dei reali francesi, due personaggi fra loro molto diversi, hanno attirato la mia attenzione. Uno maschile, il famoso Re Sole che mi ha portata tante volte a Versailles a visitare la sua famosa reggia.

L’altro femminile, vissuta in epoca più recente a Luigi, sempre nei medesimi luoghi, ma cui la sorte ha riservato un destino atroce, la famosa Regina Sfortunata, in altre parole Maria Antonietta.

Di Lei non ho perso un libro o un film o trasmissioni storiche che la riguardassero. Un nuovo capitolo per conoscerla, da un’altra prospettiva mi è stato fornito dal libro “LA VITA SEGRETA DI MARIA ANTONIETTA”. Qui la regina o meglio l’Austriaca, come il popolo la chiamava in tono dispregiativo, è raccontata, non in prima persona, ma attraverso gli occhi di una donna del suo tempo, Madame Campan. Spicca leggendo le pagine, una descrizione a tratti minuziosa e quasi maniacale delle varie fasi in cui era contraddistinta la vita della Regina. Una cronaca al femminile della cosiddetta corte, scritta con stile arguto, ricca di aneddoti e di preziose annotazioni.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MA CHI ERA MADAME CAMPAN

Entrata giovanissima come lettrice a servizio delle principesse figlie di Luigi XV, Jeanne Louise Henriette Genet (questo il suo nome prima del matrimonio con il signor Campan) passò poi a servizio della giovanissima Maria Antonietta quando, solo quindicenne, fu unita in matrimonio al futuro Luigi XVI. Il suo incarico a corte era quello di  “prémiere femme de chambre” ovvero “prima cameriera”: Oggi la si può considerare quella che noi definiremmo una segretaria personale o una prima assistente.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Sembra strano, ma i compiti più strettamente servili potevano essere svolti solo da coloro che erano nobili per nascita. Madame Campan, per quanto colta, non lo era. Solo i nobili erano considerati tanto affidabili da poter essere costantemente vicini ai sovrani. Uno dei tanti paradossi: solo una donna veramente nobile poteva svuotare il vaso da notte di Maria Antonietta!

Madame Campan non possiamo considerarla come una voce oggettiva. Difende in modo netto la sua Regina. La regina che lei servì fedelmente, fino a correre il rischio di venire uccisa durante l’attacco alle Tuileries a cui seguì l’arresto dei sovrani.  Nonostante la chiara parzialità e il tentativo di mostrare i regnanti che la protessero sotto una luce totalmente favorevole, i veri caratteri degli illustri personaggi descritti emergono con forza attraverso le righe da Lei vergate.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Il 16 maggio 1770, a Versailles,

in un clima di fiabesca magnificenza, si celebrava il matrimonio di Luigi Augusto, futuro sovrano di Francia, con la quindicenne arciduchessa Maria Antonietta Giuseppina Giovanna d’Austria. Divenuta regina di Francia in un tempo quanto mai delicato e ricco di scandali e storie bizzarre che piano piano la porteranno verso il suo tragico destino.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Qui vediamo attraverso gli scritti di Madame Campan una Maria Antonietta giovanissima e quasi totalmente intollerante verso l’etichetta (Video Vestizione, come darle torto), che si beffa delle antiquate usanze borboniche, da tempo superate nella più moderna corte austriaca. Una ragazza vivace, ribelle che cercò di sfuggire il più possibile al noioso consorte, un giovane timido e più affascinato dai lavoretti di ferramenta, ai quali si dedicava per passatempo, che alle grazie della giovane moglie.
Veniamo a conoscenza dei mille intrighi dei cortigiani, che cercarono di allontanare i due sovrani nella speranza di un divorzio, tanto che per anni il matrimonio non fu consumato. Con il passare dei giorni la calunnia e il discredito furono tessuti come un’enorme ragnatela intorno alla sua figura. Venne riversato sulla piccola regina austriaca le colpe di una nobiltà troppo attaccata ai propri privilegi.
Madame Campan descrive la sua regina come una donna poco furba e con una preparazione inadeguata ad affrontare il difficile compito affidatole, che cercò appoggio in figure che invece la sfruttarono per il suo disperato desiderio di approvazione. Una di queste fu la duchessa di Polignac, una donna di nobiltà modesta che riuscì a manovrare a suo favore l’assegnazione di molte cariche importanti, o l’abate Vermond, il consigliere affidatole dalla madre Maria Teresa d’Austria, che la indusse spesso a commettere errori che le furono fatali.

La Campan con i suoi scritti ci fa scoprire come la monarchia assolutista fosse ormai destinata a un crollo inevitabile. Attraverso le sue parole ci mostra i sovrani assolutamente impreparati a trattare con il popolo, anzi per loro era impensabile, ancora prima che inaccettabile. Il sovrano poteva solo “concedere”, dimostrarsi caritatevole, dare dall’alto. La nobiltà era anch’essa una casta che si considerava completamente separata dal resto dei francesi. La Regina e il suo consorte, si comportavano come gli abitanti di una favola, totalmente avulsi dalla realtà, incapaci persino di riconoscere coloro che tra le file della nobiltà tramavano contro di loro. I principali cospiratori furono i principi d’Orleans, da sempre interessati al trono (riuscendovi dopo il periodo Naspoleonico).

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Madame Campan sembra far capire che la rivoluzione sia piombata sui due sovrani come un incubo inaspettato, distruggendo con una realtà violenta e inarrestabile il sogno di due adulti-bambini, totalmente indifesi.
Dal loro punto di vista quanto accadde fu imprevedibile e impossibile da evitare. In modo fulmineo e all’improvviso l’orrore dilagò attorno ai sovrani. Di colpo si trovarono circondati da folle inferocite che assalivano i nobili, li impiccavano e poi ne portavano le teste in corteo. Si sentirono di colpo impotenti e, di fatto, lo erano, accerchiati com’erano da nemici ovunque. Furono anche totalmente incapaci di pronunciare quelle parole che il popolo voleva sentire e forse li avrebbe potuti salvare.

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

Casualmente ho scoperto questo libro,

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

ero in centro commerciale e il mio sguardo come calamitato ha adocchiato la figura della Regina Sfortunata. Subito l’ho acquistato.

Ho apprezzato questo scritto. È stato interessante scoprire la Regina attraverso gli occhi di una sua “serva”. La narrazione è molto ben curata sia per i fatti ufficiali sia privati. Per l’ennesima volta mi sono sentita vestita di questi abiti e civettuola con l’immancabile ventaglio gironzolavo con altre dame tra la Galleria degli Specchi di Versailles….

P.S. Se siete state appassionate di Lady Oscar sigla (come me), tanti particolari o accadimenti, li riconoscerete.

Pagina Prova l MADAME CAMPAN PREMIERE FEMME DE CHAMBRE DE LA REINE

 

bellepdf16-2 copiaRivistaVanityStyle

Pagina Prova lALTRI POST LIBRI

HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB

belle631

belle631

https://www.facebook.com/robadadonne/

I consigli di belle (divertentissimo)

 

 

 

Gen 25, 2017 - Libri Vanity    Commenti disabilitati su MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

 

Pagina Prova l LIBRI

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

 

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

image_galleryMolto spesso noi donne siamo grasse, ma voi uomini siete pesanti, e per questo mettersi a dieta non basta.

Geppi Cucciari

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

belle631

belle631

 

Lettera blob diversi giorni fa si chiacchierava tra amiche di classici problemi femminili. Dopo vari argomenti la nostra discussione è caduta sulla bilancia. Inavvertitamente la sottoscritta ha esclamato “penso di essere ingrassata, me ne accorgo perché alcune gonne fatico a indossarle”.

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

Conoscendo le girls, mi sono subito pentita di quanto detto, sapevo che lo sfottò era in agguato. Complici le vacanze natalizie, con il nostro consueto scambio di regali, la mia supposizione è diventata certezza.

Il loro cadeau portava la scritta:

A belle DALLA SUA AMICA JACKIE

Perplessa ho ringraziato, ma tra me e me mi domandavo, non conosco nessuna Jackie o Jacqueline o simile.
Inizio ad aprire il contenuto, molto ben contraffatto per non farmi capire: Subito mi accorgo che si tratta di un libro dal titolo inequivocabile.

MA TU MI VEDI GRASSA di Arabelle Weir.

Ovviamente sono stata al gioco ringraziandole calorosamente, non mancando però di punzecchiarle ogni tanto durante il nostro incontro.

Ma chi era Jackie?

A casa, ho posato il libro, con l’intenzione di leggerlo durante la serata: Presa da lavoro e faccende domestiche, non me ne sono più ricordata.

La sera, dopo aver bevuto la mia consueta tisana, messa la camicia da notte ero pronta a entrare tra le braccia di Morfeo.

Casualmente l’occhio si posa sul comò della stanza da letto.

Era lì che avevo posato il libro che mi era stato regalato. Distrattamente inizio a leggerlo

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

Ecco chi era Jackie!

È la protagonista del libro, precisamente:

Jacqueline Pane, 33 anni, single, altezza 1.65, taglia 44, per la precisione il sopra è una 44 e il sotto di solito una 46. Lavora per il più grande fornitore di computer d’Inghilterra, un’ottima posizione.

3 Gennaio

Jackie inizia a scrivere un nuovo diario, con alcune solenni promesse:

Diario nuovo vita nuova: “Voglio ricominciare da capo. Voglio avere un atteggiamento più positivo verso la vita. Voglio essere più magra, più brava in tutto, cominciare e portare a termine la nuova dieta cinese, fare un sacco di soldi extra scrivendo un manuale di autostima ecc. ecc.”.

Ma qual è il vero problema di Jackie, è lo stesso di molte altre donne, il vedersi grassa, nel suo caso addirittura enorme.

La scrittrice in alcuni casi esaspera questa situazione; Jackie in alcuni casi rasenta veramente la follia.

Ecco alcuni esempi:

Se le tengono aperta la porta dell’ascensore, pensa che lo facciano solo evitare di essere spiaccicati contro la parete dalla cicciona (lei ovviamente), se calpestando un tombino, fa rumore pensa che tutti in strada abbiano pensato che la colpa è sua perché pesa troppo, se il suo capo la convoca in ufficio e si complimenta per un lavoro fatto, bene è perché lei gli fa pena per la sua stazza… addirittura quando finalmente decide di rivolgersi a una psicologa si fa prendere dal panico perché la donna è grassa!

Pensieri che se ci analizziamo nel profondo, tutte, sperano in maniera non così esasperata abbiamo fatto.

Collegato al peso, non poteva mancare la cellulite, Jackie, condividiamo lo stesso pensiero.

Ecco cosa scrive sulla cellulite: “A volte vorrei poter condividere la tirannia della cellulite…Io ce l’ho fino ai piedi e sono certa che si stia diffondendo anche sul davanti…chissà se è come la muffa: più ce n’è più cresce”. Sul sedere e sul seno di strane dimensioni: “Le mie chiappe hanno decisamente una mente tutta loro, e quella mensola ha uno spirito del tutto indipendente”.

Anche qui alzi la mano chi non ha fatto gli stessi ragionamenti (come sempre meno catastrofici) davanti allo specchio che implacabilmente ci guarda.

La sua vita sentimentale?

Anche quella è limitata dalle sue continue paure e angosce.

Quando Andy suo collega di lavoro, la invita finalmente a uscire, lei trova il modo di svenire durante l’appuntamento.

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

Un incontro che Jackie si era più volte visualizzata nella sua mente. I drammi perché non entra più in gonne e vestiti. Decisa allora digiuna, sino al giorno fatidico ma complice la debolezza e una guaina contenitiva troppo stretta, per entrare in quel vestito, preso apposta una taglia in meno… Il risultato: esilarante; Jackie si ritrova la mattina nel proprio letto, senza sapere come e perché. Una caterva di domande la assilla, l’unica cosa di cui è certa è di evitare in tutti modi Andy sul luogo di lavoro, inventando stratagemmi folli e inconsueti al tempo stesso.

Situazioni che sotto sotto ognuna di noi vive o ha vissuto. In fin dei conti quali sono le differenze tra una guaina contenitiva e capi Body Shaper per curvy (capito belle).

Come detto all’inizio per cercare di guadagnare qualche soldino extra Jackie tenta di scrivere un Manuale di Autostima femminile.

Le sue paure e insicurezze, riaffiorano anche qua, ecco cosa scrive su come presentarsi a un colloquio di lavoro:

“Non preoccupatevi, ragazze…tutte pensiamo che le nostre prospettive di lavoro dipendano dalla misura del nostro sedere…ora calmatevi e affrontate questa paura ragionevolmente e razionalmente…qualcuno davvero non vi darà un lavoro perché avete il sedere grosso?”

Non parliamo poi di quanto fa lei stessa sul lavoro, per cercare di non mostrare il suo enorme sedere (così lei si vede). Rasenta o resta appoggiata al muro tenendo sempre le sue estremità ben appoggiate alla parete, oppure quando è in riunione, con la scusa di prendere appunti esce sempre per ultima dalla stanza.

Questi sono alcuni piccoli accenni a “MA TU MI VEDI GRASSA”: Ringrazio le amiche che in alcuni casi hanno fatto centro (mi conoscono). Chiudo con una frase che tutte alla fine come Jackie abbiamo detto:

MA TU MI VEDI GRASSA?

“Se rispondi, di si piango. Se rispondi di no, non ti credo.”

MA TU MI VEDI GRASSA?-Diario di una donna complicata

 

bellepdf16-2 copiaRivistaVanityStyle

 

 

 

Pagina Prova lALTRI POST LIBRI

HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB

belle631

belle631

https://www.facebook.com/robadadonne/

I consigli di belle (divertentissimo)

Dic 28, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Pagina Prova fashion FASHION

 

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

 

ritarudner2011palmspringsinternationaltrom3uccqj6lAlcune persone pensano che avere grandi seni rende una donna stupida. In realtà, è tutto il contrario: una donna con grandi seni rende gli uomini stupidi.

Rita Rudner

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Lettera blob gli stilisti (quasi tutti), oggi propongono alla donna un nuovo tipo di femminilità. Dopo anni e anni di sovraesposizione di scollature più o meno vertiginose, nelle ultime sfilate hanno cambiato decisamente indirizzo, ponendo le loro attenzioni su gambe, spalle e addome.

belle631

belle631

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Come sempre i creativi rivoluzionano le nostre vite?

La risposta è sì.

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Abbandonano l’idea della donna prosperosa ed esuberante, per passare a femmine ricche sì di trasparenze pizzi e ricami, il tutto però declinato al naturale, senza l’esasperazione di push o guêpière, lingerie atte a evidenziare i nostri decolleté.

In particolare secondo la bibbia della Moda Vogue si concentrano sulle nostre gambe. Le ultime passerelle internazionali hanno proposto modelle con ampi stacchi di gambe, sia nei classici abiti da sera, sia in gonne o completi portabili anche durante la giornata.

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Questo cambio di tendenza è dovuto alla crisi del Push-up?

Le donne oggi preferiscono reggiseni morbidi avvolgenti e comodi?

Proviamo con alcuni esempi ad analizzare quest’annosa questione che ci riguarda:

è innegabile, come le stesse aziende d’intimo nelle loro produzioni si stiano sempre più allontanando dall’idea del seno prorompente, niente più seni strizzati e alzati in modo innaturale.

Come sono lontani i tempi, quando l’immagine di Eva Herzigova e del suo Wonder Bra campeggiava su tutti i manifesti pubblicitari.

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

 

 

 

 

 

 

 

 

Soltanto le solite presenzialiste televisive non rinunciano a esaltare il loro scollo esuberante, frutto nella maggior parte dei casi d’interventi in parte riusciti.

Anche le star d’Oltreoceano sembrano adeguarsi a questo nuovo Io femminile.

Sugli ultimi Red Carpet si sono visti ricami, pizzi, trasparenze che favoriscono una naturalezza nelle forme, senza l’uso della lingerie.

Se vogliamo essere più precise sullo Star System, potremmo dividerlo in due categorie.

 

PUSH-UP SI’ – PUSH-UP NO (Ovvero il rapporto con la scollatura)

PUSH-UP SI’: rappresenta le donne prosperose ed esuberanti o dal seno esposto (Emily Ratajkowski, Kim Kardashian, Irina Shayk.)

PUSH-UP NO: Caste e coperte (Beyoncé, Alicia Vikander, Keira Knightley)

Secondo i dettami di Vogue, le prime sono destinate a soccombere, non perché le donne dal seno prorompente non siano più di moda. Non è più di moda esporlo, mostrarlo renderlo protagonista degli outfit.

Questa potrebbe essere la conclusione di questo piccolo excursus sulla nostra biancheria intima.

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

PILLOLE DI SENO

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Facendo un discorso più o meno storico, possiamo vedere che i nostri seni hanno passato le più svariate tendenze. Rigonfiandosi o riducendosi secondo il periodo.

Costretti in bustini rigidi durante l’epoca rinascimentale, piccoli nella nobiltà del settecento per distinguersi da quello prosperoso tipico delle balie.

Passando al secolo scorso il seno rigoglioso è simbolo di sensualità per le star del dopoguerra e di fertilità per il classico angelo del focolare che riempiva le pubblicità per gli elettrodomestici con il suo classico vitino da vespa e i gonnelloni.

Negli anni 60 Twiggy con il suo seno acerbo iniziava i primi rigurgiti di una nuova donna decisa a un suo profondo cambiamento e a una sua autodeterminazione.

Gli anni 80 come detto prima segnano l’arrivo del Wonder Bra, il reggiseno imbottito. Il profilo del seno contemporaneo, che passa da una forma conica a una sferica inseguita dalle donne anche a colpi di bisturi. Ansiose di una quarta o anche più per sfoggiare scollature più che generose. Oggi secondo Vogue tutto questo è superato. Possiamo riassumere il tutto così: dalla quarta è meglio tornare a una terza media.

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

E PER CHI AMA LA SCOLLATURA?

Non è la sua fine, forse è la fine del push-up. Le star come Jennifer Lawrence ci mostrano il loro decolleté nudo, senza alcun sostegno di push-up o simili. Il cleavage non deve essere innaturalmente stretto. La fessura fra i seni o non si espone oppure si fa senza stringerla? Una sensualità comoda potremmo tradurre il tutto così.

Allora donne e ragazze, sono le gambe e lo spacco nella gonna quello che deve essere messo in risalto, con un prezioso ed elegante gioco di vedo e non vedo (spalle addome). Per mostrarsi, ma anche solo per camminare, per sentirci più donne e con un pizzico di tipica civetteria femminili anche divine:

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Alla fine di questo excursus sulle tette, diciamo che è così che vuole la moda, che però è mobile come la donna.

 

Pagina Prova fashion FASHION

SCOLLATURA E PUSH-UP ADDIO MOSTRIAMO LE GAMBE

Rivistabellepdf16-2 copiaVanityStyle

Pagina Prova fashion ALTRI POST FASHION VANITY

HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB

P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

Nov 18, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su GLAMOUR ROSSO

GLAMOUR ROSSO

Pagina Prova fashion FASHION

GLAMOUR ROSSO

 

 

b0021_contentNon esistono donne brutte, ma solo donne pigre

Helena Rubinstein

 

 

 

GLAMOUR ROSSO

Breve storia della più femminile delle dipendenze. Che colpisce tutte. Con alcuni piccoli suggerimenti per l’uso.

vanitystylemag

belle631

 

 

 

 

GLAMOUR ROSSO

GLAMOUR ROSSO

Lettera blob quando una donna ha il rossetto giusto, non ha tutto ma può iniziare ad avere molto.

Lo diceva Coco Chanel che non usciva mai senza una punta di rosso carminio, personalizzata ogni mattina dal suo truccatore (tre strati di nuance diverse). Come lei milioni di altre hanno attribuito a un pò di cera pigmento  e olio (beh, adesso le formule sono più complicate) un potere assoluto. “Gli anni di “fissazioni orali” sembrano aver trovato un partner comprensivo nel rossetto: è la mia droga” sostiene Jessica Pallingston, autrice di Lipstick (Saint Martin’s Press) che nella scrittura ha sublimato la sua addiction per condividerla in un gineceo di “Rossettiste Anonime”.

GLAMOUR ROSSO

GLAMOUR ROSSO

A loro si sarebbe potuta unire Sarah Bernhardt: nell’attesa di sedersi a un tavolo da Maxim’s, dalla sua pochette sbucò un colore porpora che lei con sfida si passò sulle labbra, in pubblico. Audace, perchè il gesto era stato fino ad allora riservato alla toilette. Dopo di lei divenne stile, un atteggiamentoda coquette abusato per evitare conversazioni o attirare gli sguardi.

Eva contro Eva: Bette Davis bisticciava con i truccatori che non le allargavano a sufficienza gli angoli della bocca, mentre Joan Crawford insisteva personalmente su un contorno più disegnato dell’altro per migliorare, con una curva tonda, un viso troppo spigoloso per i suoi anni.

Qualche decade dopo: Audrey Hepburn rifiutava il rossetto scuro per non trasformare la bocca sottile in una riga, e Raquel Welch equilibrava le sue curve con un rossetto rosa-caramellato. Tonalità naturali, neutre o baby, simili a quelle di oggi che però sono lucide e non mat.

 

GLAMOUR ROSSO Mae West (istruzioni per l'uso)

GLAMOUR ROSSO Mae West (istruzioni per l’uso)

Problematiche per chi non ha labbra da Mae West (quelle che ispirarono il famoso divano di Dalì).

GLAMOUR ROSSO

ISTRUZIONI PER L’USO: un pò di colore al centro, gloss a go go e angoli della bocca celati da un velo di pallido fondotinta. un trucco estetico già conosciuto nel seicento, evocatore di cortigiane francesi e geishe giapponesi che “coprendosi” di cipria, focalizzavano tutta l’attenzione su quel punto rosso, carnoso e accattivante (Freud avrebbe molto da dire).

 

GLAMOUR ROSSO

PARLARE DI TECNICHE?

Ognuna trovi la sua. Tentativi ed errori o suggerimenti dei truccatori che però si sottraggono: massima libertà dicono. Complice disciplinante è la texture. sempre morbida quella dei rossetti-trattamento con vitamine e principi attivi “rimpolpanti” e dei gloss iper-pigmentati dai sapori golosi e la brillantezza leggera ( glow-luminoso non glue-colla), a lunga tenuta. pennellini, spugnette? Meglio ancora le dita.

 

Spunto Post: articolo tratto da rivista femminile

GLAMOUR ROSSO

GLAMOUR ROSSO

 

Pagina Prova fashion FASHION

GLAMOUR ROSSO

 

Rivistabellepdf16-2 copiaVanityStyle

 

 

Pagina Prova fashion ALTRI POST FASHION VANITY

HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB (per vedere copiare ed incollare)

 

P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

Set 14, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

Pagina Prova fashion FASHION

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

coco-chanel-frase

 

MODA IN PILLOLE

Il Novecento Gli anni 20

vanitystylemag

belle631

Lettera blob un’emancipazione femminile, con una base di modernità, danno alla donna una libertà e un’indipendenza, tutto questo incarnato nel nome di Coco.

MODA IN PILLOLE

Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

Gabrielle Chanel, nota a tutti con il nome di Coco, crea una nuova donna, emancipata libera e indipendente.

Il suo soprannome era preso da una delle sue melodie preferite, molto in voga in quegli anni nei caffè di Moulins e Vichy.

Coco crea uno stile inimitabile unendo lusso e comfort, all’eleganza e alla praticità.

La sua fu una vita di continui sacrifici, di sogni e amore che affascina tutt’oggi il mondo della moda e di ogni donna.

Celebre la sua frase “ La moda passa, lo stile resta”.

Lo stile Coco porta la donna in quegli anni a portare capelli corti, la cravatta anche in casa, cappelli privi di decorazioni e a cavalcare con pantaloni maschili, sconvolgendo le tradizioni secolari di una donna a cavallo sempre in gonna.

Potremmo definirla una quotidianità femminile fatta per la prima volta di autonomia e di libertà di movimento.

Coco introduce anche nell’alta moda la maglia, con uno stile volto alla funzionalità del capo.

Tra le sue creazioni simbolo in quel periodo e nei successivi, specie nel dopoguerra, dove ritornerà prepotentemente in auge, abbiamo l’ideazione del tailleur, come lo portiamo ora. Un capo in tweed e jersey, con giacca dal taglio prettamente maschile, gonna dritta o pantalone.

Il cardigan e il maglione maschile, rielaborato in stile femminile.

I classici capi per la vacanza informali ma riadattati con delle righe o colori neutri.

I blazer sportivi, lo stile unisex, la borsa trapuntata con manico a catena. Le scarpe bicolori con la punta a contrasto.

Lo stile Chanel diventa una sorta di divisa per la donna, una “Democraticizzazione dell’Abito” come fu definito.
MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20

Il “Petit noir” o “Little Black Dress. L’abito nero con colletto e polsini bianchi, perfetto per ogni occasione. Da indossare con bijou fatti di perle o catene dorate o cristalli, vere e proprie imitazioni dei veri gioielli.

Coco, non si limiterà, solo alla moda (nel 1955 ne vincerà L’Oscar), chi di noi non conosce il famoso “Chanel n°5”.

Non più un’essenza orientale, ma un profumo artificiale, racchiuso in una semplice bottiglia da farmacia, con applicata l’etichetta firmata. Un profumo che fa sognare tutte le donne da sempre, per la sua magia e unicità.

In quegli anni oltre a Chanel, la moda fu attraversata da Jean Patou. Uno stilista che ebbe un successo straordinario nei climi soleggiati di Montecarlo, Biarritz e Venezia, proponendo per l’alta società una moda all’insegna di uno stile sportivo ed elegante. Completi chic e costumi che ben si adattavano alle attività sportive tipiche dei vip di quegli anni.

Fu il primo a firmare abiti con le proprie iniziali, facendo presentare le proprie collezioni a modelle americane dai fisici tonici e snelli.

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20 (Josephine Baker)

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20 (Josephine Baker)

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20 (Louise-Brooks)

MODA IN PILLOLE Il Novecento Gli anni 20 (Louise-Brooks)

Icone di quel periodo furono Josephine Baker e Louise Brooks , attrici che ben incarnavano la moda anni 20.

Camicie e giacche ampie, tailleur a vita bassa a pieghe morbide. Capelli impomatati con brillantina. Rossetti nero o rosso sangue. Cappelli morbidi a cloche, tutto come detto prima all’insegna di un’emancipazione e libertà femminile senza precedenti.

 

FONTE: ‘Storia della moda XVIII-XX secolo’, Enrica Morina

➤ Nel Post successivo parleremo degli anni 30 del primo Novecento.

 

Pagina Prova fashion FASHION

MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 20

MODA IN PILLOLE  Il Novecento Gli anni 10

 

Rivistabellepdf16-2 copiaVanityStyle

 

Pagina Prova fashion ALTRI POST FASHION VANITY

HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB (per vedere copiare ed incollare)

 

P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

 

 

Ago 31, 2016 - Benessere e Salute    Commenti disabilitati su Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

Pagina Prova b BENESSERE E SALUTE

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

New York City Ballet Melissa Hayden CREDIT: Courtesy NYCB ArchivesImparare a camminare ti rende libero. Imparare a danzare ti dà la libertà più grande di tutte: esprimere con tutto il tuo essere la persona che sei. Melissa Hayden

Ballo mi diverto dimagrisco

Acquistiamo tonicità e femminilità ballando

vanitystylemag

belle631

Lettera blob appena tornate dalle vacanze, ci pesiamo. Come sempre la bilancia non perdona!!! Quelle abbuffate in libertà, sono tutte lì in quei rotolini che ci ritroviamo, su addome, pancia e fianchi. Urge un rimedio. Stufe della solita palestra e di esercizi troppo faticosi e ripetitivi.

Che cosa fare? La soluzione è semplice ballare.

La danza è l’ideale per perdere quei chili di troppo; divertendosi e acquistando, cosa che non guasta mai, più femminilità e sensualità. Proviamo allora a esaminar alcuni stili di ballo per rimetterci in forma.

Danza del ventre

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

Questa danza, non richiede movimenti troppo energici, quindi non suderemo particolarmente. I suoi movimenti sensuali però, ci permettono di snellire la pancia, le gambe e i fianchi. Divertendoci piano piano vedremo la nostra pancia appiattirsi, intensificando così la nostra muscolatura addominale. Ideale per chi ha problemi o fastidi a ginocchia o schiena perché non caricherà troppo peso sulle articolazioni.

Latino Americano

È uno dei ritmi più diffusi, ci dà subito una sferzata di energia e divertimento. I suoi intensi movimenti ci permettono di bruciare molte calorie e acquisire gambe e addominali tonici. Ci ritroveremo con un fisico in forma e di ottimo umore, grazie alle lezioni molto divertenti. Se amate il ritmo latino, ma anche l’aerobica preferite lo Zumba, unirete in un colpo solo le vostre passioni.

Tango

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

Chi non si è mai immaginata a ballare questo ballo con un bel macho, magari inguainata in uno di quei vestiti tanto belli, quanto sensuali. Allora, diventiamo tanghere. Acquisiremo una dose maggiore di femminilità e sensualità. I suoi movimenti ci daranno una linea perfetta e tonica. Ideale per quelle, che più a bruciare grassi vogliono scolpire il proprio fisico. Quindi in due parole. Una linea perfetta con una femminilità esplosiva.

Bollywood dance

Una delle nuove tendenze, deriva come dice il nome dal cinema indiano. Femminilità all’estremo, in cui alterniamo sequenze lente ad altre più intense, che ci portano anche a bruciare 500 calorie ora. Movimenti che ci daranno la possibilità di far lavorare meglio la nostra muscolatura. Scolpendoci piano piano fianchi, gambe e braccia.

Hip Pop

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ballo mi diverto e dimagrisco

Ideale per tonificare gambe e glutei. La maggior parte degli esercizi è svolta, infatti, con le ginocchia piegate, senza sottovalutare l’addome che deve essere sempre attivo e forte per rispondere in maniera adeguata ai movimenti e passi di danza richiesti. Salteremo e gireremo senza tregua per cercare di restare in ritmo con la musica.

 

Ballo mi diverto e dimagriscoRagazze, signore perché allora non ballare?

Io tanti anni fa, ho frequentato corsi di danza jazz e moderna per diversi anni. Sono sincera, non sono mai stata tonica e in forma come in quel periodo.

Pagina Prova b BENESSERE E SALUTE

Ballo mi diverto e dimagrisco

 

Pagina Prova bALTRI POST BENESSERE E SALUTE

Rivistabellepdf16-2 copiaVanityStyle

HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare) https://www.facebook.com/vanitystyleB (per vedere copiare ed incollare)

Giu 15, 2016 - Fitness Sport Vanity    Commenti disabilitati su DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

Pagina Prova fitness FITNESS SPORT

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

 

2013_03_23_Muhammad_Ali_NYWTS_400LIo corro sulla strada, molto prima di danzare sotto le luci.

Muhammad Ali

 

vanitystylemag

belle631

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

Quei kg. di troppo presi durante l’inverno. È ora della prova costume, cosa possiamo fare?

UNA SOLUZIONE… CORRERE

 

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

Lettera blob sta arrivando finalmente la bella stagione, almeno si spera. La prova costume comincia già ad attanagliare i nostri pensieri. C’entrerò ancora. È la frase più ricorrente per noi donne in questo periodo.

La palestra? Forse è tardi, allora… non disperiamo, possiamo sempre correre.

 

Perfetta per dimagrire la corsa, ci sviluppa anche una buona muscolatura, senza attrezzi o ripetizioni noiose. Costa molto meno della palestra. Un paio di scarpe e un po’ d’impegno è tutto quello che ci occorre.

E vedrete nel costume entreremo tutte senza problemi.

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

Vediamo insieme i passi da compiere, per migliorare divertendoci stando in compagnia o da sole.

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

 ♥ Una Visita Medica: consigliata per intraprendere qualsiasi attività sportiva, la corsa non fa eccezione. Un elettrocardiogramma a riposo, un esame spirometrico e delle urine, sono sufficienti per avere un quadro generale della nostra salute.

♥ Per Iniziare: come in tutte le attività è bene fare tutto gradualmente. Ovviamente, non possiamo metterci le scarpette e sentirci delle atlete professioniste. Dopo pochi minuti, saremmo esauste e non vorremmo più continuare.

Iniziamo con una lenta camminata, poi via via più veloce, fino ad arrivare a correre. Per fare questi step, preventivate un mese, un mese e mezzo di tempo. Utile usare anche un cardiofrequenzimetro per il battito cardiaco. L’ideale intensità è circa un 60/70% della vostra frequenza massima. Pe calcolarla, levate al numero 220 la vostra età.

 ♥ Quante uscite: tre volte alla settimana per una mezzoretta rappresentano un allenamento ottimale. Con una sola volta il cuore sarebbe sollecitato, ma non allenato, mettendoci in una situazione a rischio. Il detto che l’attività fisica è come una medicina è validissimo. A basse dosi non fa male, ad alte fa danni.

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

 ♥ I benefici: un allenamento regolare ci porta notevoli benefici. La nostra circolazione sanguigna migliora, e così il nostro cuore. Anche il metabolismo e il nostro umore (correre, infatti, aumenta la produzione di endorfine) ci ringrazieranno.

♥ L’alimentazione; una corretta alimentazione è la base di ogni attività fisica, la corsa non fa eccezione. Alimentandoci correttamente, controlleremo il nostro peso e garantiremo al nostro organismo le giuste energie.

Un pasto leggero a base di carboidrati complessi, (frutta, pasta integrale o verdure) che il nostro organismo trasforma lentamente in zuccheri durante la corsa, è l’ideale e un paio d’ore prima dell’allenamento.

Finita la corsa, reintegriamoci con dei carboidrati e con delle proteine per riparare i microtraumi ai muscoli e alle nostre articolazioni.

Bere prima o durante la corsa, non serve molto, salvo che lo sforzo non sia parecchio intenso. Superiore a un’ora, o che faccia molto caldo.

 ♥ L’abbigliamento: assolutamente vietati indumenti che impediscono la traspirazione. Preferiamo tessuti tecnici, che ci tengono caldi i muscoli, senza trattenere sudore.

 ♥ Le scarpe: comode, leggere, con suola ammortizzata specialmente sul tallone e con la caviglia libera.

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

 ♥ Il terreno: da considerare dove si corre. Sull’asfalto servirà una suola ben ammortizzata, sullo sterrato una suola antiscivolo, sulla sabbia una più stabile.

♥ Stretching: leggero prima di iniziare è l’ideale. Non fate come me, che me ne ricordo quando sto già correndo. Ricordiamoci lo stretching, non sostituisce mai il riscaldamento.

♥ Come finire: la nostra corsa deve finire in modo progressivo, per contrastare la tendenza dei muscoli a irrigidirsi. Fermandoci di colpo, il nostro cuore continuerebbe a pompare sangue ai muscoli, lasciandoci scoperte altre zone tra cui il cervello con il rischio di avere capogiri o vertigini.

 

♥♥♥♥ Come avrete capito, leggendo il post, il costume era una scusa per invogliarci tutte a correre. Pazienza se non ci entreremo perfettamente, saremo sempre donne in forma e in salute.

Pagina Prova fitness FITNESS SPORT

DIMAGRIRE CORRENDO OCCHIO ALLA PROVA COSTUME

ALTRI POST FITNESS SPORT

 

Rivistabellepdf16-2 copiaVanityStyle

 

 

HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB (per vedere copiare ed incollare)

 

P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

 

 

 

 

Giu 9, 2016 - Fashion Vanity    Commenti disabilitati su OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

Pagina Prova fashion FASHION

come-avere-sopracciglia-perfette_a059066fa67dff6b3d4f23c4c13bdde7

 

sophia-loren-07“Il vestito di una donna dovrebbe essere come un recinto di filo spinato: servire il suo scopo senza ostruire la vista”

Sophia Loren

 

 

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA

I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

Bastano qualche minuto e… poche mosse giuste per rendere ancora più profondo e seducente lo sguardo.

vanitystylemag

belle631

Ecco come fare.

 

Lettera blob occhi truccatissimi con matite e ombretti dai colori più di moda. Ciglia sempre più folte grazie ai vari tipi di mascara. Ma per rendere lo sguardo ancora più profondo e seducente bisogna prestare attenzione anche alla cornice dell’occhio: le sopracciglia. Sfoltire correttamente ti aiuta ad avere un aspetto ordinato, ma con la pinzetta puoi fare molto di più modificarne la forma facendo risaltare l’occhio e valorizzando lo sguardo. Dedicare regolarmente qualche minuto alla cura di questa zona del viso è tanto fondamentale quanto semplice: bastano solo pochi attrezzi (uno specchio ingranditore, un pettinino, una pinzetta, una matita, un mascara) e un pò di pratica.

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA

I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

PRENDI LA PINZETTA E VIA…

 
OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL' ESTETISTA

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

1) Davanti a uno specchio e con il pettinino specifico (ma anche uno per capelli con i denti fitti va bene) spazzola le sopracciglia. Pettina procedendo in diagonale, dall’attaccatura del naso verso la tempia, seguendo la direzione del pelo. In questo modo ne ordinerai la forma e ti apparirà chiaramente qual’è la loro linea naturale.

 

 

Sopracciglia 22) Applica una crema emoliente su tutta l’arcata sopraccigliare in modo da ammorbidirebene la zona. Con una pinzetta (meglio un tipo con punte oblique) sfila delicatamente il pelo seguendo il suo verso. Fai attenzione a non spezzarlo e cerca di togliere anche la radice. Passa all’altro sopracciglio che, ovviamente, dovrai depilare in modo simmetrico.

 

Sopracciglia 33) Rimuovi la crema con una velina e spazzola nuovamente le sopracciglia per controllarne la forma. Con una matita specifica ( sceglila di un colore che sia il più possibile uguale al tono naturale del tuo pelo), a mina non troppo morbida, disegna piccoli e brevi tratti nei punti in cui le sopracciglia ti sembrano meno folte, e poi sfumali in diagonale.

 

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL' ESTETISTA

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

4) Passa ora al “fissaggio”, che ti garantirà sopracciglia in ordine per tutto il giorno. Ideali per lo scopo i fissatori specifici, che funzionano come una lacca. O, in alternativa, puoi applicare un mascara trasparente. Vuoi osare? nelle serate d’estate usa un mascara color bronzo se sei castana o rossa; dorato se sei bionda con sopracciglia molto chiare.

 

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA

I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL' ESTETISTA

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

♥ Strappi a regola d’arte: Afferra il pelo con la pinzetta e, tenendola parallela alle sopracciglia, sfilalo seguendo la sua direzione naturale. Se lo strappi con un’inclinazione diversa, ricrescerà seguendo quest’ultima. Prima togli i peli che crescono fuori dalla linea naturale delle sopracciglia e poi, se vuoi cambiare la forma, procedi con gli altri.

♥ Piccoli trucchi: Per aiutarti a stabilire la lunghezza esatta delle sopracciglia, immagina due linee che partono dalle ali del naso e che salgono una verso la fronte, passando dall’angolo interno dell’occhio, e l’altra verso la tempia, passando dall’angolo esterno. I punti in cui intersevcano l’arcata sopraccigliare saranno quelli in cui le sopraccigglia dovranno iniziare e terminare.

Sfoltisci le sopracciglia di sera, prima di andare a letto: la pelle, dopo la depilazione, tende infatti ad irritarsi. È meglio quindi, lasciarla riposare per consentire che rossore e gonfiore si attenuino.

♥♥♥♥ Un sincero ringraziamento a Laura

belle

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL' ESTETISTA

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

https://www.youtube.com/watch?v=sd58vhIpFoE

 

OCCHIO ALLE SOPRACCIGLIA

I CONSIGLI DELL’ ESTETISTA

Rivistabellepdf16-2 copiaVanityStyle

 

Pagina Prova fashion ALTRI POST FASHION VANITY

 HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB (per vedere copiare ed incollare)

 

P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

Giu 1, 2016 - Icone Moda Audrey Hepburn    Commenti disabilitati su A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

Pagina Prova ah ICONE MODA AUDREY HEPBURN

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

 

images-4È facile copiare il mio look. Le donne possono assomigliare a Audrey Hepburn raccogliendo i capelli e comperandosi grossi occhiali e vestiti senza maniche.

RivistaVanityStylebellepdf16-2 copia

A LEZIONE DA AUDREY  prendiamo appunti

7 piccoli trucchi per apparire sempre belle e affascinanti, svelati dalla famosa attrice

vanitystylemag

belle631

 

 

Lettera blob un tubino nero e una coroncina fra i capelli, un solo nome Audrey. A Roma abbracciata a Gregory Peck in sella a una vespa. Un solo nome Audrey. Potrei elencarne molte altre di scene famose in cui l’interprete è sempre e solo Lei. La Divina Audrey.

 

Icona di una bellezza raffinata e di classe. Una donna senza tempo, un esempio per tutte.

A LEZIONE DA AUDREY  prendiamo appunti

Ragazze quaderno pronto, sediamoci lisciando la gonna, accavalliamo le gambe come delle Vere Signore… e prendiamo nota.

 A)   Avere una meticolosa attenzione al trucco

Sopracciglia perfettamente ordinate, eyeliner dritto e simmetrico, rossetto mai sbavato. Certo questa cura al dettaglio costa fatica. La teacher dice che il duro lavoro alla fine paga. Come non crederle vedendola.

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

 B)   I capelli non devono cascare sempre dritti.

Audrey: ragazze se la vostra frangia non regge la lisciatura, don’t worry. Prendete esempio da me e dalla mia frangia asimmetrica.

 C)   Il miglior make up: il rossetto rosso

Trucco leggero, capelli tirati a scoprire il volto e rossetto rosso in primo piano a esaltare le labbra.

 D)   Avere sempre un pettine con voi in spiaggia

Capelli ispidi dopo un tuffo in mare?

Con eleganza aprite la borsa. Prendete il vostro pettine e lisciatevi i capelli. Abbassate la testa, scuotete i capelli e hop ritornate diritte. Il bagnasciuga guarderà solo voi. Se siete sportive, pettinateli all’indietro, sempre con raffinata eleganza mi raccomando.

 E)   Con un abito formale, occhiali da sole casual

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

Audrey: ragazze, vi ricordate di Holly, il mio personaggio in Colazione da Tiffany. In alcune scene, indossavo abiti semplici e formali. Fate come me, datevi un tocco in più, con degli occhiali da sole casual.

Ho già gli occhiali nella borsa.

 

 

F)    In piscina sempre con un cappello

Abituatevi al indossare sempre un cappello in piscina o in spiaggia. Apparirete più sexy e la vostra pelle vi ringrazierà.

Grazie Teacher, corro a comprarlo!

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

A LEZIONE DA AUDREY prendiamo appunti

G)   Con l’avanzare dell’età, trucco minimal

Il tempo passa per tutte, Io non faccio eccezione. Stop al trucco pesante, vi mostro una mia foto. Vedete un velo di rossetto color bacca ed eyeliner marrone chiaro.

 

  Allora preso appunti… Audrey la prossima lezione ci interroga!

 

A LEZIONE DA AUDREY  prendiamo appunti

Pagina Prova ahPOST ICONE MODA AUDREY HEPBURN

 

HOME PAGE VANITY

http://issuu.com/vanitystyle (per vedere copiare ed incollare)

https://www.facebook.com/vanitystyleB (per vedere copiare ed incollare)

 

P.S. Voglio scusarmi con le signore o le ragazze che mi hanno scritto in post precedenti. Mi avranno preso per maleducata. Purtroppo ho un problema con la mail. Appena sistemata (non so quando. Il tecnico non riesce a risolvermi il problema) vi risponderò subito.belle

 

 

 

 

 

 

Pagine:«1234»